Audax Cervinara-Sorrento. Una sfida infinita che torna tre mesi e mezzo dopo il blitz in terra caudina (2-0) che portò in dote ai rossoneri la qualificazione ai quarti di Coppa Dilettanti. Nel match di campionato, disputato al campo Italia, fu il Sorrento a prevalere di misura (2-1) con una zampata di Marcucci, subentrato nella ripresa a Serrapica. Una gara dai due volti: meglio la squadra di Turi dopo l’intervallo, per intensità, predominio e qualità (con palle-gol a grappoli), dopo un primo tempo durante il quale erano emersi con più nitidezza smalto e ordine tattico dei biancazzurri. E’ piuttosto il doppio incrocio di Coppa che ha lasciato sul campo polemiche brucianti e recriminazioni mai sopite. Al termine della partita di Paolisi, non usò mezze misure il patron dell’Audax, Joe Ricci: “La questione arbitrale va avanti da tempo, non è la prima volta che ci penalizzano. Il Sorrento è tutelato al mille per mille mentre noi abbiamo rimediato 11 ammonizioni (in realtà furono sette, con un rosso per parte, ndr) per una partita non difficile”. In verità erano ancora vive le tensioni maturate dopo il match di andata terminato in parità (1-1). All’epoca, l’Audax protestò vivacemente per il gol del pari costiero, arrivato in extremis sugli sviluppi di una verticalizzazione profonda di Minicone che l’attuale rossonero Simone Cioffi riuscì ad arpionare prima dell’ingresso del pallone in porta. O forse no. Perché riflessi filmati ed immagini non hanno mai chiarito la dinamica di quanto realmente accaduto. I caudini provarono maldestramente a sfruttare l’onda lunga della contestazione diffondendo un fermo immagine nel quale si vedeva il difensore intento a respingere la sfera prima che varcasse la linea di porta. Peccato che quella “prova” a discapito fosse inefficace perché immortalava quanto avvenuto solo qualche secondo prima dell’impatto reale di Cioffi col pallone. A testimoniarlo, una lunga sequenza fotografica sviluppata da un professionista sorrentino presente a bordo campo. Un episodio che coinvolse Carmelina De Angelis, secondo assistente di gara in forza alla sezione di Nocera Inferiore. Per lei non ci furono dubbi: la palla aveva oltrepassato la linea e il gol andava convalidato. Proprio la De Angelis presenzierà domani al Canada di Cervinara (i caudini torneranno per la prima volta a casa battezzando anche la “giornata biancazzurra”) per la quarta sfida stagionale tra i rossoneri e il Cervo. Una scelta mal digerita dallo stesso Ricci che, sulla pagina ufficiale del club, si è lasciato andare ad un’offesa di stampo sessista nei confronti dell’assistente di Nocera (ma paganese di nascita). Un’uscita volgare a corredo di un clima di inutile tensione inaugurato in costiera, alimentato successivamente a Paolisi (anche contro l’entourage rossonero) e che, persino in questi giorni, si sta facendo strada prepotentemente in città. Lo diciamo senza mezzi termini: non è stata probabilmente felice la decisione del CRA campano di pescare dal mazzo per la contesa di domani ancora la De Angelis, sottoponendola ad un pericoloso clima di diffidenza e intimidazione che rischia di condizionare un test dirimente per il Sorrento in chiave secondo posto. A questo si aggiungerà la voglia di rivalsa dei biancazzurri, proiettati quasi verso la partita della vita, verso il Sorrento, proprio in considerazione di queste vecchie schermaglie mai dimenticate in casa cervinarese. Tutto ciò nonostante due dati incontrovertibili: l’accoglienza professionale garantita a suo tempo al clan biancazzurro in occasione della sfida di campionato, e la risposta autoritaria fornita dai rossoneri a Paolisi, capaci di spazzare sul campo sospetti e veleni relativi al match di andata. Agli organi preposti, sportivi e non, l’incombenza di vigilare. E di monitorare ogni possibile innalzamento di una temperatura già rovente.

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