SERVIZIO DI STEFANO SICA

Doveva essere la partita del riscatto e dell’orgoglio dopo le bastonate ricevute dentro e fuori dal campo a Cervinara. Il derby col Sant’Agnello si è invece trasformato in un incubo itinerante per un Sorrento inguardabile e svogliato, a tratti persino indecoroso. Incomprensibile l’approccio al match dei rossoneri, amorfi per tutto il primo tempo e appena dignitosi solo nell’ultima mezz’ora della ripresa dopo la superiorità numerica guadagnata grazie all’espulsione di Manolo Cioffi. Per i biancazzurri di Francesco Nardo è una vittoria (1-0 con rete di Buonomo al 26′ del primo tempo) che passerà alla storia. Inseguita con determinazione, difesa con i denti e infine ottenuta con ampio merito. Una lezione di fierezza proletaria contro l’arroganza del più aristocratico.

FUORI MARCUCCI E BOLZAN – Rispetto a Cervinara, Maurizio Coppola rivoluziona parzialmente la formazione titolare sperimentando nuove soluzioni. Squalificato Cioffi, a fare coppia con Terracciano torna Arpino mentre, a sinistra, c’è dal primo minuto Banco al posto di Bolzan, con Ammendola confermato sulla corsia destra. Centrocampo totalmente over con regia affidata a Serrapica e avanzamento di Vitiello a interno insieme a Fontanarosa. Il 4-3-3 è completato con Scarpa, Savarese e, nell’inedito ruolo di falso nueve, Vitale. Marcucci, come Esposito Lauri e lo stesso Bolzan, si accomoda in panchina.

INIZIO MITE, POI E’ SOLO SANT’AGNELLO – Per venti minuti non si vede praticamente nulla. Le due squadre studiano idee e strategie ma è comunque il Sant’Agnello a mantenere un possesso palla predominante a fronte di un Sorrento che giochicchia con superficialità e indolenza mettendo poche volte il muso fuori dalla propria metà campo. Non è un caso che i padroni di casa capiscano che si può osare e con una bella combinazione presentano Cioffi a tu per tu con Pezzella, ma Banco si immola ed evita una rete sicura. Sul corner susseguente, il numero uno rossonero è reattivo nel respingere un colpo di testa ravvicinato di Scala ma il gioco è già fermo per un fallo in area. E’ l’antipasto del gol, che arriva al 26′: Buonomo, molto largo a destra, lascia partire un tiro-cross affilatissimo che Pezzella vede infilarsi giusto all’incrocio dei pali. Una soddisfazione immensa per il terzino di Nardo che già all’andata aveva siglato il centro del 2-2 definitivo. Non è tuttavia un episodio che stupisce considerato che i biancazzurri avevano già aumentato da qualche minuto la loro intensità. Un monologo che continua semmai con più convinzione e autorità, dopo una punizione di Terracciano sfilata di poco a lato. Di Capua ha la palla buona, sugli sviluppi di un angolo, ma il suo sinistro termina alto. Solo dopo una mezz’ora abbondante il Sorrento decide di calciare per la prima volta in porta: Savarese serve in orizzontale Vitale che, quasi all’ingresso dell’area di rigore, spedisce al volo verso l’angolino e Belviso si distende quanto basta per arrivare sul pallone con la punta delle dita. Quindi Cioffi, imbeccato da un attivissimo Scala, manda a spasso Scarpa e col sinistro scarica un missile terra-aria che sorvola la traversale di pochi centimetri. A questo punto Coppola pensa bene di giocarsi anticipatamente il tutto per tutto: fuori Serrapica, dentro Marcucci. Si passa al 4-2-3-1 nella speranza di rivilitalizzare l’encefalogramma piatto del Sorrento. Ma non accade nulla di rilevante: i rossoneri sono storditi e spesso imprecisi. E neanche riescono ad avvicinarsi dalle parti di Belviso.

PEZZELLA SALVA ANCORA I ROSSONERI – Ad inizio ripresa Coppola avvicenda Banco con Paradisone, il quale va a presidiare la fascia destra con lo spostamento di Ammendola a sinistra. Ma è il Sant’Agnello ad andare due volte ad un passo dal raddoppio: Pezzella prima ipnotizza da un metro Lauro, pescato da una verticalizzazione sopraffina di Di Capua, poi alza sopra la traversa un calcio franco di Breglia. Sull’altro versante un traversone di Scarpa pizzica in piena area di rigore Vitale che, in perfetta solitudine davanti a Belviso, scivola inopinatamente non dando forza alla propria conclusione, ben intercettata dal portiere biancazzurro.

CIOFFI OUT, RISVEGLIO SORRENTO – Al quarto d’ora l’episodio che potrebbe rivoltare come un calzino l’andamento del match indirizzandolo su una corsia preferenziale per il Sorrento: Vitiello smista una punizione per Paradisone sul cui cross Vitale fa la voce grossa con un bolide al volo. Scala salva sulla linea e, sul capovolgimento di fronte, Cioffi si presenta davanti a Pezzella, lo pianta in asso con una palombella e accompagna il pallone in rete dopo esserselo però addomesticato col braccio sinistro. Una scorrettezza che gli vale il doppio giallo e la conseguente espulsione. L’inferiorità numerica tramortisce il Sant’Agnello che, da quel momento, è costretto a ritirarsi in buon ordine per difendere il fortino. Anche perché il Sorrento prende campo e riscopre l’antica autorità, producendo una serie apprezzabile di palle-gol. Fontanarosa spara altissimo da fuori area, poi Savarese, servito da un tocco all’indietro di Scarpa, manda il proprio tiro a giro a soffiare sulla traversa. E’ debole il colpo di testa di Arpino (parata agevole di Belviso) su servizio in semirovesciata di Vitale, quindi Coppola getta nella mischia Minicone richiamando Terracciano in panchina. Il Sorrento è alla ricerca affannosa del pari e, come atto naturale, saltano gli schemi e si annulla ogni principio tattico. Vitale potrebbe accendere l’arcobaleno in una giornata grigia per sè e per i compagni, ma anche un po’ di malasorte gli volta le spalle: nel primo caso, una stupenda sforbiciata (traversone dalla sinistra di Scarpa) non centra la porta a Belviso battuto, quindi è la traversa a mortificare la sua inzuccata a chiusura di un cross di Minicone. Un duetto, quest’ultimo, che aveva avuto un prologo solo pochi secondi prima, quando la volée dell’attaccante era terminata abbondantemente alta. Sussulti che potrebbero lasciare qualche recriminazione se solo il Sorrento non avesse deciso di regalare 60 minuti ai biancazzurri scegliendo la passerella alla battaglia.

GLI ULTRAS CONTESTANO, CAPPIELLO SI SCUSA – Al fischio finale del vicentino Scialla scatta una festa incontenibile tra calciatori e staff del Sant’Agnello. Ed è un po’ anche il trionfo del presidente Alberto Negri i cui ragazzi terribili, messi insieme con risorse economiche non certo invidiabili, si sono tolti lo sfizio di mandare al tappeto un avversario più titolato coronando un sogno quasi proibito. Per il Sorrento è una sconfitta umiliante che segna il punto più basso di tutta la gestione Franco Giglio. All’esterno del Comunale di Viale dei Pini (il derby si disputava a porte chiuse) scoppia la rabbia di una rappresentanza di vecchi ultras rossoneri, che chiedono ed ottengono un confronto col presidente Giuseppe Cappiello, il responsabile dell’area tecnica Pasquale Ottobre e il tecnico Maurizio Coppola. Si vocifera di un ritiro immediato, ma è soltanto un’idea a cui si sceglie di non dare seguito. I volti sono tirati e c’è poca voglia di parlare. Ma il faccia a faccia è lungo e sereno. La richiesta dei tifosi costieri è tuttavia categorica: massima fiducia nel trainer di Castellammare e nell’operato del club, ma qualche big deve essere messo ai margini della rosa. Aveva illuso il pomeriggio da leoni con l’Ebolitana. Invece sono riapparsi i vecchi fantasmi di un gruppo che una vera e propria personalità non l’ha mai acquisita, che ha sempre difettato in continuità e che, anche sotto l’interregno di Coppola, si è rassegnato ad un rendimento esterno insufficiente (due sconfitte, due pari ed un successo di rigore a Battipaglia). Saranno giorni difficili, da gestire con intelligenza e pazienza perché il rischio del tracollo è grande (con l’Audax Cervinara pronta a defenestrare il Sorrento dal secondo posto). Il primo passo viene fatto in serata con un comunicato scritto di proprio pugno dal presidente Cappiello. “Sembra vivere in un incubo invece è la triste realtà – si legge -. A nome dell’intera dirigenza rossonera mi sento in dovere di chiedere scusa a tutti i tifosi e appassionati dei nostri storici colori, umiliati quest’oggi da una prestazione a dir poco imbarazzante. La rabbia è enorme perché in soli sette giorni abbiamo assistito tutti ad una trasformazione inspiegabile ed è nostra premura adottare, con massima urgenza, i correttivi necessari per evitare di gettar via quanto di buono realizzato fino alla scorsa settimana. Le sconfitte fanno parte di questo sport ma chi non ha grinta, cuore e carattere non merita di indossare questa maglia”. Malatempora currunt…

Rete: 26’pt Buonomo

SANT’AGNELLO (4-4-2) Belviso; Buonomo, Siniscalchi, Scala, Longobardi; Nocerino (35’ st Caropreso), Veniero, Di Capua (30’ st Gargiulo), Breglia; Cioffi, Lauro (33’ st Lazzazzara).
A disp: Perrino, Ercolano, Di Gregorio, De Maio.
All: Nardo

SORRENTO (4-3-3) Pezzella; Ammendola, Arpino, Terracciano (27’ st Minicone), Banco (1’ st Paradisone); Vitiello, Serrapica (35’ pt Marcucci), Fontanarosa; Savarese, Vitale, Scarpa.
A disp: Santaniello, Bolzan, La Mura, Esposito Lauri.
All: Coppola

Arbitro: Andrè Scialla di Vicenza (Balbi/De Capua)

Note: Espulso: Cioffi (SA) al 16’ st per doppia ammonizione. Ammoniti: Marcucci (SO), Fontanarosa (SO), Nocerino (SA), Belviso (SA). Corner: 10-3. Recupero: 0’pt, 4’ st.

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