SERVIZIO DI STEFANO SICA

Adesso è ufficiale, dopo le anticipazioni della settimana scorsa: nasce il Football Club Sorrento, la cui dirigenza ha provveduto a depositare ieri ogni incartamento presso il Comitato Regionale Campania. Il nuovo sodalizio che rappresenterà la costiera nel prossimo campionato di Eccellenza è frutto della fusione tra Sant’Antonio Abate e Atletico Sorrento, club di calcio a 5 militante in serie C2. E proprio il patron degli abatesi, Gerardo Abagnale, ha voluto comunicare ai propri tifosi l’avvenuto passaggio di mano della società. “La S.S. Sant’Antonio Abate – si legge – nella persona del presidente Gerardo Abagnale, comunica l’avvenuta fusione del team abatese con l’Atletico Sorrento. Il titolo è stato esportato in penisola dopo che l’appello del presidente agli imprenditori locali per un supporto economico è caduto inascoltato. La squadra giallorossa, che aveva chiuso la stagione con la conquista della permanenza in Eccellenza e senza alcuna pendenza economica in sospeso, dal prossimo campionato di fatto non esisterà più”.

Nel frattempo, inizia a prendere corpo la nuova compagine dirigenziale: il numero uno della neonata società di Franco Giglio sarà l’avvocato Giuseppe Cappiello, già colonna del club lo scorso anno. Suo vice, il presidente dell’Atletico Sorrento, Carlo Gargiulo. Per quanto riguarda l’area tecnica, sarà difficile un matrimonio con Gigi Pavarese, che pure era stato allertato per ricoprire l’incarico di direttore sportivo dopo il match play-off di andata con la Sancataldese. E’ allo studio un nome a sorpresa, giovane ed in rampa di lancio. Si vedrà. Si stanno iniziando, inoltre, a tracciare già le prime linee guida in chiave mercato, a partire dalle possibili riconferme (l’unica certa è quella del tecnico Mario Turi). E’, quindi, un periodo di grande riflessione, che comunque non potrà prescindere dall’acquisizione di un corposo numero di under da mettere a disposizione del trainer di Gragnano, il quale continua a presenziare instancabilmente a stage e raduni (molto frequenti in questo periodo) setacciando il mercato dei più giovani. Insomma, se Sorrento gode, Sant’Antonio Abate vive un momento amaro della propria storia calcistica. Un boccone duro da mandare giù, comprensibilmente, per i tifosi e tutto l’ambiente. Ai quali non ci si può che stringere augurando loro un grosso in bocca al lupo per una veloce rinascita e il ritorno a grandi palcoscenici.

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