SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI

Sono successe tante cose nel sabato calcistico vissuto al “Campo Italia”. Tante emozioni, tante sensazioni, tante lacrime. Intanto partiamo dal Sorrento fenomenale che, sul campo, ha surclassato la Frattese. Ci si chiedeva: ma la squadra come reagirà dopo il flop di Mugnano e l’intemerata di Sosa? Be’, non ci poteva essere risposta migliore. Tutti sono andati ben oltre la sufficienza, una prestazione sontuosa, sugli scudi. Si affrontava un’avversaria tosta, rognosa, piena di entusiasmo ma che è stata letteralmente asfaltata sul piano del gioco. La partita è stata vinta grazie al gol di Polichetti maturato a sei minuti dalla fine, ma già nel primo tempo i rossoneri potevano chiudere la pratica. C’è stata una sola squadra in campo, gridano ancora vendetta i legni colpiti da Vitale e Caraccio, per tutta la prima frazione Lombardo è rimasto praticamente inoperoso. Certo che il calcio è proprio strano: una settimana fa si commentava un Sorrento imbarazzante e processato anche dal proprio allenatore mentre, a distanza di sei giorni, non si può che elogiarlo. Non si tratta di incoerenza ma della cronaca dei fatti. Nel giro di una settimana si è visto prima un Sorrento irritante e poi uno da copertina. Davvero encomiabile il furore agonistico con cui si è scesi in campo, pareva che i costieri avessero una marcia in più, che volessero fagocitare gli avversari, disorientati di fronte ad una tale intensità di gioco. Mister Sosa ha messo in campo una formazione a trazione anteriore, che poteva sembrare un po’ spregiudicata, invece, non la si era mai vista così equilibrata. Ha funzionato alla perfezione il 4-2-4: la coppia centrale Garbini-Gabbiano non ha lasciato neanche le briciole alle bocche da fuoco nerostellate, se il primo non è una novità per affidabilità ed esperienza, il secondo non ha sbagliato nulla, sempre puntuale, preciso e ordinato negli interventi. I due terzini, Ferraro e Roberto Esposito, sebbene abbiano propensioni più offensive, hanno brillato in entrambe le fasi, sia quella di copertura che di proposizione. Spettacolari poi Visciano e D’Ambrosio in mediana, hanno formato una diga invalicabile, lottando come matti e non disdegnando incursioni in fase offensiva. Caraccio è stato una furia incontenibile sulla destra, e quel tiro a botta sicura stampatosi sul palo, meritava miglior sorte. Vitale, defilato sulla sinistra, ha creato il solito scompiglio, mentre Pignatta e Maio hanno fatto un lavoro sporco ma preziosissimo, con l’argentino apparso un po’ appesantito ma decisivo nell’azione del gol. Ecco, il gol: si è passati in vantaggio dopo l’ingresso di Polichetti al posto di Maio. Ed è stato proprio dell’ex Nocerina il guizzo vincente, avendo seguito a rimorchio la splendida azione iniziata dal traversone di Vitale dalla sinistra e la sponda di testa di Pignatta. I quattro “galacticos” lì in avanti, come li ha definiti il Pampa Sosa, hanno davvero fatto la differenza, facendo vedere i sorci verdi alla retroguardia avversaria che, in qualche modo, riusciva sempre a metterci una pezza a colori prima di capitolare nel finale. Sul campo si è visto un Sorrento stratosferico, che ha legittimato i tre punti con una prestazione davvero impeccabile. A fine gara, i giocatori sono andati a ringraziare i tifosi della curva per il sostegno, per qualcuno si è trattato di un commiato. Negli spogliatoi, ci sono stati abbracci e lacrime, le stesse che rigavano il viso di mister Sosa quando si è presentato in sala stampa. Chissà cosa sia successo negli spogliatoi, c’era la gioia di aver vinto contro una squadra d’alta classifica ma, allo stesso tempo, la consapevolezza che per qualcuno l’avventura in costiera è già arrivata al tramonto. Non ci sono le condizioni per continuare, e ormai la finestra di mercato è alle porte. Un gruppo i tifosi si è intrattenuto prima a parlare con qualche dirigente, poi con alcuni calciatori, si respirava un po’ di fatalismo che sicuramente non faceva piacere a nessuno. I giocatori, di certo, non auspicavano questo scenario dopo aver accettato l’offerta del Sorrento, i tifosi continuano ad essere vittime di situazioni sempre più paradossali. Di fronte alla realtà non si può restare ciechi ma, a volte, si può decidere volontariamente di congelarla per qualche ora, in modo da potersi godere un Sorrento vincente, almeno sul campo.

Commenti

commenti