SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. È stata una settimana importante per il Sorrento, iniziata con uno stato d’animo venato di sconforto per i postumi di Leonforte. Ma la conferenza del neo presidente, Emilio Squillante e l’annuncio degli ultimi acquisti, hanno portato un’aria di novità. Ora, però, per rigenerare l’ambiente, c’è bisogno che il riscontro sul campo sia positivo, i costieri devono assolutamente conquistare l’intero bottino contro il Montalto Uffugo di Marco Nappi. La società è corsa ai ripari potano qualche ramo considerato non più fruttifero e dotandosi di elementi di una certa caratura per la categoria. Così, abbiamo fatto un giro di telefonate per conoscere meglio questi volti nuovi contattando chi li ha visti giocare di recente. Giovanni Cannarsa, addetto stampa del Termoli, ci parla così di Francesco La Rosa: “E’ un giocatore di esperienza. Forse un po’ consumato dalla lunga carriera ma, lo scorso campionato, ha segnato cinque gol con il Termoli pur non partendo sempre tra i titolari per scelte tecniche. Mister Giacomarro lo impiegava sulla linea della difesa e a volte anche come centrocampista davanti al pacchetto arretrato. Giocatore di esperienza e carismatico. Non sempre pero’ lo accompagna il fisico forse per via dell’età non più verde”. Pare, comunque, che il gigante di Barletta, affiancherà Garbini al centro della difesa, formando una coppia di esperienza e sicura affidabilità. La società ha deciso di acquistare un usato sicuro che, a quanto pare, può ricoprire anche diversi ruoli. La difesa andava puntellata ed è stato fatto, mentre anche gli esterni alti rappresentavano un problema, senza nulla togliere ai vari Pasini, Pugliese, Roberto Esposito. Il Sorrento ha ufficializzato due colpi in tal senso: Carmine Polichetti e Armando Simeri. Per sapere qualcosa sul primo, abbiamo contattato il sempre gentilissimo Gaetano Fontana, tecnico che lo scorso anno l’ha avuto alla sua corte a Nocera. Queste le sue parole: “Carmine è un ragazzo adorabile, positivo che lavora con grande dedizione. È un esterno di centrocampo di quantità. La sua generosità (tanta) spesso limita la qualità della giocata. Ma è uno affidabile e che lavora in maniera positiva per il gruppo. Può senz’altro essere un elemento utile per completare l’organico della squadra del Pampa”. Del resto, è stato scelto di non prendere Piccioni proprio nella convinzione che l’ex Nocerina possa esplodere in costiera.

È rimasto il volto nuovo dell’attacco, quel Luciano Ariel Pignatta che, non solo darà un’ulteriore spruzzata d’argentino al reparto, ma molti già ne immaginano le gesta insieme a compagni come Vitale e Caraccio. Certo che le parole di Emilio Pellicori, lo scorso anno addetto stampa del Rende, aumentano l’ansia di vederlo in campo: “Pignatta nella scorsa stagione è stato uno dei protagonisti assoluti della salvezza del Rende, ha giocato da prima punta, ma dotato di buona tecnica e tatticamente intelligente, rende meglio da seconda punta. È un giocatore dalla personalità forte nello spogliatoio è uno che si fa sentire e questo, a volte, potrebbe essere un lato da non trascurare se nello spogliatoio ci sono “senatori”. Il ragazzo a Rende ha ricoperto sia il ruolo di attaccante esterno nel tridente offensivo (spesso in casa il Rende giocava con il 4-3-3) sia soprattutto quello di prima punta o di trequartista centrale nel 4-2-3-1, modulo adottato contro le “grandi” del campionato e fuori casa. Sotto porta ha dato prova di essere abile nel gioco aereo, escluso i minuti finali non tornava mai in difesa sulle palle inattive a sfavore, un po’ perché la sua tecnica era utile per condurre le ripartenze un po’ per gestirne la vivacità fisica. A Rende ha legato molto con l’ambiente esterno e con i tifosi mostrando grande attaccamento alla maglia”. Di Sebastian Caldore abbiamo già raccolto informazioni la settimana scorsa, be’ il restyling del quadro può essere foriero di una metamorfosi. Chissà che i nuovi innesti non conferiscano un nuovo vigore e una nuova identità al Sorrento.

 

 

 

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