SERVIZIO DI STEFANO SICA

 

Per anni è stato team manager del Sorrento Calcio al fianco dell’avvocato D’Angelo, già ad dei rossoneri. Peppe Prete, da questa stagione, ha abbracciato il progetto del Città di Nocera tornando a fare calcio nella sua città natale come responsabile dell’area tecnica. Mister Esposito e i suoi atleti non parlano e tocca quindi a lui fare capolino in sala stampa al termine del derby perso col FC Sorrento.

 

L’ANALISI – “Quando si affrontano due grosse squadre, una vittoria o una sconfitta possono essere decretate da un episodio. Magari l’episodio non è stato a nostro vantaggio ma siamo appena alla decima giornata di campionato. Una sconfitta ci sta e siamo preparati ad assorbirla. Se si vuole vincere, bisogna saper perdere. Lo stop lo accettiamo anche perché non abbiamo perso sotto l’aspetto del gioco o della supremazia avversaria. Difficoltà iniziali? Penso di no, anzi. Noi abbiamo interpretato la partita nella maniera giusta, non ho avuto percezione di patemi nei primi minuti”.

4-3-3 E MODULO ANCORA STRAVOLTO – “Quando si cambiano i sistemi di gioco, molto dipende dall’impiego degli under. Abbiamo giocatori con determinate caratteristiche. Nel momento in cui vogliamo privilegiare una caratteristica in particolare, dobbiamo fare i conti anche con gli under. Però non mi soffermerei molto sui moduli. Nel calcio ci sono la fase di possesso e di non possesso e tutto dipende da quanti uomini riesci a portare al di qua o al di là della linea della palla. Questo tipo di gioco comunque è stato supportato anche dagli inserimenti degli interni di centrocampo che hanno accompagnato l’azione. Proprio sugli under voglio chiedere a tutti di non bistrattarli molto. Non è facile per un giovane doversi preoccupare non solo dell’aspetto difensivo, ma anche della partecipazione all’azione. Fare questo davanti a 1500 persone, o a 600 tifosi che vanno in trasferta, non è semplice”.

SU CRISCUOLO E CAROTENUTO – “Devo fare un elogio al grande professionista che è in lui. Emilio si fa trovare sempre pronto in qualsiasi occasione. Ogni volta che è entrato, non ha mai fatto mancare il suo apporto.  Pasquale Carotenuto si allenerà presto con la squadra, non so se poi potrà scendere in campo mercoledì”.

POST-PARTITA NERVOSO – “Sono qua perché sono stato io a non voler far venire da voi alcun giocatore, così come l’allenatore che è nervoso come loro. Io da dirigente ho l’obbligo di salvaguardarli e tranquillizzarli visto che sarebbe potuta uscire qualche parola di troppo. Non vengo mai in sala stampa e mi sono preso quest’onere. I ragazzi si sono sentiti molto offesi da un atteggiamento di grande sfida che non può essere consentito. Il problema non è la pochezza arbitrale, quello non dipende da noi e non potremmo mai essere così presuntuosi da insegnare ai direttori di gara com arbitrare. Nel calcio sbagliano tutti, l’allenatore, i calciatori, io stesso. Così come un arbitro o gli assistenti. E’ la presunzione che non va bene. Anzi, faccio un plauso ai tifosi che sono riusciti a mantenere calma e tranquillità di fronte a comportamenti superficiali e non consoni ad un incontro così importante”.

 

 

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