E’ un Maurizio Coppola arrabbiatissimo quello che analizza la disfatta col San Tommaso che, allo stato attuale, mette a rischio anche il secondo posto del Sorrento. Nel mirino del tecnico rossonero, i tanti errori sottoporta e le ingenuità clamorose evidenziate in occasione dei tre gol presi.

MANCANZA DI CARATTERE – “Il calcio è questo: se crei 4-5 palle-gol, e colpisci due traverse, devi buttarla dentro. E poi nel secondo tempo, sugli sviluppi di un nostro calcio d’angolo, siamo riusciti addirittura a subire gol grazie ad una grossa ingenuità di qualche giocatore. L’avevamo riacciuffata e potevamo persino vincere con due occasioni capitate a Vitale. Quindi c’è stata l’ennesima sciocchezza che ci ha fatto incassare il secondo gol. Ma sappiamo che questa squadra manca di carattere. Non ci possiamo nascondere: in trasferta siamo diversi e non abbiamo le caratteristiche per affrontare le partite col piglio giusto”.

SECONDO TEMPO FATALE – “Non mi va di parlare di moduli o di assetto: è il modo di interpretare le gare che non va. La dovevamo sbloccare nel primo tempo perché non sempre si può avere il pallino del gioco per 90 minuti, pur avendo una squadra imbottita di grossi nomi. In certi momenti le partite vanno gestite diversamente. Proprio quando stavamo facendo una certa pressione, abbiamo incassato il primo gol. Da lì è nata un’altra partita. Nel momento in cui la palla scorreva verso la nostra area di rigore, dopo un angolo battuto da noi, Cioffi doveva o metterla dietro per un compagno, o mandare la palla fuori. Era spalle alla porta e si voleva girare, così ha perso palla. Poi un altro errore lo ha commesso Ammendola e si sono trovati così davanti a Pezzella segnando l’1-0. Non mi piace parlare dei singoli ma lo stesso Ammendola, sul 2-1, avrebbe dovuto tenere meglio Siciliano impedendogli di giocare il pallone”.

IL ROSSO A SAVARESE – “E’ un gesto da condannare e non giustificabile. Ma era stato tirato a lungo per la maglia e ha reagito così. Capita”.

DIREZIONE ARBITRALE – “Non voglio cercare alibi inesistenti. Sulla punizione in chiusura di primo tempo, il regolamento dice che bisogna fischiare la fine quando si è esaurito il tempo. Basta parlare di queste cose. Usciamo sconfitti meritatamente”.

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