Non era questa per la Palmese la gara in cui far punti. Un dato che lo stesso tecnico Salvatore Soviero non fa fatica a riconoscere. Ma, dopo la sfida col Football Club Sorrento, la sua disamina spazia a lungo tra presente e futuro della propria squadra. Ad iniziare dal test di giovedi al Comunale contro il Massa Lubrense. Un avversario al quale non saranno concessi regali al di là delle differenti motivazioni di classifica.

 

L’ANALISI – “Abbiamo fatto un buon primo tempo prendendo gol sebbene fossimo ben schierati, perché nessuno ha seguito il taglio di Maisto. E questo vale anche per il secondo gol. Sullo 0-2 non c’è stata più partita. Avevo fatto entrare Malafronte ma si è infortunato subito, spero sia solo una distorsione. Volevo risparmiare lui e Galdi in vista di giovedì, considerato che la partita col Massa Lubrense per noi è più importante. Comunque si è fatta una gara dignitosa anche se, nel finale, siamo venuti meno sotto il profilo della concentrazione. Ma ai miei non posso rimproverare tanto”.

SULL’EX SANTANIELLO – “E’ una mia scommessa vinta perché, fino all’anno scorso, non aveva mai giocato. Ha iniziato a scendere in campo dopo l’infortunio dell’altro portiere, ma poi ha dimostrato di poter stare bene in campo. E non era facile dare fiducia ad un giovane che non aveva mai giocato. Se matura, ha tutte le potenzialità per fare bene e cimentarsi anche in una categoria superiore. Deve smussare certi difetti, e deve farlo nel giro di quest’anno, ma ha qualità. Le richieste, prima di andare a Sorrento, le aveva: c’era, per esempio, il Crotone. Ma ho un certo rapporto col presidente Giglio. E, quando mi ha fatto la proposta, ho pensato che fosse meglio anche per il ragazzo fare una certa trafila portando a termine un campionato di vertice. Gli ho dato il tempo di maturare, basti prendere la partita di andata quando l’ho gettato nella mischia nella ripresa. Non deve montarsi la testa, anche perché nel calcio si arriva solo se si ha fame. Sennò non si va da nessuna parte”.

SUL BABY MANZO – “Oltre a Santaniello, ho fatto giocare un ragazzo che, ad inizio campionato, pesava 115 kg. E col Sorrento ha disputato una grandissima partita. Parlo di Manzo, uno che ha fatto finora un ottimo campionato ed al quale si può anche perdonare una sbavatura ogni tanto”.

NESSUN REGALO AL MASSA – “Avevamo di fronte un avversario come il Sorrento con una qualità di un’altra categoria. E ho preferito risparmiare 2-3 diffidati. Magari il 3-0 mi disturba un po’, perché poi ci siamo consegnati troppo. Ma, come ho detto prima, la partita della vita sarà col Massa. Anche perché vogliamo chiudere dignitosamente davanti al nostro pubblico, cercando di finire il campionato con 43-44 punti. Questa dovrà essere la nostra motivazione. E non regaleremo niente a nessuno, come nessuno lo ha fatto con noi. Col San Tommaso abbiamo perso due partite pur creando complessivamente 40 palle-gol. Loro hanno vinto col minimo sforzo”.

LA POLITICA DEI GIOVANI – “Siamo la Palmese e non possiamo puntare sulla prima scelta. Se hai un giovane di valore, lo dai ad una società importante, anche nell’interesse del ragazzo stesso. Ora dobbiamo solo pescare i giovani giusti. Così si programma. Non si può arrivare a luglio cercando di prendere qualche ragazzo bravo quando magari si starà per accasare altrove. Dobbiamo dare un segnale chiaro, che è quello di una società che valorizza i giovani e li fa giocare, ovviamente se meritano. Io sono abituato ad inserirli pian piano perché non posso bruciarli. Ho fatto giocare un ’99, in una partita in casa, e abbiamo vinto. Manzo, per esempio, l’anno scorso ha fatto due partite. In estate, mi ha convinto in ritiro e l’ho promosso titolare a discapito di qualche over. Perché un giovane lo migliori, un grande oramai è arrivato”.

OBIETTIVI FUTURI – “Il primo anno ci siamo salvati allo spareggio. Il secondo abbiamo fatto 37 punti e, adesso, abbiamo già tagliato questo traguardo a quattro giornate dalla fine. Insomma, dobbiamo cercare di crescere anno dopo anno, provando a mantenere il prossimo campionato 5-6 pedine di questa ossatura. Non è che dobbiamo vincere, perché non abbiamo le risorse per sostenere una D. Conti alla mano, siamo il club che ha speso meno di tutti. Ma, nel rapporto qualità-investimenti, forse siamo i primi in classifica. Posso dire di aver lanciato 15 giovani del mio paese e, con la Juniores, siamo in testa. Spero solo che potremo esserci ancora noi, diversamente sarebbe un peccato”.

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