SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. FOTO DI CARMINE GALANO. Come se il tempo si fosse fermato, come se in una sera ci si fosse armati di una gomma per cancellare gli ultimi anni di mortificazioni o di una pietra da mettervi sopra. Il calcio a Sorrento sta rinascendo, sta scoppiando quell’entusiasmo che non si respirava da anni, la certezza è arrivata in questa cena pre-natalizia organizzata dal FC Sorrento. Hotel La Pace, non si poteva scegliere location migliore, un’atmosfera signorile ed elegante, in pieno stile sorrentino. C’erano tutti, non mancava nessuno, da Franco Giglio, il padrone di casa, fino ad una delegazione di tifosi che ci tenevano ad essere presenti, soprattutto per loro è come se il tempo si fosse fermato. Non si riconoscevano più nelle ultime gestioni, che hanno provocato il tracollo e un’onta ancora difficile da smaltire, questa è l’alba di una nuova rinascita, come se ci trovassimo nell’anticamera di una dimensione in cui c’è una scala posta verso l’alto. Lì, dove vuole arrivare questo neonato Sorrento, va be’, mettiamoci anche questo FC davanti, ma ci troviamo di fronte al vero Sorrento. La prima tappa è la serie D, poi non ci si accontenterà affatto perché l’obiettivo sarà quello di essere ancora protagonisti fino a conquistare i professionisti. Non mancava proprio nessuno, c’era anche don Pasquale Ercolano, anch’egli testimone di quel Sorrento degli anni d’oro che vinceva ovunque fino a salire in serie C1. Come se stesse rivivendo quei momenti, ci ricorda di quando il sabato sera, dopo aver celebrato la Messa, si accertava che l’indomani non ci fossero ricorrenze e si metteva alla guida fino a seguire i colori rossoneri anche nelle trasferte siciliane. Arrivava alle 5 del mattino, senza aver chiuso occhio, con la sola compagnia del Signore con cui ha sempre condiviso anche la fede per il Sorrento. Ora spetta a questi giocatori dare vita ad un’altra scalata e, in questi primi quattro mesi, i risultati sono stati più che positivi visto che si è primi e imbattuti. Il Città di Nocera insegue a meno due ma i molossi sono stati piegati due volte al “Campo Italia”, sia in campionato che in coppa, segno che anche l’impianto di via Califano è ritornato quel fortino come lo era un tempo. Sorrento campione d’inverno, da quanto tempo non si provava quest’ebbrezza? I giocatori ora è giusto che si godano questi giorni di riposo per poi ritornare più carichi che mai. Ieri erano presenti tutti, chi con moglie e figli, chi con fidanzate, sembrava di stare veramente ad un matrimonio, ma del resto era un matrimonio che sanciva l’amore tra il FC Sorrento e quei sorrentini che, bandendo le chiacchiere, vogliono solo il bene del calcio nella terra delle Sirene, a costo di ripartire daccapo. Se da una parte ci si inabissa sempre di più, dall’altra si risorge, c’è chi sta infangando una storia e chi prova a riscriverla, decidete voi da che parte stare, l’importante è che lo si faccia con coscienza. Clima di festa, aria natalizia all’Hotel La Pace, l’evento delle grandi occasioni, i giocatori, a fine serata, si sono anche esibiti in performance canore. “Meno male che non giocano come cantano”, ha esclamato qualcuno, nella vita bisogna prendere sul serio gli impegni ma non se stessi. Ai giocatori venivano chieste foto ricordo, come ad immortalare un evento che in futuro potrà riportare alla memoria scatti di speranza, click di rinascita, flash di sogni. Sorrento è sempre magica, nel periodo natalizio lo è ancora di più, se poi si varca la hall di un hotel incantevole e si respira nell’aria il desiderio di tornare a scrivere pagine importanti per il calcio sorrentino, allora ci si rende veramente conto che qualcosa non sta cambiando ma è già cambiata. È arrivato il momento di riscattare una ingloriosa fine, c’è una nuova creatura che già si sente pronta per una nuova gloria. Il vento è cambiato per aprire una nuova era, soffia un ritrovato entusiasmo sulla costiera.

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