(MAURIZIO LONGHI PER TUTTOSORRENTO.COM) Si arrivava a questa partita dopo una settimana di polemiche per la scelta della società di affidare la guida tecnica della squadra a Gianni Simonelli. Un tecnico che ha allenato un Sorrento che lottava per ben altre ambizioni e l’epilogo della sua ultima esperienza in rossonero non è stato dei più entusiasmanti. Ma ora la questione è trita e ritrita, ha animato la vigilia di questa partita, ora è il caso di mettersela alle spalle. Anche perché il primo Sorrento plasmato dal prof. di Saviano ha destato una buona impressione con il blitz in casa del Tuttocuoio. Si presentava difficile la trasferta sul campo della vera rivelazione del girone, perché gli uomini di mister Alvini dovevano riscattare lo scivolone di Ischia e i costieri, dal canto loro, dovevano sopperire ad assenze importanti. Con un organico incompleto, fare a meno anche di due uomini dalla grande esperienza come Catania e capitan Danucci, insieme a Chinellato e al lungodegente Alessio Esposito, non era proprio il massimo per bagnare un debutto.

LA SCOSSA E LA TREGUA. Nonostante le importanti defezioni, mister Simonelli ha saputo trarre il massimo dai giocatori disponibili, ha schierato un 4-4-2 variabile. Soprattutto la mediana tendeva ad assumere atteggiamenti tattici diversi, Margarita e Lettieri facevano da schermo davanti alla difesa, con Canotto sulla destra e Coppola sulla corsia opposta liberi di proporsi in avanti. Mister Simonelli ha saputo ridisegnare la squadra e darle un volto presentabile, così il primo tempo è stato quasi tutto di marca rossonera. Poi nella ripresa, con la compagine conciaria più intraprendente, c’è stata la gemma di Maiorino. Un gol da far strabuzzare gli occhi, uno di quelli che suscitano gli “oh” di meraviglia ad uno stadio intero. Non c’è dubbio che quando sale in cattedra l’ex Vicenza, son dolori per le avversarie, non a caso è lui l’elemento più prolifico del Sorrento e, probabilmente, anche quello imprescindibile. Poi a chiudere i giochi ci ha pensato un’altra pedina che meriterebbe di entrare in pianta stabile nell’undici titolare. Quel Canotto che, ad onta della tenera età, gioca con una personalità e una sfrontatezza degne di un giocatore dal grande avvenire. In terra toscana, è andato in gol per la quarta volta, sicuramente non si può dire che finora il suo rendimento sia stato deficitario. Tutt’altro. Si spera che questa vittoria sia servita anche per rasserenare gli animi dei tifosi ai quali la passione ha preso comunque il sopravvento dal momento che, lo zoccolo duro della tifoseria, era presente in Toscana per assistere a questa palingenesi simonelliana. Nulla da eccepire, infatti, sulla bontà dell’operato tecnico-tattico del mister, del quale indispone maggiormente il di lui atteggiamento. Ma l’amore della maglia deve essere anteposto a tutto.

UNA NUOVA RISORSA? Al “Libero Masini”, nell’ultimo quarto d’ora, è stato gettato nella mischia anche Musetti, rimasto per diversi mesi in convalescenza. Il suo impatto con la gara è stato positivo, a certificare il valore di un attaccante che, se in condizione, può ancora fare la differenza, sebbene non dia più le garanzie di qualche anno fa. E’ entrato in un momento topico della gara ed è stato preziosissimo servendo, prima un assist per Canotto il cui tiro si è spento di poco a lato, partecipando poi all’azione che ha portato al doppio vantaggio facendo calare il sipario sul match. In questa categoria, un Musetti al massimo della condizione, può risultare davvero un’arma in più per il Sorrento. Sicuramente il suo rientro è stato un ulteriore segnale positivo da trarre dalla trasferta pisana.

E ORA CONTINUITA’. Una vittoria ottenuta dopo quattro ko consecutivi allontana qualche fantasma, ma non può mai essere una panacea a tutti i mali. Ora ci si trova con un morale più alto, un gruppo più carico, ma questo colpo corsaro non avrebbe senso se la squadra seguitasse ad arrancare. Ora bisogna dare continuità ai risultati, domenica si attenderà al “Campo Italia” un Messina in crisi. I peloritani sono reduci dal pesantissimo tonfo interno subito per mano della Vigor Lamezia e proveranno a tutti i costi a riscattare quest’onta. Ma si dovranno ritrovare di fronte un Sorrento affamato, disposto a non lasciare neanche le briciole e a giocare con la stessa intensità con cui si è scesi in campo in questa prima trasferta del nuovo corso tecnico. L’ottavo posto dista “solo” cinque punti, con le corazzate Cosenza, Teramo e Foggia ormai lanciate nei piani alti, sarà una lotta fratricida con le campane Casertana, Ischia e Aversa Normanna, attualmente appaiate a 20 punti ma con i falchetti che devono recuperare una partita, poi ad avere gli stessi punti c’è proprio il Tuttocuoio che sta attraversando un momento di appannamento. Tutto è ancora in gioco, ogni settimana la classifica può ridisegnarsi, l’importante è non perdere troppo terreno dal plotone di squadre che si contendono un posto tra le prime otto, per farlo c’è bisogno di inanellare quanti più risultati utili è possibile. Occorrono diversi fattori per farlo, ma soprattutto le due M: motivazioni e mentalità.

Maurizio Longhi per TuttoSorrento.com

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