SERVIZIO DI STEFANO SICA

 

Vittoria meritata a Scafati contro l’US, e FC Sorrento in vetta solitaria. Gara che ha portato, quindi, tre punti importanti ma che, come riconosciuto dal tecnico rossonero Mario Turi, ha proposto un primo tempo non esaltante.

PRIMI 45′ NON BELLI – “Abbiamo fatto fatica perché eravamo lunghi. Ripartivamo senza riuscire a tenere la squadra corta, e davanti si tentava troppo spesso la giocata individuale. E’ chiaro che se gli attaccanti non danno una mano, i centrocampisti vanno in difficoltà soprattutto su un campo così grande come quello di Scafati”.

ESPOSITO METODISTA – “In mezzo al campo avevamo qualche assenza di troppo e ho schierato Esposito centrale, il quale però faticava a correre e ad accorciare su entrambi i lati. Con De Rosa metodista, in fase di non possesso riuscivamo a coprire di più sulle traiettorie di passaggio della Scafatese. E così siamo andati meglio, mostrando più ordine e concedendo di meno. Peccato solo che, con maggiore lucidità, avremmo potuto gestire meglio alcune situazioni di ripartenza. Ma questo è il piglio della grande squadra: saper soffrire quando bisogna farlo, magari compattandosi un po’ più bassi quando la gamba non gira come deve, e colpire al momento giusto, sapendo chiudere le partite anche su situazioni inattive visto che hai elementi importanti come Scarpa o Vitale”.

GOL INCASSATO ED EPISODIO DEL RIGORE – “Peccato per il gol subìto per l’indecisione tra i difensori e il portiere che si era chiamato la palla. Sul rigore, Scognamiglio mi ha detto che l’ha presa col gomito che era un po’ staccato dal corpo. Il penalty ci può stare”.

SOZIO ALL’ESORDIO – “E’ stato sfortunato in avvio di stagione essendo arrivato già acciaccato. Stava rientrando bene ma ha avuto una forte contusione al ginocchio. Ha ripreso ad allenarsi solo da dieci giorni ed è uno di quegli under che può ricoprire vari ruoli. Speriamo che cresca come stanno facendo gli altri”.

SUGLI AVVERSARI – “Alla Scafatese vanno fatti i complimenti. Se la sono giocata e sono stati bravi a mantenere campo e possesso palla. Noi abbiamo saputo soffrire, colpendo con la qualità dei nostri singoli. Ci sta di venire in casa della seconda in classifica e fare un po’ di fatica. Questa posizione non l’hanno per caso. Hanno un ottimo impianto di gioco e davanti presentano due giocatori scaltri, rapidi e pericolosi come Maione e Del Grande. Attaccano bene la profondità e si muovono con intelligenza”.

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