SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. È una Frattese che sta strappando applausi per il campionato che sta disputando. Da neopromossa, si sta rivelando una mina vagante elevandosi ai ranghi alti della classe. La compagine nerostellata è reduce dalla bella e netta vittoria ottenuta ai danni della Leonfortese, ma è il trend dell’ultimo periodo che certifica l’ottimo momento di forma con i tredici punti conquistati nelle ultime sei gare. La striscia poteva essere ancora più lusinghiera senza la macchia della sconfitta subita allo stadio “Esseneto” contro un’Akragas che ha tremato davvero prima di riuscire ad imporsi con una fatica immensa contro una Frattese uscita a testa altissima. Di certo, non è l’avversario migliore per il Sorrento, tornato con il morale sotto ai tacchi dalla trasferta di Mugnano e che deve assolutamente reagire per non complicare ulteriormente una classifica che non rassicura affatto. Per conoscere meglio la squadra di Frattamaggiore, ne abbiamo contattato l’addetto stampa, Tommaso D’Errico che, con estrema gentilezza, ci ha fornito tutte le informazioni possibile. Partiamo proprio dall’ottimo momento degli uomini di mister Grimaldi: “La Frattese è in un grande stato di forma che sta dimostrando nell’arco di tutto il campionato. Ritengo che la squadra avrebbe potuto avere qualche punto in più in classifica e ha pagato l’inesperienza e qualche episodio non favorevole. A Torrecuso sono stati sbagliati due rigore, in casa dell’Akragas è stata una bellissima partita persa di misura ma che si poteva pareggiare tranquillamente. Si poteva avere una classifica migliore, c’è grande ottimismo intorno a questa squadra, ma ora bisogna fare molta attenzione alla sfida contro il Sorrento, allestito comunque con ottimi giocatori e che vorrà assolutamente riscattarsi dopo il passo falso di Mugnano per non scivolare ancora più giù in classifica. Poi rientrerà uno come Vitale che può vincere le partite da solo, è un giocatore completo che ha numeri impressionanti, sciorinati anche con la maglia della Turris dove segnò da centrocampo, è uno bravo anche sui calci piazzati. Credo che, se ci fosse stato lui contro la Neapolis, il Sorrento avrebbe creato qualcosina in più”.

Ma qual è il segreto di questa squadra che sembra aver trovato la propria quadratura? “Il mister ci tiene che si lavori in modo duro e meticoloso per preparare al meglio la prossima sfida. Ogni settimana si lavora così indipendentemente dall’avversario, in costiera sarà un impegno difficile contro un Sorrento ferito e che non può permettersi di steccare ancora”. La Frattese ha sicuramente tanti aspetti importanti che l’hanno proiettata nell’alta classifica, con 25 gol può vantare il miglior attacco del girone, ma le 20 reti subite evidenziano dei problemi in fase difensiva. Il collega frattese ci offre un’ampia panoramica partendo da lontano: “Sono tre anni che questa squadra sta ottenendo successi passando dalla Promozione alla serie D. Ciò è stato possibile grazie ad un tecnico come Grimaldi che ha saputo tenere il gruppo compatto e coeso. Tutti si sentono parte integrante di un progetto e, anche chi non trova spazio, dimostra di tenere più al bene della squadra che all’interesse personale. Proprio la forza del gruppo permette alla squadra di scendere in campo sempre con lo spirito giusto. Oltre alla bravura del mister, c’è anche la grande competenze del ds De Simone e la solidità societaria che ha creato un ambiente in cui si respira serietà e professionismo allo stato puro. È stata conquistata la serie D dopo 28 anni e si sta facendo benissimo senza aver pagato troppo lo scotto nel noviziato ma, nonostante l’attuale posizione di classifica, l’obiettivo resta quello di salvarsi il prima possibile. Per quanto riguarda gli aspetti che convincono meno, be’ sicuramente salta all’occhio un po’ di inesperienza dal momento che l’età media della squadra è di 21 anni. Ci sono tanti ragazzi che si ritrovano per la prima volta a giocare in questa categoria, penso all’attaccante Marotta che, però, sta dimostrando di poterci stare tranquillamente fornendo prestazioni di ottimi livello. Diciamo che, dopo aver esaltato la capacità realizzativa della Frattese, bisogna dire che i gol subiti sono tanti soprattutto rapportati alle difese delle squadre di alta classifica”. Abbiamo scritto già parecchio di questa squadra, ma entriamo più nella sfera tecnico-tattica, chiedendo la disposizione in campo e i giocatori di maggiore caratura: “Non c’è un modulo fisso ma, solitamente, il mister predilige un 4-3-3. In porta ci sarà Vitale, mentre il pacchetto arretrato dovrebbe prevedere Gervasio Costanzo a destra e Mora a sinistra, con al centro Petrarca e Mocerino. In mediana, ci sarà Claudio Costanzo in regia, con ai lati Tascone e Toscano. Per quanto concerne il trio offensivo, la boa centrale è Longo, con Celiento e Marotta sugli esterni. Ma il mister ruota molto i giocatori, in attacco ci sono alternative molto interessanti come Damiano, Favetta, Corace. La squadra è composta da tanti giovani ma anche da alcuni tasselli di esperienza, tra i giocatori più rappresentativi cito il capitano Claudio Costanzo che vanta anche un passato importante in categorie superiori, in difesa c’è Mocerino un under interessante che, lo scorso anno, non ha trovato molto spazio nella corazzata Savoia ma che in maglia nerostellata si sta esprimendo su ottimi livelli. Penso a Mora che ha calcato palcoscenici della massima serie, mentre in attacco c’è la bandiera Celiento che ha conquistato la serie D con la Frattese e che sta sbalordendo tutti con i sei gol segnati. Sempre in attacco poi brilla la stella di Longo, capocannoniere con sette centri, lui che l’anno scorso ha vinto il campionato con il Savoia e che due anni fa ha disputato una grandissima stagione con la casacca del Gladiator. Oltre ai nomi, la caratteristica della Frattese è l’esplosività, sono tre anni che il mister fa sì che i suoi giocatori assimilino la sua idea di gioco. Si punta molto al possesso palla e non ai lanci lunghi, si crea tanto attraverso azioni manovrate e fraseggi palla a terra, insomma è un calcio che piace”.

Dopo dodici giornate, ci interessa sapere la partita in cui la Frattese si è espressa al meglio e quella in cui si è inceppato qualcosa: “Sono state tante le partite in cui la Frattese è riuscita a brillare creando, come suo solito, una miriade di palle gol. Ma quella più bella, dal mio punto di vista, è stata la vittoria ottenuta in casa contro l’Agropoli. Stiamo parlando di una squadra costruita per vincere e che vanta giocatori fortissimi per la categoria, nonostante lo svantaggio iniziale, c’è stata una grande reazione, si è andati in rete tre volte sciorinando uno spettacolo da applausi. Vedere i cilentani così in affanno contro la verve e la freschezza dei nostri giocatori è stato fantastico. Quella peggiore è stata sicuramente la sconfitta di Rende dove, oltre a non giocare il solito calcio, si è stati penalizzati da un manto erboso pieno di zolle, in cui era difficilissimo esprimere un buon gioco”. Ma il Sorrento cosa deve temere dei nerostellati? “Soprattutto l’esplosività di questi ragazzi che, sebbene possano pagare qualcosa a livello di esperienza, sono sfacciati, non temono nulla e vanno sempre a caccia dei tre punti. Sono animati dalla grande volontà di crescere e di arrivare nel calcio che conta facendo bene con la Frattese. Questa è anche la mentalità del tecnico che, a sua volta, punta ad arricchire il proprio bagaglio sia esperienziale che tecnico-tattico”. Infine, facciamo un punto generale sul campionato, soprattutto in base a ciò che è emerso in questi primi tre mesi: “C’è molta differenza rispetto al girone H, dove si registra un netto divario tra squadre pugliesi e campane, con l’eccezione della Cavese che punta a tenere testa alle prime della classe. In questo girone, regna più equilibrio, benché desti una certa sorpresa la mini-fuga del Torrecuso distanziatosi di sei e sette punti da inseguitrici come Akragas e Agropoli che, come forza d’organico, potrebbero ben figurare addirittura in Lega Pro. Per il resto, tra una squadra e l’altra ci sono pochissimi punti di differenza, la Frattese non nega di aver come obiettivo la permanenza in categoria, ma si farà il possibile per restare tra i primi cinque. In coda è anche bagarre tra le varie Montalto, Noto, Orlandina, Gioiese con il Sorrento che spero possa rialzarsi da una zona rossa che non gli compete”.

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