DI STEFANO SICA (FOTO DI CARMINE GALANO)

SANTANIELLO 5 – Fatale l’errore sul pari risolutivo di Rapolo, quando si fa beffare sul proprio palo facendo stranamente un passo a destra, prima del tiro, invece di restare fermo. Ma già in precedenza, dopo un buon intervento su calcio franco dello stesso esterno nocerino, aveva mostrato incertezza su una punizione di Liguori. Anche a Nola non era stato impeccabile. Non vive un buon momento.

AMMENDOLA 5,5 – Ci mette tanto impegno e questo non si discute. Ma commette anche tanti errori banali e, nella ripresa, cala visibilmente anche da un punto di vista atletico non avendo neanche più la protezione di Esposito Lauri con l’ingresso, sulla sua corsia, di Savarese.

BOLZAN 6 – Meno propositivo in fase offensiva rispetto alla precedenti apparizioni, anche se svolge il suo compitino senza infamia e senza lode.

VITIELLO SV – Lascia dopo appena 10 minuti ma si fa comunque notare per una bella apertura a beneficio di Esposito Lauri, che poi sfiora la mercatura. Per lui un malanno muscolare che rimanderà il suo rientro al 2017. Dal 10′ FONTANAROSA 5 – Timido nella marcatura su Avallone, nello spiovente che porterà alla punizione del Solofra, e ancora più ingenuo nel fallo immediatamente successivo sul 10 ospite. Ha piedi buoni, ma pecca in fase di interdizione.

ARPINO 5,5 – Senza un elemento che lo guidi in retroguardia, fa fatica. Ci si aspettava da lui un proceso di crescita più veloce, ma non è stato così. Ritrova il posto, dopo l’assenza di Nola, ma dovrà mantenerselo con le unghie e con i denti.

CIOFFI 5 – Evidente l’errore sul centro di Polichetti, quando prova un’inzuccata impossibile spianando all’ex rossonero la strada del gol. Ma sbaglia anche quando rinvia centralmente di testa in occasione della palla lunga messa dal Solofra che porta poi all’intervento falloso di Fontanarosa su Avallone. Sono due episodi che servono ai gialloblù il vassoio del pari. In precedenza, comunque, non era dispiaciuto.

ESPOSITO LAURI 6 – Nel primo tempo va vicino al vantaggio con un delizioso pallonetto con Gallone in uscita, ma è solo sfortunato nella circostanza. Assicura la solita dote di corsa e qualità poi, nella ripresa, cambia posizione con l’ingresso di Savarese e, più in genere, accusa anche lui un piccolo calo.

TEMPONI 6 – Gara sufficiente, senza spunti grandiosi (a parte la staffilata che per poco non gli regala il gol nel primo tempo) ma comunque ordinata.

FAVETTA 5,5 – Il gol che si divora nella ripresa risulterà assai fatale per i rossoneri. Turi a un certo punto lo rimpiazza con Vitale perché è chiaro che l’ex Frattese non può più incidere. Ma nel primo tempo è sempre attivo nelle trame rossonere servendo anche a Marcucci l’assist del 2-0. DAL 70′ VITALE 5,5 – Pochi 20 minuti per lui per incidere realmente. Prova a scuotere il match con qualche sussulto personale, ma non ci riesce.

SCARPA 6 – Nel primo tempo è letteralmente devastante con i suoi assist e le sue scorribande. Nella ripresa prova subito l’iniziativa personale, con una botta che finisce alta, prima di farsi male (si parla di uno stiramento). Della sua uscita il Sorrento ne risente non poco. E anche la sua sarà un’assenza pesante, prolungata almeno fino a gennaio. DAL 55′ SAVARESE 5 – Anche lui avrebbe la possibilità per bucare Gallone da pochi passi, ma la spreca malamente. Pochi spunti degni di nota, alla fine risulta impalpabile.

MARCUCCI 6,5 – Due gol messi nel sacco e almeno altre 3-4 situazioni nelle quali ci va molto vicino. La sua generosità non conosce limiti perché è leader e trascinatore vero. E non si risparmia mai. Impossibile chiedergli 90 minuti con la stessa tonalità, ma almeno 75 di alto livello li assicura a mani basse.

TURI 5,5 – 17 gol incassati e ben sette, adesso, le partite che hanno visto i rossoneri vittime di una rimonta (non perfezionata, fortunatamente, solo in due casi). Il Sorrento è malato, è chiaro. Non ha quella personalità che può consentirgli di essere padrone di questo campionato, di sentirsi più forte degli altri. Ed è per questo che i costieri rischiano, e non poco, di gettare tutto all’aria. Un allenatore, a questo punto, deve interrogarsi se è ancora in grado di trasmettere rabbia e mentalità vincente ai suoi. O, perlomeno, se il gruppo recepisce il suo tipo di gestione. Il tecnico di Gragnano, in un certo senso, lo ha fatto riscontrando anche il pollice alto dei calciatori. Ma così non va. E, arrivati quasi alla chiusura del girone di andata, certi problemi sono strutturali anche se solo una parte delle responsabilità è ascrivibile all’allenatore. Non c’è la controprova ma, con l’infortunio di Scarpa, la mossa più naturale sarebbe stata quella di inserire Vitale e non Savarese, lasciando magari Esposito Lauri al suo posto.

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