SERVIZIO DI STEFANO SICA

Una vittoria che vale doppio. Perché ottenuta in un derby la cui narrazione resterà scolpita nei libri di storia e perché alimenta le speranze di salvezza diretta del Sant’Agnello. Logica la felicità del tecnico Francesco Nardo, che si concede ai microfoni di TuttoSorrento per raccontare il piccolo miracolo compiuto dai suoi ragazzi.

L’ANALISI – “Sapevamo che il Sorrento ci avrebbe creato qualche difficoltà con le giocate dei singoli perché ha un tridente che in questa categoria nessuno può vantare. Però abbiamo concesso il meno possibile e, finché siamo rimasti in parità numerica, ha avuto certamente più occasioni il Sant’Agnello. Ricordo due chance capitate a Lauro e altre parate di Pezzella, oltre a qualche ripartenza non sfruttata bene. Ma già giocare alla pari col Sorrento è un dato da rimarcare”.

ORGOGLIO E RIVALSA – “Per me questa vittoria è una rivincita personale nei confronti di qualcuno a Sorrento che non ha creduto in me nel momento in cui mi ha mandato via quando ero in testa con cinque punti di vantaggio sulla seconda. Quel campionato non si poteva perdere ma poi è stato perso. E negli ultimi due anni hanno ripetuto le stesse cose. Aspettavo questa partita e sono contento di averla vinta”.

TENSIONE IN CAMPO – “C’è stato un po’ di nervosismo quando Paradisone non ha buttato fuori la palla con un nostro giocatore a terra. Ma non è colpa del ragazzo perché erano stati i grandi dalla panchina a dirgli di non metterla fuori”.

RECRIMINAZIONI ARBITRALI – “Mi sbilancio e dico che il fallo di mano di Cioffi, in occasione del raddoppio, non c’era. Ma, semmai ci fosse stato, l’arbitro avrebbe dovuto fermare l’azione prima che lui concludesse a rete. Dopo lo ha ammonirlo, e poi lo ha mandato fuori, solo perché ha calciato il pallone. Se avesse fischiato al momento del tocco con la mano, il ragazzo si sarebbe fermato. E, comunque, il fallo di mano non c’era o al limite era involontario”.

OBIETTIVI – “Ora abbiamo solo una prospettiva: mantenere i piedi per terra e giocare ancora come fatto col Sorrento. Non dovremo lesinare alcuna energia. Ai ragazzi avevo detto che avremmo dovuto correre più del Sorrento chiudendo magari questa partita coi crampi. E spero che sarà così anche per le prossime gare”.

SUL SORRENTO – “Coppola è un tecnico bravo e preparato. Sicuramente sa analizzare ogni aspetto e conosce i problemi del Sorrento. E’ la loro terza partita consecutiva che vedo ed ho l’impressione di una squadra sulle gambe, che non corre e non si sacrifica”.

 

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