SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Si può dire che il Foggia sia ormai da considerare in Lega Pro, si aspetta solo la matematica certezza che dovrebbe arrivare a giornate a meno di una Caporetto. I pugliesi sono dotati di un organico di tutto rispetto ed era prevedibile un campionato di vertice. Insieme a Casertana Cosenza e Teramo, i satanelli hanno disputato un torneo a parte, alla stregua di una élite intoccabile. Nell’ultimo periodo, anche per un legittimo abbassamento delle motivazioni, la squadra non ha quell’effervescenza di prima, e al collega di FoggiaToday, Alessandro Tosques, chiediamo che squadra dobbiamo aspettarci a Sorrento:  “Sicuramente non quella dell’andata, quando era tonica, in salute e riusciva ad imporsi sulle avversarie. Questa, invece, è in flessione e non ha la brillantezza di prima, anche per una questione di infortuni che ne stanno falcidiando l’organico. E poi ci sono altri disagi relativi al campo d’allenamento, addirittura nel giro di una settimana ci si allena in tre strutture diverse che hanno tutte terreni di gioco differenti, c’è quello in terra battuta, quello sintetico e questo sicuramente penalizza alcuni giocatori che possono avere una muscolatura sensibile. Purtroppo, quella degli impianti è una questione annosa, anche a Foggia abbiamo questi problemi, non possiamo sfruttare sempre lo “Zaccheria” che si utilizza soprattutto per la rifinitura”. E pensare che c’è anche un impianto della FIGC che versa desolatamente in uno stato di abbandono”. A proposito di infortuni, chi sono i giocatori che non saranno della sfida? “C’è Quinto che tre settimane fa ha subito un trauma al ginocchio, lui spera di riuscire ad essere tra i disponibili per Sorrento ma, personalmente, credo che non giocherà. Ed è un’assenza importante perché è il play maker della squadra, senza di lui la manovra risulta un po’ farraginosa. Poi, sono tre partite che mister Padalino non schiera D’Angelo tra i titolari, lui che è sempre stato il centrale della retroguardia a tre. Si tratta di due giocatori che, nonostante qualche limite come può averlo il difensore, hanno dato un grandissimo contributo a questo Foggia”.

FOGGIA TODAYAbbiamo già sottolineato la bontà di questa rosa, ma cos’è che non ha convinto appieno di questa squadra i cui giocatori, ci pare di capire, abbiano comunque qualche limite: “E’ stato quello difensivo il reparto che è andato maggiormente in affanno. Ma non per un problema di assetto, bensì di ripetuti e frequenti errori individuali. Relativamente a D’Angelo, essendo lui il centrale, ha anche compiti di impostazione quando a centrocampo il pallone non gira e si ha la necessità di partire da dietro, però, ha sempre alternato ottime cose a clamorose dissennatezze. A fare da contraltare alla lucidità non sempre al massimo degli interpreti della difesa, ci ha pensato il portiere Narciso, uno di una categoria superiore, è stato il vero leader e non è un caso che, prima che scoppiasse lo scandalo scommesse, giocasse in serie B”. Avere tra i pali una garanzia è molto importante per un gruppo ma, per quanto concerne il Foggia, la vera forza è un’altra, scopriamo quale: “Un attacco atomico, un tridente di grande affidabilità composto da Venitucci, Giglio e Cavallaro. Ma con quest’ultimo che è il perno della squadra, un elemento di grandissima qualità, capace di saltare l’uomo con facilità, di fornire assist deliziosi per i compagni. La metà dei suoi dieci gol li ha siglati su rigore, ma la sua prolificità è stata molto importante per la squadra, e la sua classe è stata condensata dal gol di un mese fa contro il Messina, qualcosa di straordinario”. Considerando che il Sorrento ha l’esigenza di conquistare punti, deve ritornare a vincere in casa scacciando gli spettri insediatisi in casa e non può frenare proprio nel momento cruciali, ci facciamo dire dal preparatissimo collega un pronostico sulla sfida: “Se sarà lo stesso Foggia visto contro la Casertana, allora penso che il Sorrento potrebbe farcela a conquistare l’intero bottino. E poi se una squadra non ha la pressione di dover centrare il risultato, mentre un’altra sarà animata dalla “cazzimma” (termine che abbiamo importato dal dialetto napoletano), ritengo che la gara si orienterà verso un risultato favorevole ad una compagine come quella costiera che, sinceramente, non capisco come mai si trovi in queste posizioni di classifica. All’andata, mi ha impressionato tantissimo nonostante alcune assenze importanti, a gennaio è stata rinforzata con innesti di esperienza, penso che quello che stiamo vedendo adesso sia il vero Sorrento”.

Se la domanda è cosa gli uomini di Simonelli debbano temere dei dauni, a questo punto della stagione e alla luce della classifica a sei giornate dalla fine, può sembrare scontato ricevere come risposta il voler condurre l’obiettivo in porto il prima possibile, il fatto di onorare il campionato fino all’ultimo, ma qui entriamo di più nello specifico ed è bene che i difensori costieri drizzino le antenne: “Mister Padalino, dall’alto della sua nobile discendenza calcistica, non ci sta a soccombere senza lottare. E poi ci sono comunque giocatori di qualità ed esperienza che, magari, pur non avendo un grande approccio alla partita per un fatto di motivazioni differenti, possono rompere gli equilibri con una giocata. Penso a Giglio che è uno perennemente in trance agonistica, che si infuria quando non gli arrivano i palloni e che, proprio contro la Casertana, è ritornato al gol dopo un lunghissimo periodo di astinenza, è presumibile che voglia approfittare per incrementare il suo personale bottino”. Infine, c’è un aspetto importantissimo di cui ogni squadra deve tenere conto e su cui si può costruire qualcosa di grande, il senso di appartenenza ad una maglia può essere il primo passo per fare le sue fortune: “Gli elementi che formano lo zoccolo duro di questa squadra sono accomunati dalla foggianità. Penso a Quinto, Agnelli, Agostinone, senza dimenticare Colombaretti che può considerarsi a tutti gli effetti un foggiano acquisito essendo ritornato quest’anno in terra dauna dopo aver vissuto in passato grandi stagioni allo “Zaccheria” risultando sempre tra i più apprezzati”.

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