SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI. Domani terminerà il ritiro di Pimonte e sarà il giorno dei tesseramenti e delle visite mediche, un passaggio obbligatorio in quanto domenica ci sarà la prima partita ufficiale del nuovo Sorrento. Una società non amata dalla piazza che, già dall’inizio, ha iniziato a criticarne ogni piccola mossa e, a quanto pare, continuerà a farlo per tutto l’anno. È un processo continuo contro chi ha deciso di rilevare una società sommersa di debiti, l’aria è viziata da ogni sorta di pregiudizio e pare non esserci verso per una tregua. Ormai si è creato questo mostro, la tifoseria ha deciso di assumere una posizione chiara e forte: è sul piede di guerra. È sembrato inutile ogni tentativo di riavvicinamento o di sottoscrivere un patto di non belligeranza, addirittura chi si è permesso di parlare con la nuova dirigenza è stato accusato di connivenza. Sembra il teatro dell’assurdo, invece, è solo la situazione che vive il Sorrento calcio, come se fosse perennemente in uno stato di imputazione. Qui si sta descrivendo solo come stanno le cose, senza dire cosa sia giusto o meno giusto da fare. Se la tifoseria ha deciso di firmare già la condanna della nuova società avrà avuto i suoi motivi, ognuno è libero di fare ciò che vuole, anche andare a sostenere il Sant’Agnello o il Massa Lubrense. Ma poi chi si criticherà? Del resto la scelta di creare un’ostilità ambientale è già servita per perdere i professionisti ora servirà per non conquistarli mai. Il nuovo Sorrento sarà infarcito di giovani, purtroppo, un Sorrento è rimasto in vita e sarà rappresentato da un folto numero di ragazzi desiderosi di emergere e di imporsi all’attenzione. Un contesto così burrascoso potrà ripercuotersi solo sul fattore emotivo e mentale di questi giovani ai quali, naturalmente, non sarà mai perdonato il fatto di aver preso parte a quest’avventura nata sotto i peggiori auspici. Comunque, domenica prossima, in quel di Sarno, è probabile che mister Sosa schieri la migliore formazione nell’intento di uscirne con un risultato positivo al debutto assoluto in una gara ufficiale. Sia ben chiaro, ciascuno è libero di esprimere la propria opinione, dando per scontato che lo si faccia con coscienza e non assecondando il belare della massa. Finalmente mancano pochi giorni e sarà il campo a pronunciarsi e vedremo di che pasta è fatto il Sorrento targato Pampa Sosa, anche in questo caso si dà per scontato che si sosterranno i costieri. Poi da quello che verrà fuori, si faranno le giuste valutazioni e, chi valuta, o critica (è un dovere se fatto in modo costruttivo) o approva (è un dovere se fatto senza dover compiacere).

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