SERVIZIO DI STEFANO SICA

Nella bad sunday del Fc Sorrento, c’è stato tempo per il consolidamento di un’amicizia infinita e che resiste in tutta la sua genuinità: quella tra gli ultras rossoneri e i loro colleghi di Giarre. Un rapporto nato dieci anni fa, dopo la finale di Coppa Italia di serie D vinta dai costieri contro i gialloblù, e che sfida corsi e ricorsi storici, cicli e spazi temporali. E anche in questa occasione, i tifosi siciliani non hanno voluto far mancare la loro vicinanza affettiva nei confronti degli amici sorrentini con una delegazione del gruppo Skattiati che ha trascorso l’intero week-end in penisola, aspettando l’appuntamento della squadra di Turi contro la Sancataldese. Due anni fa, furono gli ultras della Vecchia Guardia a rendere visita ai “fratelli” giarresi nell’imminenza della gara di Promozione regionale tra i gialloblù e l’Acireale. Perché non ci sono distanze che tengono quando si tratta di ritrovarsi tutti insieme e di alimentare un legame inossidabile, che unisce ed intreccia passioni reciproche. In Curva Nord, tuttavia, era presente anche un corposo nucleo del tifo organizzato del San Vito Positano. Un’amicizia, quest’ultima, sbocciata solo in questa stagione, ma già robusta e vigorosa. Prima il pre-partita nel bar Tennis Sport di Gaetano Miniero, a raccontarsi ed a mescolare esperienze sorseggiando amari e caffè, poi in Curva a sostenere i rossoneri fino all’ultima stilla di voce. Per ribadire l’attualità di un detto che, mai come in questo caso, ha una sua oggettività: “Un fratello può non essere un amico, ma un amico sarà sempre un fratello”.

Commenti

commenti