(SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. FOTO DI LUIGI PENNA) Il fatidico giorno. Quello della presentazione del nuovo Sorrento. Splendeva il sole sulla costiera in una delle giornate più calde di un’estate poco clemente. Questi primi giorni di agosto hanno riportato il sole e la voglia di calcio tra il popolo rossonero. Già nel primo pomeriggio c’era un andirivieni di persone nei pressi dell’Hotel Continental, una delegazione di tifosi ha esposto uno striscione poco “ammiccante” verso le nuove figure dirigenziali. Nel presente articolo, più che virgolettare le dichiarazioni dei protagonisti (ci sono le registrazioni video), raccontiamo gli umori che si sono respirati in una giornata che ha scandito l’inizio di un nuovo corso. Molti tifosi si erano presentati per contestare, altri solo per capirne di più. All’interno dell’hotel, l’atmosfera era concitata, ad un certo punto si è stagliata la sagoma imponente del Pampa Sosa, pronto per essere presentato come nuovo allenatore del Sorrento. Appena è iniziata la conferenza, nella sala è sceso un religioso silenzio, come se si attendesse con ansia questo momento, per capire cosa avesse spinto queste persone ad investire nella terra delle Sirene. Il primo a prendere la parola è stato Diodato Scala che, pur inviso alla piazza, continuerà a ricoprire il ruolo di direttore generale nella nuova compagine societaria. L’albergatore sorrentino ha voluto ringraziare tutti, anche l’avv. D’Angelo che “non ha fatto problemi a farsi da parte per lasciare spazio a queste persone”. Seduto su una poltrona c’era anche il prof. Massimo Chiappini, colui che sarà a capo della fondazione che si radicherà nel territorio sorrentino e nel cui alveo confluirà l’aspetto calcistico e quello sociale. Di tanto in tanto, annuiva e sorrideva. Scala ha confessato che l’intenzione del docente capitolino è quella di occupare con una certa continuità un posto nella Tribuna Centrale del “Campo Italia” per tifare i colori rossoneri. Chiappini è citato in causa anche dall’avv. Francesco Turco che ha dichiarato come Sorrento possa ritemprargli lo spirito. Il legale irpino ha esordito assumendosi tutte le responsabilità delle operazioni come se, il fatto di essersi attivato in prima persona, gli imponesse di difendere la propria credibilità. È stato lui a parlare della spinosa questione relativa al mancato passaggio di quote. Ha spiegato come una S.r.l. sia un soggetto giuridico sul quale, in base all’art. 2252 del Codice Civile, coloro che hanno un pegno, possono considerarsi effettivamente i padroni della società. Ma la vecchia gestione deve assumersi la responsabilità di quello che ha fatto approvando il bilancio escludendo la possibilità di ritornare ai ponti di comando. Chiarita la situazione, Nicola Dionisio ha parlato di come il progetto preveda il sogno di rinverdire il settore giovanile rendendolo una fucina di talenti in grado di fare le fortune della maglia rossonera. Intanto, l’iniziale freddezza della sala si era sciolta e arrivavano i primi applausi. Tante le domande rivolte al Pampa Sosa, il quale ha parlato di voler esportare l’immagine di un calcio sano, l’avv. Turco ha definito l’ex bomber del Napoli “un uomo dal cuore pulito come quello di un bambino”. E il gigante-buono ha dichiarato quanto sia importante rispettare le regole, essere educati, coltivare sani valori, sognare e trasmettere emozioni. L’insieme di queste componenti concorre a creare il giusto connubio per creare qualcosa di grande. Il Pampa ha fermato la sua mente su una partita che mobilitò tutta Sorrento: quella contro il Verona in cui ci si giocava la cadetteria. Anche lui era presente allo stadio, ricorda di aver avuto la sensazione che ci fossero 15mila persone. Vorrebbe che ritornasse l’entusiasmo di quei momenti. Lo vogliono tutti, dal presidente Giuliano Palmieri al direttore Ernesto Marino (figlio di Pierpaolo, ex diggì del Napoli e attualmente all’Atalanta), che ha parlato di come si sia attivi sul fronte mercato e delle collaborazioni che ci saranno con diverse società di massima serie come quella orobica e partenopea. Il sindaco Giuseppe Cuomo, ha sottolineato la vicinanza dell’amministrazione alla società e di come i rapporti tra le due parti debbano essere improntati alla massima trasparenza per il bene della gente. La questione è caduta anche sull’annosa querelle relativa all’impianto sportivo, il primo cittadino ha ammesso la necessità degli interventi che occorrono purché si creino alcune condizioni, tra cui la solidità societaria e l’entusiasmo di investire sul mondo del calcio. A fine conferenza, c’è stato anche un incontro riservato tra i nuovi dirigenti del Sorrento e una rappresentanza di tifosi, i quali pare che vogliano dare fiducia a queste persone. Sicuramente sarà stata apprezzata la disponibilità al dialogo e la volontà di ricucire un rapporto nato tra perplessità e turbolenze. La tifoseria è ancora scottata dalle umiliazioni degli ultimi anni e chiede serietà e garanzie. Su questo fronte sono stati ampiamente rassicurati. Da un caldo pomeriggio di inizio agosto, il nuovo Sorrento muove i primi passi alla ricerca di una dimensione dignitosa in cui prendere posto.
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