La vittoria del gioco e della concentrazione. Un mix che non poteva non portare i risultati sperati. Il Sorrento accede alle semifinali di Coppa regionale e per il tecnico rossonero, Mario Turi, è un sospiro di sollievo dopo 10 giorni complicati durante i quali gli era balzato per la testa anche il pensiero di dimettersi.

AVANTI IN COPPA – “E’ facile analizzare una partita guardando solo al risultato. Questi ragazzi non erano salami prima e non sono fenomeni oggi. Non è solo col San Tommaso che abbiamo fatto una prestazione ottimale, visto che venivamo da almeno 4-5 buone gare. Abbiamo creato 15-16 palle-gol a partita non con i singoli, ma attraverso il gioco. Dispiace aver buttato punti al vento per delle distrazioni singole che si sono ripetute nelle scorse partite. Dobbiamo adesso continuare su questa strada, che significa essere concentrati, cattivi e ringhiosi su ogni pallone che arriva nella nostra metà campo. Questo è avvenuto anche in questa gara nella quale ci mancavano cinque giocatori importanti”.

OTTIMA PERFORMANCE DI MINICONE – “Lui ha qualità, gamba e voglia di emergere. Va solo stimolato nella continuità perché a volte gioca a sprazzi, accendendosi e spegnendosi. Ma voglio sottolineare anche l’atteggiamento del gruppo che ha trascinato Ciccio Vitale. Lui non è un giocatore che pensa solo a se stesso, ma è stato il primo a rincorrere gli avversari. Questo mi fa piacere perché evidentemente siamo riusciti a inquadrarlo nel nostro modo di pensare che prevede che si faccia bene insieme e si sbagli insieme”.

VERSO IL FAIANO – “Abbiamo vinto sul campo in terra battuta della Rinascita Vico, quindi penso che non possiamo più avere paura di questi campi. A Carbonara siamo riusciti a creare tante palle-gol nel primo tempo, complicandoci un po’ la vita nel secondo ma stando dentro la partita fino all’ultimo secondo, fino a vincerla meritatamente. Abbiamo una intelaiatura di gioco talmente collaudata che paradossalmente potremmo, da ora in avanti, fare solo riscaldamenti e partite, esprimendoci comunque alla grande. Piuttosto dovremo avere rispetto di un avversario difficile da incontrare: il Faiano fa grande densità nella propria metà campo e sa ripartire in contropiede. E ha giocatori che possono fare male negli spazi. In questo sono tra i più temibili del girone”.

VICENDA DIMISSIONI – “A me questo mestiere piace farlo a 360 gradi. Io sono uno che guarda molto alle prestazioni. E le prestazioni fatte mi dicono che devo rimanere qui fino alla fine. Sono anni che non si vedono squadre di Eccellenza giocare come lo facciamo noi. Questo a prescindere dai cali di tensione. Tutto questo mi fa stare tranquillo visto che ho anche la fiducia dei giocatori. Loro sono consapevoli di tutto ciò e sanno che la prestazione a volte conta più del risultato. Se un risultato arriva sempre in maniera fortuita, non vai da nessuna parte. Se invece un castello ha delle fondamenta solide, come le abbiamo noi, la fiducia aumenta. Le nostre sono prestazioni corali: tutti partecipano al gioco e tutti stanno crescendo. Noi, però, abbiamo un obiettivo. Ed è per questo che avevo dato al direttore la mia disponibilità a rassegnare le dimissioni. Lui non ha accettato e lo stesso hanno fatto alcuni calciatori che avevano preso parte al colloquio tra me e il Capitano. Tutti mi hanno detto di non muovermi. Quindi continueremo a lavorare tranquilli sotto questo punto di vista”.

Commenti

commenti