DI STEFANO SICA

PEZZELLA 6,5 – Evita il veleno nella coda con un autentico miracolo su conclusione a colpo sicuro di Pellegrino. Il Faiano lo chiama in causa una sola volta nell’arco dei 120 minuti: quanto basta al numero uno rossonero per regalare al Sorrento il pass per la finalissima.

CIOFFI 6 – Mansour ha un altro passo ma il centrale rossonero, dirottato a destra nell’occasione, non lo subisce più di tanto. Quando il marocchino timbra il vantaggio, lui non può prenderlo essendosi già sganciato in sovrapposizione in un’azione offensiva dei compagni.

AMMENDOLA 6 – Disputa una gara più che onorevole e si inventa anche il lancio profondo per Marcucci che costringe al fallo Imperiale la cui espulsione decimerà i biancoverdi (rimasti in 8).

VITIELLO 6 – Il piede non si discute (come in occasione del calcio franco che manda in rete Marcucci), così come la generosità nei ripiegamenti. Ma a volte pecca di troppa precipitazione nelle aperture e negli smistamenti, con la conseguenza di far perdere al Sorrento palloni brucianti. Peraltro può fare di più sul numero di Mansour che porta in vantaggio gli ospiti. Un fatto però è certo: in campo lotta, ha grande ascendenza sui compagni e non si risparmia mai.

ARPINO 6 – Non è impeccabile in occasione della giocata di Mansour che regala il momentaneo 1-0 alla squadra di Turco. Nella circostanza scivola bene a destra ma si fa beffare in condominio con Vitiello. Poi si riprende egregiamente, lotta come un leone e non sbaglia più nulla.

TERRACCIANO 7 – Gara quasi perfetta del centrale puteolano, il vero baluardo della retroguardia rossonera. Ha grinta, smalto e concentrazione e mostra sempre estrema precisione. DAL 21′ st MARCUCCI 7 – Quindici gol stagionali e record dello scorso anno a Nocera polverizzato (13 l’ultimo campionato, 14 in costiera al termine della stagione regolare). L’ennesima giovinezza dell’ex bomber molosso porta in dote al Sorrento la finalissima play-off con l’Audax Cervinara. Entra come un leone tenuto per troppo tempo in gabbia, irrompe come un carro armato regalando il pari ai compagni e, nel primo tempo supplementare, si distingue anche per l’altruismo con cui invece di concludere serve a Favetta la palla del 2-1. Poi si può permettere anche di fallire un centro quasi fatto, ma è un dettaglio.

SAVARESE 6,5 – Tutto sommato commette un solo errore, ovvero quando la sua solita giocata a rientrare viene intuita da Erra che poi organizza la cavalcata vincente di Mansour. Tuttavia, anche se a fasi alterne, prova a creare brio a destra e ha comunque il merito di mettere in sicurezza il risultato col gol del 3-1.

FONTANAROSA 6 – Non è una di quelle gare in cui si vede molto, ma spesso svolge anche un compito oscuro di copertura. Nel primo tempo va in difficoltà come tutti i compagni, poi esce discretamente alla distanza ed è il produttore del cioccolatino che Vitale decide di non scartare davanti a Senatore.

VITALE 5,5 – Il gol divorato ad inizio ripresa e la conseguente sostituzione ne provocano rabbia e disappunto. Un attimo di sconforto, poi la decisione di restare in panchina. In definitiva, è una partita nella quale l’attaccante fatica a trovare gli spunti giusti e qualche numero che ne possa cambiarne le sorti. Insomma, non è la sua giornata. Tutto ciò al di là dell’errore sottoporta. DALL’8′ st SCARPA 6 – Inizialmente fatica a carburare ma poi si inventa un cambio passo dei suoi che costringe Ruggiero al fallaccio (e all’espulsione). Chiude come terzino destro, dopo il rosso a Paradisone, ed è normale che sacrificio e concentrazione lo obblighino a stringere la cinghia e magari a commettere qualche imprecisione (l’unica in verità) quando buca i tempi dell’anticipo su Pellegrino che sfiora il colpo del k.o..

FAVETTA 6 – Ha vissuto certamente pomeriggi migliori, di quelli che ne hanno esaltato lucidità e vena belligerante. Con Di Donna (che in una occasione ricorre anche alle maniere forti in area per fermarlo) va sovente in difficoltà. Può beneficiare nella ripresa dell’ingresso di Marcucci ma non è freddo quando, sull’1-1, potrebbe chiudere la pratica ad un passo da Senatore. Poi firma il raddoppio nei supplementari e lascia comunque un segno.

ESPOSITO LAURI 6 – Primo tempo difficile, anche da un punto di vista psicologico. Più grinta nella ripresa anche se una sua inzuccata nel buio in piena area fa bruciare un’occasione gustosa per i rossoneri. DAL 21′ st PARADISONE 4 – La sua partita dura appena nove minuti. Il tempo di farsi cacciare banalmente per una reazione su un avversario già espulso dall’arbitro. Peccati di gioventù di un ’99 ma che, tuttavia, non dovranno ripetersi più.

COPPOLA 6,5 – Deve gestire quello che ha (che da un punto di vista quantitavivo non è tanto, anche in chiave under) ed è già un compito gravoso che lo costringe a ricuciture continue ed adattamenti fortunosi. Assennata la scelta di mettere Cioffi alle calcagna di Mansour, ma forse l’ingresso di Marcucci poteva essere anticipato in considerazione delle difficoltà dei rossoneri di trovare i varchi giusti per abbattere le resistenze ospiti. Rischia anche quando tira fuori Terracciano (e non Arpino), l’uomo di maggiore esperienza della retroguardia. Poco gioco nei 120′ (ma in una gara di play-off ci può stare) e molte difficoltà psicologiche nel primo tempo.  Ma l’obiettivo finale, con le buone o le cattive, è stato agguantato.

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