(Stefano Sica di Tuttomercatoweb per TuttoSorrento.com). “Ci sono già diverse richieste da squadre di categoria superiore. Ha solo bisogno di giocare con continuità per mettersi in evidenza. Anche dalla B ci sono stati dei sondaggi e nelle prossime settimane valuteremo il da farsi con il Sorrento”. Si sa, nel calcio i procuratori hanno il potere di fare e disfare a piacimento. Non tutti, ovviamente, abusano di questa prerogativa. Ma alcuni sì. Ci sono quelli legati a specifiche società da un rapporto leale, fideistico e collaborativo. Ed altri più “aziendalisti”, dalle scarpe grosse e dal fiuto buono. Che sanno raccogliere a man bassa i benefit di un procura vantaggiosa, annusandone un valore che cresce in modo esponenziale sul mercato in base al rendimento e alla domanda. Un po’ come un titolo quotato in borsa. Le cronache sono piene di casi simili. Quando Pierpaolo Triulzi e Claudio Anellucci decisero nell’estate del 2012 che il matrimonio tra Edinson Cavani e il Napoli non doveva più annegare nella beatitudine dell’eternità, l’asso uruguaiano ha lasciato gli azzurri per lidi più remunerativi. Per se stesso ed i suoi rappresentanti. A De Laurentiis è rimasto il riconoscimento di una lauta clausola rescissoria ad onorevole contropartita. E come dimenticare le strategie del Re del mercato, Mino Raiola, abile regista dei continui cambi di casacca di Ibrahimovic, ma un po’ meno fortunato con Marek Hamsik, anche per la volontà dello slovacco di voler sposare il progetto Napoli forse per un fattore affettivo e ambientale. Scendendo di categoria, certe dinamiche non cambiano. E sono dure a morire. “A gennaio valuteremo il da farsi col Sorrento”. L’affermazione, rilasciata ai colleghi di Tuttolegapro, è di Andrea Manfredonia, agente di Pasquale Maiorino e figlio dell’ex centrocampista di Lazio e Roma, Lionello. Per l’esterno offensivo tarantino, arrivato a fine agosto grazie ad un’intuizione dell’ex ds Pitino (24 ore dopo la débâcle di Ischia in Coppa Italia) parlano intanto i numeri: sette gol, di cui due su rigore. E poi le prestazioni, sempre di altissimo livello per qualità e personalità. Maiorino è certamente un lusso per questa categoria e non lo scopriamo oggi. Come sarebbe imprudente non ammettere che la permanenza in Lega Pro dei rossoneri passerà inevitabilmente per il suo talento e i suoi gol. Intanto andrebbe dissipato un equivoco nel quale Manfredonia junior, evidentemente, è caduto: Maiorino è a Sorrento in prestito dal Vicenza. Il club di Francesco D’Angelo non ha alcunché da monetizzare da una sua cessione invernale. Quindi non si capisce bene che tipo di valutazione dovrebbe fare la dirigenza con chi rappresenta oggi il giocatore, dando per acclarato che il Sorrento non potrebbe essere così suicida da accettare un fine prestito prematuro. Ma forse le esternazioni del giovane Manfredonia nascondono altro: forzare la mano al Sorrento e sedurre il giocatore stesso per ottenere una destinazione più altolocata. E, chissà, un ingaggio più conveniente. Insomma, un’operazione da cui uscirebbero tutti più felici e contenti. Meno uno: il Sorrento e le sue speranze di salvezza. Siamo sospettosi? Forse sì, quando certe prolusioni lasciano dubbi e incertezze. Abbiamo frainteso? Ogni chiarimento è sempre ben accetto. Magari una parola definitiva potrebbe spenderla proprio lui. Maiorino. Un giocatore che, nonostante la sua classe cristallina, deve comunque tanto a chi gli ha regalato una chance di riscatto dopo un’annata in B tra alti e bassi e presenze a sprazzi. Siamo certi che il dovere della gratitudine non sfugga all’atleta né tantomeno a Manfredonia jr. “Non v’è nemico peggiore del cattivo consiglio”, diceva Sofocle. A Maiorino non resta che fare la sua parte, se davvero vuole farla. Solo lui può tranquillizzare compagni, club e ambiente. E magari silenziare sul nascere le paturnie dei cattivi consiglieri.
Stefano Sica (Tuttomercatoweb) per TuttoSorrento.com

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