Rubrica a cura di Antonino Siniscalchi

Un soffio di amarcord, quanti ricordi. Sono 46 anni che seguo l’itinerario rossonero. Comincia per curiosità. Mi ispirarono i compagni di classe di una mitica terza D della scuola media Tasso di Sorrento: Gino Di Leva, Pippo Russo, Peppe Di Gennaro, Antonio Ercolano, Giovanni Di Maio, Gigiolino Coppola, Ginetto Esposito, Leonardo Toscano, Antonino Schisano… Ho dimenticato qualcuno, certo, ma faccio ammenda anticipata e accetto le segnalazioni degli interessati per integrare l’elenco.

Quanti ricordi rossoneri, dicevo. Un episodio. Novembre 1973. La squadra, allenata da Piero Santin, gioca bene, ma ha difficoltà a concretizzare la notevole mole di gioco orchestrata a centrocampo da Comola, dalla verve di Montorsi e Dellisanti, con Del Fabbro che si sbloccherà in seguito segnando 10 reti. A novembre arriva Antonio Fiorillo, classe 1952, vietrese in forza alla Casertana, ma Santin non è soddisfatto. L’obiettivo è Antonio Bongiorni (Massa, 6 settembre 1947), reduce dalla brillante stagione all’Avellino culminata dalla promozione in serie B (Vedi Wikipedia. Nella stagione 1972-1973 si trasferisce ad Avellino con Antonio Gimmarinaro allenatore e il presidente Sibilia: gli irpini vincono il campionato con un punteggio record per la Serie C. L’anno successivo in Serie B gioca 2 partite ed a novembre torna in Toscana, nella Massese di Tito Corsi, in Serie C, disputando 60 gare e segnando 13 gol in due stagioni.). La trattativa tra il dottor Andrea Torino ed il patron irpino Antonio Sibilia va avanti per una settimana. Antonio Bongiorni arriva a Sorrento, firma il contratto e si prepara a debuttare con la maglia rossonera. Tra il Sorrento e il calciatore si inserisce la Massese, spalleggiata da Romeo Anconetani, leader dei mediatori del calcio mercato dell’epoca, con una azione di disturbo, Bongiorni torna sui suoi passi e decide di lasciare il Sorrento. Andrea Torino, non si scompone, all’ultimo giorno di mercato, all’Hilton di Milano, la regia di Romeo Anconetani, completa la «sceneggiata» e Bongiorni passa alla Massese. Il Sorrento perde il calciatore, ma porta a casa un assegno importante per un «fantasma» dei quadri tecnici rossoneri.

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