(SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI). Sono due le notizie dell’ultim’ora: la rinuncia al ripescaggio e l’imminente passaggio di quote. Si è rinunciato a presentare la domanda di riammissione alla prossima Lega Pro per una questione legata alla tempistica, stante la delicatezza della situazione, sono state troppo lunghe le trattative per il cambio di proprietà. Sono stati giorni caldissimi, tante le voci circolate, tra cui quella della permanenza in costiera di Massimo Chiappini. Sì, la verità è che il docente universitario, che abbiamo confermato essere il regista dell’operazione, si trovava davvero a Sorrento. Sul web, ahinoi, c’è una frangia estremista di sorrentini che, in modo pretestuoso e aprioristico, sta tacciando di scarsa credibilità queste persone creando solo un clima di sfiducia e ostilità. Non è il modo migliore per iniziare un progetto, se queste persone non si dimostreranno all’altezza della situazione, da persone libere e indipendenti quali siamo, le criticheremmo senza alcun condizionamento. Ma, francamente, non è più il caso di stare sul piede di guerra come se si avesse la certezza di avviarsi verso un vicolo cieco, verso un futuro di anonimato. Ciò che si sa è che si partirà dalla serie D con un progetto tendente alla valorizzazione dei giovani, perché il primo step da compiere è quello di assorbire tutti i debiti. La prospettiva non entusiasma considerando che, a meno di sorprese, il prossimo campionato non vedrà un Sorrento protagonista per i primi posti, ma pian piano potrà alzarsi anche l’asticella degli obiettivi (almeno lo auspichiamo). Certo, monta la rabbia se si considera che c’erano quasi tutte le condizioni per essere ripescati, con più celerità poteva inverarsi la possibilità di prendere parte alla prossima Lega Pro, ma tutti erano concordi nel ritenere che solo dei folli potessero accollarsi tutta la montagna debitoria che gravava sulle spalle del Sorrento. Questi “folli” sono arrivati ma, per decidersi ad intraprendere l’avventura al timone della barca rossonera, c’erano da portare avanti trattative infinite proprie relative agli esorbitanti costi da sostenere. Ora è tutto fatto, la lunga negoziazione è giunta all’epilogo, alla fine di questa settimana potrà essere ufficializzato anche il passaggio di quote. Dopo quest’altro step, inizierà anche il progetto tecnico, su cui si sta già lavorando sotto traccia, come era inevitabile visto che il tempo stringe. Sia ben chiaro, si può essere liberi di nutrire una certa diffidenza verso chi si appresta a prendere in mano le redini del “nuovo” Sorrento, ma appare un atteggiamento quantomeno preconcetto. Se poi queste persone dimostreranno di non avere a cuori le sorti del calcio in costiera, allora è giusto, anzi, doveroso criticare (naturalmente senza ledere la dignità delle persone), ma farlo così, ingenerando solo un clima di tensione e di reiterato ostracismo, è controproducente. E, soprattutto, non fa il bene del Sorrento…

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