La rabbia per una gara tra le più opache della stagione. E poi le scuse ai tifosi, inviperiti e, forse, disillusi. Ci va giù duro contro la squadra Pasquale Ottobre, responsabile dell’area tecnica del Sorrento, dopo l’umiliazione subìta dal “piccolo” Sant’Agnello. Bocche cucite per il tecnico Maurizio Coppola e per gli altri atleti. A parlare per tutti è l’ex capitano rossonero.

CRAC DOLOROSO – “La delusione è enorme. Non si può passare da una prestazione di qualità, come quella fornita contro la capolista, a due consecutive indecorose. In questo progetto ci ho messo la faccia dal primo giorno e, per questo, mi sento di chiedere scusa alla società e ai tifosi. Questa non è stata una prestazione da Sorrento. Non è stata una partita degna di gente che dovrebbe conoscere il valore di questa maglia e la bontà del nostro progetto. Mi aspettavo una reazione diversa dopo Cervinara. Ma non c’è stata. Abbiamo iniziato a giocare solo nella seconda parte della gara ma è poco. Adesso posso garantire che, da oggi in poi, scenderà in campo solo chi sentirà sulla pelle questa maglia e chi vuole portare a termine questa stagione nel migliore dei modi”.

RESPONSABILITA’ – “Sono il primo a prendermele. E mi metterò in discussione nei confronti della società. Per ora posso assicurare che si cambierà strada. Ci sta di perdere col Sant’Agnello, ma non in questo modo. Volevo gente che buttasse il sangue in campo fino alla fine, ma non l’ho visto in tutti. Questa non è la strada giusta, perciò agiremo immediatamente”.

SULLE AGGRESSIONI DI CERVINARA – “La partita di Cervinara, anche per gli strascichi successivi, ha lasciato il segno. Ma non giustifica questa prestazione. Riguardo mercoledì, la mia priorità è al campo. Il resto lo lascio fare alla società semmai ci sarà da fare qualcosa. Ora prevale la delusione per una partita assolutamente negativa”.

FOTO DI CARMINE GALANO

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