SERVIZIO DI STEFANO SICA (FOTO DI ROSARIO CRISCUOLO)

La debacle con l’Ebolitana, il momento crepuscolare del Sorrento e i possibili sviluppi di mercato, dove il club è ancora a caccia di qualche under già pronto per la causa. E’ un fiume in piena, nonostante la delusione, Maurizio Coppola, tecnico dei rossoneri. La prima sulla panchina costiera gli è andata male ma un filo di speranza per una svolta rigeneratrice c’è.

SQUADRA A PICCO – “Non bisognava aspettare la partita di oggi per vedere i nostri problemi. Questa è una squadra che, sotto il profilo caratteriale, è un po’ debole. Tuttavia, nonostante la dura sconfitta, non posso rimproverare nulla ai ragazzi sotto il profilo dell’impegno. Poi anche gli episodi condizionano positivamente o negativamente una partita. Oggi ci è andato tutto storto: se Vitale fa gol dopo due minuti, la gara si mette diversamente. Poi è chiaro che il primo gol l’abbiamo subito per una posizione sbagliatissima dei centrocampisti. Ma l’abbiamo riacciuffata e, sull’1-1, conto il tiro di Temponi e la punizione di Savarese. Loro hanno fatto il gol nella prima volta che si affacciavano nella nostra metà campo. E si sa che questa squadra veniva psicologicamente da un momento di debolezza che poi è emerso tutto negli ultimi 20 minuti. Tre dei quattro gol dell’Ebolitana li abbiamo fatti noi: errori assurdi, come in occasione del 4-1 quando Terracciano poteva intercettare la palla. Qualcuno lì ha parlato di fuorigioco ma, quando si prendono quattro gol, non si può puntare il dito sull’arbitro. Ma bisogna assumersi ogni responsabilità”.

OBIETTIVI RIDIMENSIONATI – “Accettiamo la sconfitta consapevoli della forza dell’Ebolitana, ma andiamo avanti perché abbiamo un obiettivo a lunga scadenza. Il campionato è lungo e ci sono tante strade per tentare il salto di categoria. Otto punti sono una distanza siderale. E la qualificazione alla finale di Coppa è compromessa. Ma siamo qui per lavorare e provare ad arrivare quanto più avanti possibile. Solo a fine campionato si tireranno le somme”.

VITALE FUORI PER PROTESTE – “Era un gesto sicuramente da evitare. Anche un ragazzino non deve incappare in una cosa così perché bisogna sapersi gestire. E’ stata una espulsione ingenua, come lo è stata anche la prima di Favetta. In questo caso, almeno, c’è un pizzico di giustificazione: Ciro aveva preso una gomitata qualche minuto prima ed avrà bisogno dei punti di sutura. L’arbitro non ha visto tutto questo. Ma sicuramente sono errori che non si dovranno ripetere più”.

GLI ERRORI DI SANTANIELLO – “Il ragazzo si è buttato male, ha fatto errori sia tecnici sia fisici. La giovane età c’entra poco. In queste circostanze bisogna spingere e prendere la palla in una maniera molto semplice. I giovani sono così. Abbiamo lui e Pezzella a disposizione e vedremo il da farsi. Ma non possiamo permetterci di gettare la croce addosso ad un ragazzino, anche perché tre under in squadra dobbiamo averli per forza e qualcosa sotto il profilo dell’esperienza devi concederlo”.

SCARPA OUT – “E’ stata un’assenza importante ma in questa squadra ci sono giocatori ambiti addirittura in D. La differenza deve farla chiunque vada in campo perché è alla sua portata”.

CARENZE ATLETICHE – “Ogni preparatore ha un suo modo di preparare le partite. Sicuramente c’è da migliorare sotto questo aspetto. Per quanto riguarda gli infortuni, non so se sia un caso o una cattiva gestione della preparazione. Tuttavia ci sono quattro infortuni nella stessa zona della coscia, ai flessori. Di sicuro la condizione della squadra deve crescere”.

MERCATO – “Il direttore si sta muovendo in chiave under. Non so perché certe mosse non siano state fatte a dicembre, forse i piani erano altri. Ma adesso bisogna vedere qualcosa tra i professionisti. Anche sul quarto centrale di difesa bisognava valutare prima della fine del mercato: oggi bisogna pescare tra gli svincolati e, se qualcuno è svincolato, un motivo ci sarà. Bisogna essere fortunati nel pescare quel giocatore svincolato che faccia davvero al tuo caso, ma non è semplice”.

VERSO LA BATTIPAGLIESE – “Ora bisogna dimenticare tutto. Ora bisogna solo lavorare. Io ero e resto fiducioso perché il valore dei ragazzi c’è. Si devono solo trovare serenità e motivazioni giuste. I ragazzi sanno che è difficilissimo recuperare questi otto punti dalla vetta. Ma dobbiamo dare il massimo sapendo che, male che vada, ci sono i play-off e ce la dobbiamo giocare lì”.

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