SERVIZIO DI STEFANO SICA

E’ successo di tutto questo pomeriggio a Cervinara. Minacce e intimidazioni, prima della sfida, contro l’entourage rossonero, costretto senza tanti complimenti a trasferirsi dalla tribuna centrale al settore ospiti. Quindi provocazioni reiterate nei confronti di alcuni giocatori costieri, appena dopo il fischio finale. Infine due brutali aggressioni che hanno visti vittime, a stretto giro, il tecnico Maurizio Coppola (malmenato vigliaccamente da alcuni addetti al servizio sanitario, nel totale disinteresse della dirigenza di casa che osservava impassabile) e Bolzan, raggiunto da alcuni colpi sferrati da un componente societario cervinarese. Un contesto nel quale il risultato maturato al Canada (1-0 per l’Audax grazie ad un penalty inesistente realizzato al 22′ della ripresa da Pepe) passa quasi in secondo piano. Il Sorrento con questo stop dice praticamente addio ad ogni sogno di promozione diretta, con l’Ebolitana che conserva i sette punti di vantaggio già in cassaforte prima del recupero. Ma a far male adesso, più che le conseguenze sulla classifica, sono le ferite fisiche e psicologiche inflitte ai rossoneri. Che tornano a casa sconfitti, picchiati e infine sbeffeggiati da chi anche nella vita quotidiana soffre evidentemente di gravi patologie socio-psicologiche.

SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA – Per il match coi caudini, Maurizio Coppola conferma in blocco la formazione che aveva steso l’Ebolitana sabato scorso. Con Pezzella in porta, nel consueto 4-3-3 Terracciano e l’ex Cioffi compongono il tandem difensivo, mentre sulle corsie esterne ci sono Ammendola e Bolzan. Regia affidata a Vitiello, supportato da Esposito Lauri e Fontanarosa. Marcucci guida l’attacco con Savarese e Vitale ai lati.

PIU’ CERVINARA NEI PRIMI 20′ – Il primo tempo può dividersi per certi versi in due segmenti. L’Audax parte forte, prova subito ad imprimere ritmo e idee alla partita e sfiora il vantaggio: Russolillo scodella un bel pallone al centro e Majella, dimenticato da Ammendola, batte al volo con Pezzella che deve distendersi per evitare il peggio. Una punizione dello stesso Russolillo viene parata agevolmente dal numero uno rossonero, quindi è Parente a riscaldare il destro con una botta che però raggiunge le stelle. Il Sorrento è lento, poco intenso e assai macchinoso. Peraltro il manto erboso, pesante e sconnesso, non aiuta e favorisce errori anche banali in disimpegno. Uno, grave, lo commette Ammendola che buca l’anticipo su Liguoro consentendo a Saginario di scappare via a sinistra e di subire fallo da Cioffi. Per l’ex biancazzurro scatta subito l’ammonizione e sarà un provvedimento pesante ai fini dell’esito del match. La mediana è imprecisa (a parte il discreto lavoro di interdizione di Esposito Lauri) e, in fase offensiva, i costieri non hanno guizzi o intuizioni. Savarese e Vitale si vedono poco, Marcucci non è quello ammirato con gli eburini e patisce una fase di scarsa lucidità.

DOPPIO SUSSULTO ROSSONERO – Tuttavia, negli ultimi 10 minuti il torpore inizia a diradarsi e Savarese si inventa quasi dalla linea di fondo un tiro-cross velenoso che chiama De Luca alla smanacciata miracolosa in angolo. Poco dopo Esposito Lauri, imbeccato da Savarese, disegna un traversone basso carpito da Fontanarosa: conclusione troppo debole che fa solo il solletico a De Luca. Da un bel po’ l’Audax ha ammorbidito le sue frenesie, ma il Sorrento, pur uscendo parzialmente dal guscio, non dà mai la sensazione di poter prendere la partita in mano.

AUDAX DI NUOVO BELLICOSA – La ripresa si apre con i padroni di casa nuovamente all’attacco. L’angolo di Russolillo è incornato alla perfezione da Saginario e Pezzella è ancora munifico con un colpo di reni che evita la capitolazione ai rossoneri. Il Sorrento fatica a contenere le accelerazioni di Russolillo il quale, approfittando di una ripartenza cervinarese fulminea, pennella un cross dalla destra che Ammendola, stavolta lucido, toglie letteralmente dai piedi di Majella. Sulla ribattuta c’è Zerillo il cui sinistro al volo non inquadra di un soffio la porta. A quel punto, Coppola si gioca un doppio cambio inserendo Banco e Minicone per Esposito Lauri e Savarese. Pezzella è eccellente quando sceglie bene i tempi dell’anticipo su Majella (pregevole il taglio dell’attaccante sulla verticalizzazione di Fusco) ma è il Cervinara a passare.

VILLA PROTAGONISTA – Tutto nasce, però, da una scelta cervellotica di Villa: la fiondata di Fusco carambola sulla schiena di Terracciano e finisce sui piedi di Zerillo che, da posizione netta di fuorigioco, trova ancora le mani di Pezzella che si rifugia in angolo. L’arbitro riminese, tuttavia, decide di ignorare la segnalazione tempestiva del secondo assistente Castiglione, della sezione di Frattamaggiore, e dà il nulla osta alla battuta del corner. La palombella di Russolillo giunge all’altezza del secondo palo dove Cioffi e Zerillo si stanno abbracciando senza tanti complimenti con l’attaccante che, in ogni caso, sposta per primo il difensore rossonero. Ma Villa, tra lo stupore generale, espelle con un doppio giallo Cioffi e accorda il rigore ai biancazzurri che poi viene trasformato da capitan Pepe (22′). L’Audax raccoglie gli utili di un leggero predominio territoriale ma per il Sorrento, che da alcuni minuti aveva iniziato a manovrare con maggiore convinzione e lucidità (pur senza rendersi efficace negli ultimi 20 metri), è una punizione troppo severa che in definitiva è solo il frutto acerbo di una doppia svista arbitrale.

PIU’ ORGOGLIO CHE PRAGMATISMO – Fatto sta che, da quel momento, il tema tattico della partita cambia totalmente. Coppola, dopo aver inserito Scarpa per Vitale, è costretto a modellare un 4-2-3 inedito: Banco, infatti, scala a fare il terzino sinistro mentre Bolzan va in coppia con Terracciano. Ma De Luca non corre mai pericoli sebbene la voglia di pedalare e di tentare un assalto disperato non manchi. Saltano gli schemi e si sprecano anche le ripartenze per l’Audax, poco cinica e assai morbida. Zerillo è in giornata no e sciupa due ghiotte palle-gol (pallonetto alto nella prima circostanza e tocco da distanza ravvicinata neutralizzato da Pezzella dopo una favolosa verticalizzazione del solito Russolillo). E, proprio nel recupero, il Sorrento arriva sull’uscio del paradiso nella sua unica, vera intemerata della ripresa: il traversone basso di Banco è pungente e pesca la protezione di Marcucci, la palla sfila a Minicone che con un sinistro a giro non trova la porta a De Luca battuto. Per il Sorrento è l’ultimo acuto di una gara non eccellente e di un pomeriggio che resterà nella storia per fatti tutt’altro che calcistici.

GLI AGGUATI DEL BRANCO – Quello che accade dopo è soltanto l’esplosione di una follia collettiva ingiustificata anche se probabilmente pianificata in settimane di rancori e istinti repressi. Hanno visto tutto i due commissari di campo presenti così come i rappresentanti delle Forze dell’Ordine di servizio al Canada. Scene degne più di abitudini tribali che di un consesso civile ed evoluto. Ma tutto questo (compresi gli accadimenti del pre-gara, gli show del presidente cervinarese Ricci e le intemperanze messe in atto durante l’intervallo) sarà tema di un approfondimento che vi proporremo nelle prossime ore.

 

Rete: 22′ st Pepe rig.
CERVINARA (4-3-3) De Luca; Furno, Calabrese, Pepe, Liguoro (33′ st Clemente); Parente, Fusco, Saginario; Majella (33′ st En Namli), Zerillo, Russolillo (45’+1 st Colarusso). A disp: Fincato, Calandrelli, Greco, Befi. All: Ferraro.
SORRENTO (4-3-3) Pezzella; Ammendola, Cioffi, Terracciano, Bolzan; Esposito Lauri (9′ st Banco), Vitiello, Fontanarosa; Vitale (25′ st Scarpa), Marcucci, Savarese (9′ st Minicone). A disp: Santaniello, Arpino, Paradisone, Serrapica. All: Coppola.
Arbitro: Villa di Rimini (Maiorino/Castiglione)
Note: Espulso: Cioffi (S) al 22′ st per doppia ammonizione.
Ammoniti: Zerillo (C), Russolillo (C), Fusco (C).
Corner: 3-3. Recupero: 1′ pt, 5′ st

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