(SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI) Rabbia. Tantissima. Quella che schiumano tifosi e appassionati del Sorrento dopo la caduta di Poggibonsi. Una gara in cui non si può dire che una delle due abbia preso il sopravvento, ma è stato decisivo un episodio, quello verificatosi in apertura di ripresa che ha portato al gol di Ferri Marini. Quella rete è servita ai leoni di mister Tosi per aggiudicarsi l’intera posta in palio conquistando il primo successo del 2014 dopo tre pari consecutivi. Ma si sapeva che la compagine toscana non sarebbe stata una cliente semplice, non foss’altro per aver imbrigliato, in questi tre pari, Casertana e Teramo, due delle quattro squadre ad avere qualcosa in più rispetto alle altre.

E PENSARE CHE… – Con un blitz, ci si sarebbe collocati a soli due punti dall’ottavo posto. Quando sembrava un miraggio dopo la sconfitta pre-natalizia contro il Castel Rigone. Proprio la squadra umbra sembra in picchiata, sono tre le sconfitte consecutive per gli uomini di mister Fusi, sintomo di una chiara e preoccupante involuzione. Lo stesso dicasi per la Vigor Lamezia, sconfitta nel derby contro il Cosenza e con la panchina di Novelli che vacilla. Una vittoria al “Lotti” avrebbe anche sottratto tre punti proprio al Poggibonsi, stanziato ora nell’ultimo posto utile per la permanenza diretta tra i professionisti. Da questo si può desumere quanto sarebbe stato importante un colpo corsaro, ma anche un punto sarebbe servito tantissimo, non bisogna essere troppo pretenziosi come se fosse facile sbancare Poggibonsi, ma un pari avrebbe dato un senso diverso alla classifica del Sorrento. Come se si fosse placata quell’ondata di entusiasmo deflagrata dopo i due successi. Ma che sia ben chiaro, le vittorie contro Aprilia e Cosenza, non dovevano far pensare di essere diventati fenomeni, sono servite per rilanciare la squadra che ora non deve sentirsi ridimensionata, bensì desiderosa di riscattare l’ultimo ko.

DISATTENZIONE – E’ sempre poco carino parlare di un singolo, soprattutto se lo si fa in termini poco lusinghieri. Ma non può passare sotto traccia lo svarione di Benci in occasione del gol di Ferri Marini. È stato quello l’episodio che ha avuto un peso enorme nell’economia della partita. Il difensore calabrese ha commesso una clamorosa ingenuità non opponendo la giusta marcatura sul giocatore avversario spianandogli, invece, un’autostrada davanti per entrare in area e freddare Miranda. Non sarebbe giusto colpevolizzare il giocatore per la distrazione, ma affinché non si commettano più, c’è bisogno di maggiore concentrazione e meno superficialità perché, quest’errore, è parso proprio figlio di un atteggiamento troppo semplicistico.

DA NON SBAGLIARE – Commiserarsi avrebbe solo effetti negativi, ciò che bisogna fare è guardare avanti, alla prossima sfida. Che sarà un derby, contro l’Aversa caduta in casa, in modo inopinato, contro un’Ischia in piena bufera societaria. All’andata arrivò una vittoria sontuosa, di grande autorevolezza, ma ora sarà tutt’altra sfida con i normanni che vorranno cancellare la recente amarezza. E per il Sorrento, assume davvero una importanza vitale la sfida di domenica, siamo scontati? Lo saremo anche, ma è bene sottolinearlo finché è possibile, perché è in gioco la possibilità di lottare per mantenere la categoria. Steccare ancora, per la seconda volta consecutiva, in un campionato in cui la continuità è un must, sarebbe una doccia gelata per le speranze di salvezza, mentre i tre punti, considerando il rendimento altalenante di tutte dalla quinta in giù, potrebbe far fare un bel salto in classifica. Si è in troppi nel giro di pochi punti, troppi passi falsi possono far perdere il treno, mentre un successo può far aumentare le quotazioni per l’obiettivo finale, purché non resti una parentesi isolata in una collezione di flop. D’accordo, non ci voleva il ko di Poggibonsi, eh no che non ci voleva! La rabbia è ancora difficile da smaltire, ma va canalizzata nella direzione in cui si attinge carica e furore agonistico. Ciò che serve per ritornare a sorridere.

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