SERVIZIO DI STEFANO SICA

Le analisi post-partita di Mario Turi, tecnico del Fc Sorrento, sono sempre molto dettagliate, tatticamente interessanti e mai banali. Nessun particolare è lasciato al caso e anche la sua disamina della gara vinta col Nola stuzzica curiosità e riflessioni.

SORRENTO IN FIERI – “Sono contento della prestazione dei ragazzi contro un Nola ben messo in campo e che è una squadra attrezzata per vincere il campionato di Promozione. Loro avevano messo sotto la Frattese che è una squadra di D, quindi sapevamo chi andavamo ad affrontare. Mi sono piaciuti intensità agonistica e palleggio dei miei nella prima ora di gioco. E’ chiaro che c’è da oliare alcuni meccanismi che non sono del tutto fluidi, ma l’importante era vincere e non subire gol. E poi questo è calcio d’agosto anche se siamo a settembre, quindi in questo momento è fondamentale mettere minuti nelle gambe”.

SCELTE TATTICHE PER IL 4-3-3 – “Siamo ancora in fase sperimentale, non avevo mai provato Maisto in regia ma questo è il suo ruolo naturale. Sa dare ordine e tempi alla squadra. Ovviamente anche lui deve crescere. Io gli richiedo cose particolari e, soprattutto, di sveltire la manovra. Ma in fase di impostazione è quello più lucido e dotato di maggiori geometrie. In questo senso De Rosa è più un tuttofare, uno che fa legna, il classico incontrista di una volta che non disdegna inserimenti in zona gol e che ha un buon tiro da lontano. Nella rifinitura di ieri mi si era bloccato Micallo ma, fortunatamente, in organico ho un giocatore come Rosario che sa farsi trovare sempre pronto e, all’occorrenza, ricoprire il ruolo di terzino destro come del resto ha fatto anche l’anno scorso. Chiaramente, non avendo a destra un under in grado di giocare almeno per un’ora su buoni livelli, ho preferito partire con un over dietro e un under in mezzo al campo. Ma abbiamo comunque diverse soluzioni. Ora ci interessa migliorare i meccanismi e velocizzare la manovra oltre che le uscite dal palleggio basso. Poi dobbiamo perfezionare i movimenti dei tre d’attacco che, se innescati nel modo giusto, possono diventare devastanti per gli avversari. Davanti dobbiamo sincronizzare l’intesa tra questi tre giocatori che hanno caratteristiche diverse l’uno dall’altro. Scarpa è quello a cui concedo maggiore libertà d’azione, gli altri due devono lavorarmi più sulla linea difensiva avversaria. E’ chiaro che quando riusciamo a ripartire dalla nostra metà campo, e lo facciamo velocemente cercando la profondità, siamo avvantaggiati perché i nostri sono capaci di prodursi in accelerazioni e giocate che pochi difensori possono leggere in questa categoria. Quando invece saliamo col palleggio, dobbiamo essere più coordinati nei movimenti negli ultimi 16 metri”.

PRESSIONI E RESPONSABILITA’- “Le mie dichiarazioni del dopo-Napoli Primavera? Le pressioni le abbiamo ma le dobbiamo trasformare in positività. Naturalmente più giochiamo, più sarà semplice stare in campo e trovarsi bene tutti insieme. Non è agevole assemblare in 20 giorni un 11 chiamato non solo a vincere ma anche ad esprimere un bel calcio. Ma lavoriamo per arrivare a questi risultati ragion per cui, settimana dopo settimana, si vedrà sempre qualche passo in avanti”.

VITALE TRA GOL SFIORATI E QUALCHE PRESUNTA INSOFFERENZA – “Vitale come tutti gli attaccanti ha voglia di fare gol. Se gli riesce è più contento, come tutti. Sennò lo è meno. Lui ha fatto l’assist a Scarpa per il 2-0 e un attaccante che pensa solo a se stesso avrebbe tentato direttamente la conclusione in porta. Questo dimostra che è un giocatore intelligente e che sa ciò che è appropriato fare al momento opportuno”.

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