SERVIZIO DI STEFANO SICA

E’ stata una battaglia ma il viso di Mario Turi, tecnico del FC Sorrento, è sereno al termine del match col Città di Nocera. E, come sempre, la sua analisi della sfida è sempre ricca di dettagli.

L’ANALISI – “Era una gara tra due squadre che si equivalgono. La differenza possono farla le motivazioni, le giocate del singolo e le scelte giuste fatte al momento giusto. Noi siamo stati bravi e fortunati ma, l’avessimo sbloccata nei primi 15 minuti quando abbiamo avuto almeno tre palle-gol, sarebbe diventata un’altra partita. Sull’occasione finale di Marcucci, Russo è rimasto fermo e concentrato, del resto lavoriamo durante la settimana per impartire certi movimenti. I nostri tre under sembravano dei veterani. Io vengo dal settore giovanile e non ho paura a dare la regia ad un ’96 o a mettere in campo un ’99. Se un ragazzino è pronto e maturo, può scendere in campo anche a 15 anni. L’arbitraggio? Non mi è piaciuto tanto come quello di domenica scorsa, ma lo sapete che non ne parlo mai perché non voglio dare alibi alla mia squadra”.

EUFORIA DA PRIMATO – “Il vantaggio è solo quello di potersi godere una domenica da capolista solitaria. Sappiamo che dobbiamo ricominciare a lavorare subito perché le altre partite non saranno una passeggiata. Andremo a Palma a giocare contro una squadra ostica. Proprio la Nocerina ne sa qualcosa e non sarà neanche facile giocare su quel terreno di gioco che non è in perfette condizioni”.

DE ROSA ENTRA E SEGNA – “Rosario è un ragazzo di temperamento e valore. Ma avevo preparato la partita cercando di avere più palleggio in mezzo al campo. Senza Temponi, avevo l’esigenza di recuperare un saltatore ed ecco la scelta di Arpino come terzino destro. Con Vanin tornato basso, potevamo avere più uscita e quindi me la sono giocata di più. Per questo ho rischiato i quattro attaccanti, una scelta comunque prevista per il secondo tempo. In ogni caso De Rosa è un giocatore che può darti intensità appena entra, e questo me lo aspettavo. Lui può dare la scossa più di altri”.

SUGLI AVVERSARI – “Il Città di Nocera è una squadra solida e forte, che come noi ha dei singoli importanti. Sono rocciosi e hanno una coppia difensiva imponente. E a loro mancava anche Carotenuto. Vincere le partite negli ultimi minuti penso sia un merito, non un demerito. Se riusciamo a farlo anche noi, avremo solo conquistato un’altra qualità che ci ritroveremo nell’arco del campionato. Siamo due squadre che se la giocheranno punto a punto fino all’ultima giornata”.

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