SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Generalmente in un articolo, chi scrive non parla mai in prima persona, stavolta faccio uno strappo alla regola per dire che sono solito indicare la squadra di mister Turi come FC Sorrento e quella di mister Esposito come Città di Nocera ma, dopo diverse interviste, ormai tutti chiamano le due squadre Sorrento e Nocerina. Bisogna prenderne atto e ciò la dice lunga sul processo di identificazione sia di tifosi che di persone “di campo”. Nei virgolettati si leggeranno ancora FC Sorrento e Città di Nocera ma ormai anche per gli addetti ai lavori esiste il Sorrento da un lato e la Nocerina all’altro. Le due squadre si sono affrontate ai sedicesimi di coppa Italia dando vita a 180′ emozionanti, dove i costieri l’hanno spuntata sul campo anche se da parte dei molossi è partito un ricorso contro l’omologazione del risultato. Comunque, per parlare di ciò che si è visto sul rettangolo di gioco, abbiamo contattato tre allenatori di grande esperienza nonché seri professionisti, come Mimmo Citarelli, Enzo Potenza e Mario Pietropinto. A loro la parola.

Mimmo Citarelli ha approfittato di questo periodo sabbatico per diventare allenatore professionista e ora è più carico che mai per rimettersi in gioco e ritornare in panchina.

Se il FC Sorrento ha meritato la qualificazione: Ci tengo a fare una premessa che ritengo doverosa: che peccato assistere già ai sedicesimi alla sfida tra due squadre fortissime, tra le quattro più forti di tutta l’Eccellenza campana insieme a Savoia ed Herculaneum. FC Sorrento e Città di Nocera sono due squadre costruite per vincere il campionato e sono sicuro che fino all’ultimo si contenderanno la vetta del girone, in merito alla qualificazione, i costieri ce l’hanno fatta e hanno anche meritato ma, per quello che si è visto in campo, anche i molossi avrebbero meritato di passare alla fase successiva. Entrambe le squadre avrebbero meritato il passaggio del turno, per me è emerso questo dal doppio confronto”.

Aspetti più e meno convincenti dei costieri: Del FC Sorrento mi è piaciuto molto l’organico e la serietà e l’organizzazione societaria che ha fatto sì che si costruisse una squadra in grado di essere protagonista. Ci sono a disposizione di mister Turi giocatori di categoria superiore che possono risolvere le partite in qualsiasi momento, al “San Francesco”, mancava Scarpa, per me sprecato anche in serie D, ma Vitale, nella ripresa, ha inventato quella giocata capitalizzata da un altro buonissimo giocatore come Gargiulo. Dalla partita di Nocera, il FC Sorrento ha dimostrato di avere giocatori che possono risultare determinanti anche in una fase in cui si soffre visto che, nell’arco di un campionato, anche le squadre più forti soffriranno parecchio. Questo mi permette di dire ciò che a tratti non mi è piaciuto della squadra, ma è più un rischio che si potrebbe correre in futuro che un errore già commesso: mi riferisco a quello di specchiarsi troppo. Lo dico perché ci sono quasi tutti giocatori che non appartengono a questa categoria ma che devono calarsi nella nuova realtà, dove c’è bisogno di concretezza e si gioca quasi sempre e solo di sciabola. Anche la squadra più forte può entrare in difficoltà senza la dovuta determinazione anche perché le avversarie, proprio perché consapevoli di affrontare una di vertice, raddoppiano le forze”.

Entrambe le squadre lotteranno per la vetta del girone, chi delle due è favorita sull’altra? Sono un doppio ex e ho lasciato una parte di cuore in entrambi i posti dove sono stato non bene ma benissimo. Per questo, mi auguro con tutto me stesso che entrambe il prossimo anno giocheranno in D, magari chi per una strada e chi per un’altra, spero che a fine anno si festeggerà sia a Sorrento che a Nocera il salto di categoria. Poi, vedendo gli organici, sono fortissimi e meriterebbero la promozione”.

Oltre alla competenza si contraddistingue per uno stile inconfondibile, anche nel modo di esprimersi, ma Enzo Potenza è anche un allenatore capace di vincere sfide quasi perse in partenza.

Se il FC Sorrento ha meritato la qualificazione: Le partite di coppa Italia si valutano sempre nell’arco di 180′ e, nella fattispecie, il FC Sorrento ha dimostrato di meritare la qualificazione per una maggiore compattezza che ha fatto la differenza ai fini del passaggio del turno. Ai costieri mancava Scarpa, un valore aggiunto, ma nella ripresa è bastata una invenzione di un grande giocatore come Vitale per mettere Gargiulo in condizione di segnare il gol decisivo. È anche vero che il Città di Nocera aveva avuto una ghiottissima occasione con Di Pietro per portarsi sul 3-0 e lì sarebbe stato tutto molto più difficile per i ragazzi di Turi che hanno, a mio avviso, giocato da grande squadra. Ma si sono affrontate due grandi squadre che lotteranno per la vittoria del campionato, ciò che mi ha lasciato perplesso dei molossi è il fatto che, uscito Carotenuto per infortunio, si è un po’ spenta la luce”.

Aspetti più e meno convincenti dei costieri: Ciò che mi è piaciuto di più è il fatto di aver mantenuto la lucidità nonostante il doppio svantaggio nella ripresa, solo una grande squadra, in una fase così delicata e nello stadio avverso, avrebbe mantenuto i nervi saldi. Il FC Sorrento ha dimostrato anche forza caratteriale non perdendo la testa, la squadra mi è piaciuta di meno nei primi 45′ dove, in fase di non possesso, c’era troppa distanza tra la linea di centrocampo e quella difensiva, proprio lì dove galleggiava Carotenuto che ha fatto sfracelli e, complice anche la sua uscita dal campo, si è riuscito a trovare quell’equilibrio che è servito per portare a casa la qualificazione”.

Entrambe le squadre lotteranno per la vetta del girone, chi delle due è favorita sull’altra? Credo proprio che sia un discorso a due, anche se la Scafatese può recitare il ruolo dell’outsider. Per quanto riguarda la squadra favorita, proprio per una maggiore compattezza, vedo il FC Sorrento leggermente favorito, ha ricambi all’altezza, mentre il Città di Nocera, a livello di organico, ha bisogno di qualcos’altro, a mio modesto avviso. Faccio l’esempio di Scarpa e Carotenuto, due giocatori che in Eccellenza riescono a vincere le partite da soli, e i costieri senza il loro capitano hanno strappato la qualificazione restando sempre in partita, i molossi, una volta privi del loro punto di riferimento, si sono un po’ dispersi. Anche questo è stato un fattore determinante per il passaggio del turno. E in attacco il Città di Nocera non ha solo Carotenuto, ma gente come Marcucci, Majella, Scibilia, a centrocampo c’è un De Liguori non ancora in condizione e mancava l’intesa tra tutti i reparti”.

Ha dedicato una vita intera al calcio, mister Mario Pietropinto, la sua sagoma è inconfondibile e si stagliava anche al “San Francesco”, lui che di vittorie di campionati se ne intende eccome…

Se il FC Sorrento ha meritato la qualificazione: Non ho visto un grande FC Sorrento, la partita è stata strana, dopo il primo tempo, i costieri soccombevano di due gol mentre nella ripresa, complice anche un netto calo del Città di Nocera, una giocata isolata di Vitale, che fino a quel momento non era stato molto in partita, ha fatto sì che cambiasse l’inerzia della partita. Su quel frangente, si è fatta trovare molto impreparata la difesa molossa, almeno uno doveva attaccare il portatore di palla. Naturalmente, il calcio è un gioco opinabile ma, restando alla partita del “San Francesco”, la squadra di Turi fino al gol di Gargiulo è stata non pervenuta, probabilmente avrà pesato anche l’assenza di uno come Scarpa perché, nelle situazioni difficili, avere un elemento cui sai che, fornendo un pallone, può risolverti la gara è un vantaggio per tutti gli uomini in campo. In queste categorie, servono anche giocatori che vincono da soli le partite e Scarpa è uno di questi”.

Aspetti più e meno convincenti dei costieri: Il FC Sorrento mi è piaciuto molto come ossatura di squadra, mentre mi ha lasciato perplesso l’approccio alla gara e la mancata reazione allo svantaggio, non ho percepito quella cattiveria di voler riequilibrare la partita. Perché sono dell’idea che quando vuoi vincere devi creare e tirare in porta, ma i costieri non l’hanno fatto fino all’illuminazione di Vitale”.

Entrambe le squadre lotteranno per la vetta del girone, chi delle due è favorita sull’altra? Credo proprio che si giocheranno fino all’ultimo la vittoria del campionato. Avrà più possibilità di farcela chi saprà essere più paziente, tranquilla e compatta riuscendo anche a reggere meglio le pressioni e credo che a Sorrento ce ne siano di meno, il che può rivelarsi un grosso vantaggio. Poi è comunque inutile fare previsioni perché il calcio è soggetto a colpi di scena continui, può bastare un episodio, un infortunio, una partita andata male e una situazione cambia radicalmente”.

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