Un risultato abbondante che mette per ora da parte polemiche e recriminazioni. Ma non basta: il 7-1 rifilato alla Rinascita Vico deve essere solo la prima tappa di un finale di campionato più audace e che blindi la seconda posizione, ancora insidiata da Battipagliese, Audax Cervinara e Faiano. Ed è anche questo il senso delle parole del tecnico del Sorrento, Maurizio Coppola.

SETTIMANA DIFFICILE – “Era lecito avere un confronto coi tifosi anche perché loro hanno chiesto semplicemente di onorare una maglia storica e blasonata. I ragazzi la risposta l’hanno data per la voglia che ci hanno messo, al di là del risultato. Se questo è lo spirito che metteranno da qui alla fine, potremo dire la nostra. Era quello che chiedevo già all’inizio della mia gestione. Affronteremo squadre che si devono salvare, come San Tommaso e Solofra, oltre a Nola e Faiano in casa. Tutte hanno obiettivi e cercheranno di onorare il campionato. Noi dovremo essere da Sorrento”.

SCARPA INTERNO – “E’ un giocatore che non scopriamo adesso. Tatticamente e tecnicamente può fare qualsiasi ruolo in Eccellenza. Questo compito l’ha interpretato bene e, in passato, lo ha ricoperto sia a Pagani sia a Salerno. Non era una novità e ne è uscita una buona partita”.

LE SCORIE DI SANT’AGNELLO – “Oggi quella partita ci deve essere di esperienza. Dobbiamo pensare già alla gara col San Tommaso, che sarà sulla falsariga di quella di Sant’Agnello. Sarà dura perché si devono salvare e il campo ha dimensioni ristrette. Se la affronteremo come fatto con la Rinascita Vico, potremo dimostrare il nostro valore. Ci vorrà quella rabbia agonistica che in Eccellenza è di vitale importanza”.

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