SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI PER TUTTOSORRENTO.COM.  In campo lotta, randella, va giù di sciabola, fa legna, ma è uno che le incursioni offensive non le disdegna. Come ad Aversa quando salì in cattedra con una doppietta per la sua giornata di gloria, l’ebbrezza di sentirsi protagonista in un pomeriggio da ribalta personale, come se la sera prima avesse consultato il manuale del goleador o ascoltato le note della “dura legge del gol”. Manuel Lettieri, a dispetto dei suoi 20 anni, è un perno del centrocampo dei costieri, un elemento incastonatosi alla perfezione nel mosaico rossonero. Anche lui, però, ha alternato ottime prestazioni ad altre opache e sottotono, soprattutto in casa quando l’intera squadra sembra andare in panne. Gli chiediamo il motivo. “Scendiamo in campo sempre per vincere, indipendentemente da chi ci troviamo di fronte. Al “Campo Italia” non riusciamo a dimostrare tutto il nostro valore e faccio anche fatica ad individuarne i motivi, comunque noi diamo sempre il massimo in ogni partita e, finora, le cose migliori sono arrivate lontani dalla costiera”.

LAVORO E SERENITA’ – Questo girone d’andata ormai alle battute finali ha detto proprio questo, di un Sorrento imprevedibile in trasferta, ma oltremodo vulnerabile tra le proprie mura. Finora Lettieri non s’è risparmiato mai, e ci facciamo dire prima il suo rapporto con la costiera per poi passare a ciò che bisogna fare per risalire la china: “Personalmente è una esperienza che penso stia andando bene e che mi sta dando molto sotto il profilo della crescita professionale. Mi dispiace che la situazione della squadra non sia delle migliori, ritengo che sia prioritario lavorare tanto, anche per correggere i nostri difetti. Poi è fondamentale anche seguire il mister, è lui la nostra guida e sa ciò che occorre per darci la spinta giusta. Naturalmente sono da evitare al minimo gli errori, anche lavorando su questo aspetto potremmo crescere e costruire una classifica più lusinghiera”. Il prossimo avversario è il Castel Rigone, una squadra in salute e deflagrata nelle ultime tre partite condite da altrettanti successi e ben dieci gol segnati, cosa bisognerà fare placarne la furia?  “Bisogna cercare di stare calmi, giocare la nostra partita senza troppi assilli. Non dobbiamo scendere in campo sapendo di dover vincere a tutti i costi, inconsciamente questo atteggiamento ci porta a sbagliare, ad essere precipitosi e di conseguenza a non vincere. Bisogna aspettare e cercare di colpire al momento giusto, ripeto il concetto: dobbiamo essere noi a non commettere errori e ad approfittare di quelli dei nostri avversari”.

QUESTIONE DI MENTALITA’ – Questo Sorrento, pur avendo ottimi elementi in organico, continua a stentare, Lettieri che idea si è fatto di questo gruppo? “Siamo consapevoli di essere una squadra forte e attrezzata per disputare un campionato di alta classifica. Non meritiamo questa posizione, con l’impegno e con il lavoro sono sicuro che riusciremo a scalare posizioni importanti e a lottare per la permanenza in categoria”. Un cambio di guida tecnica può sia scuotere una squadra che turbarla, finora in tre partite con Simonelli in panchina non ci si è fatti mancare nulla: una vittoria, una sconfitta e un pareggio. Ora è arrivato il momento di far pendere la bilancia verso i successi, e alla domanda sulle differenze tra vecchio e nuovo allenatore, il mediano di Solofra la pensa così: “Devo dire che sono molto simili, entrambi vogliono che imponiamo il nostro gioco curando molto la fase offensiva. Con il nuovo tecnico, abbiamo cambiato modulo, ma questo non può essere un problema, a prescindere dall’assetto tattico di partenza, si deve scendere in campo con la voglia di vincere le partite e con la mentalità giusta, questo spetta a noi giocatori”.

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