SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Ci si aspettava di più dall’ultimo giorno di mercato, ma sarebbe ingeneroso dire che la montagna abbia partorito un topolino. Per rispetto verso i due volti nuovi che saranno a disposizione di mister Simonelli fino al termine della stagione. Stiamo parlando di Rosario Licata e Giuseppe Vitale. Il primo è un classe ’89 e proviene dal Foggia, così abbiamo contattato dei colleghi della stampa dauna che ci hanno fornito un breve profilo sul giocatore chiarendoci i motivi per cui non ha avuto molto spazio in maglia rossonera: “Bisogna ammettere non ha destato una grossa impressione. Se una squadra dà via un giocatore, difficilmente è per ragioni diverse da quelle tecniche. Passando alle caratteristiche del giocatore, ha un buon piede ed è abbastanza veloce, ma mister Padalino non lo ha mai visto. Complice anche l’esplosione di Agostinone prima e di D’Allocco poi (che attualmente occupa la posizione di esterno sinistro di centrocampo nel 4-3-3). Era diventato la terza scelta, ragion per cui si è pensato di mandarlo a giocare altrove”.

Commentando ciò che ci è stato detto da Foggia, possiamo dire che la sua esperienza con i “satanelli” non sia stata entusiasmante perché non è mai riuscito a calarsi nella realtà pugliese e, quindi, si è deciso di metterlo in lista di sbarco. Ormai poteva considerarsi un esubero dal momento che, mister Padalino, raramente l’ha preso in considerazione per la corsia di sinistra, zona del campo in cui erano altri a contendersi il posto. Chissà che l’aria della costiera non lo ispiri, serve tantissimo un esterno sinistro di ruolo sebbene Pantano non è che stia sfigurando. Ma l’etneo è molto giovane e un po’ di sana concorrenza non può che fargli bene. Da Foggia ci rassicurano sulle qualità tecniche di Licata, “ha un buon piede”, e si sa che c’è bisogno di avere qualcuno che dalle corsie esterne sappia calibrare bene la misura dei traversoni. Ci dicono che è anche abbastanza veloce, il che sicuramente non guasta. Speriamo che il nuovo acquisto dimostri che il suo ex allenatore ha sbagliato a non dargli molta fiducia e che a Sorrento sciorini tutto il suo potenziale. Ad maiora! A lui e alla squadra.

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