DI STEFANO SICA

E’ definitivamente tramontata qualsiasi ipotesi di conciliazione tra Alberto Negri, presidente dell’Associazione proprietaria del titolo sportivo del FC Sant’Agnello, e Franco Giglio, coordinatore del club rossonero. Le schermaglie tra le parti, iniziate sostanzialmente da un paio di mesi, hanno avuto proprio nelle ultime ore un epilogo negativo e, oramai, irreversibile: la società resterà a Sant’Agnello e il progetto Football Club Sorrento non prenderà mai più corpo. Inutile l’ultimo tentativo di mediazione proposto la settimana scorsa dal sindaco della cittadina costiera, Piergiorgio Sagristani, a Negri, risoluto e determinato nella volontà di non trasferire il club a Sorrento sdoganandone, di conseguenza, il cambio di denominazione. Sono stati giorni di consultazioni, incontri e trattative febbrili, tra speranze, ottimismi moderati e tante perplessità. Quindi la fumata nera, praticamente ufficiale, come rivelato dallo stesso Negri sulle colonne di Metropolis: “Il club resterà a Sant’Agnello e disputerà il prossimo campionato di Eccellenza, con Nardo allenatore (il tecnico due stagioni fa del Sant’Agnello prima dell’approdo di Turi, ndr). L’incontro che ho avuto con Giglio non si è concretizzato in sbocchi positivi anche perché non sono state messe sul tavolo soluzioni costruttive”. Ora si tornerà a caccia di un titolo, tra serie D ed Eccellenza, per garantire la continuità del calcio a Sorrento. Ma sono tanti i nodi da sciogliere anche in questo senso, sebbene Giglio, per adesso, non intenda affatto mollare o rivedere i suoi piani. Per ora un’unica certezza: Sorrento, ad oggi, non ha una squadra di calcio. Se l’avrà anche l’anno prossimo, è ancora un punto interrogativo. Sarà, sotto questo aspetto, un giugno bollente, come oramai avviene sistematicamente dal 2012 fino ai giorni nostri. Uno strazio di cui non se ne vede la fine.

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