SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Il campionato è finito ma l’obiettivo di approdare in serie D è ancora vivo. FC Sorrento e Città di Nocera, come previsto, hanno disputato un campionato a parte ma sono stati i molossi ad arrivare in vetta con tre punti di vantaggio rispetto ai costieri. È stato un peccato perché, negli scontri diretti, si era in vantaggio, sembra assurdo non aver vinto un campionato pur perdendo una sola partita in un anno intero. Anche la squadra più forte può cadere una volta e il FC Sorrento l’ha pagato a caro prezzo, maledetta quella trasferta di Montesarchio. Diciamo che si è perso nel momento cruciale, in cui il Città di Nocera era in piena rincorsa, loro hanno perso due partite quando si poteva ancora rimediare, mentre i costieri l’hanno fatto quando recuperare era dura. Si è stati beffati troppe volte, anche in coppa Italia e sempre dai molossi, sul campo Vitale e compagni si erano guadagnati la qualificazione ma, per un cavillo burocratico, il giudizio del campo è stato ribaltato. Quando FC Sorrento-Città di Nocera si è giocata anche in campionato, con i costieri vittoriosi grazie al guizzo di De Rosa, sembrava chiaro lo strapotere di una squadra che veleggiava in vetta con pieno merito. Poi, dal pari casalingo contro il Massa Lubrense, qualche certezza si è persa, proprio quando Maiuri aveva dato al Città di Nocera una fisionomia ben precisa, una identità chiara e quella quadratura del cerchio che era un po’ mancata nel girone d’andata. Al ritorno al “San Francesco”, il FC Sorrento ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, passando prima in vantaggio con Temponi per poi vedersi assegnato contro un rigore molto discutibile e, in questi casi, tutti gli sforzi vengono vanificati. Ancora una volta, pur nella bolgia di uno stadio tutto molosso, il FC Sorrento aveva dimostrato di non essere inferiore alla squadra che poi si sarebbe laureata prima in classifica. Con i punti totalizzati, solitamente si viene promossi ad occhi chiusi, anzi, si stracciano i campionati, sicuramente è stata una volata bella e avvincente che ha premiato chi ha sbagliato meno nel momento più delicato. Ora occorre iniziare al meglio quest’appendice di stagione, dove è in gioco il salto di categoria, al “Campo Italia” verrà la Sancataldese, club di Caltanissetta che ha chiuso al secondo posto il girone in cui militava ma con ben 18 punti in meno rispetto agli uomini di mister Turi. Serve l’apporto di una grande tifoseria per spingere la squadra alla vittoria, sperando in un risultato quanto più rassicurante è possibile in vista del ritorno al “Valentino Mazzola”, dove i verde-amaranto hanno costruito un fortino. Certo, il FC Sorrento ha una forza tale da poter sbancare anche la Sicilia, ma queste sono sfide trappola, dove bisogna lottare su ogni pallone, ecco perché è fondamentale la sfida di domani. Subito bisogna mettere le cose in chiaro e far capire che l’obiettivo non può sfuggire, sin dalle prime battute si deve scendere in campo come dei leoni, dei cannibali per andare all’assalto della porta sicula e violarla più di una volta. L’attacco rossonero è atomico, micidiale, devastante, capace di mettere a ferro e fuoco qualsiasi difesa, si spera di vedere una curva piena e che possa esultare più volte. Mai come adesso la squadra ha bisogno del calore della gente per trarre forza ed energia avvicinandosi sempre di più al traguardo di inizio anno: iniziare la rinascita del calcio sorrentino…

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