DI STEFANO SICA (FOTO DI CARMINE GALANO)

Santaniello 6. Non è impeccabile su una punizione di Di Leva che poteva essere bloccata, ma gli altri interventi che propone sono efficaci e puliti. Inoperoso nel primo tempo, solo la ripresa del Positano lo sollecita con maggiore continuità.

Vanin 6. Prova ad essere più intraprendente sulla fascia rispetto alla gara di Montesarchio. In sostanza, la sua voglia rispecchia più il derby con la Scafatese di 14 giorni prima, che la partita storta in terra caudina. E’ abile quando vede Scarpa libero sul lato opposto consentendogli una bella conclusione verso la porta di Munao. Nella ripresa, cala anche lui il livello della propria brillantezza.

De Gregorio 5,5. Meriterebbe una valutazione molto più alta, ma il rosso che si becca in un momento delicato della partita, per uno sgambetto velenoso su Di Leva, ne macchia la prestazione. Un fallo di frustrazione che però, specie per uno della sua età, può essere ampiamente perdonabile. E gli servirà da lezione nel suo percorso di crescita. In ogni caso, garantisce una discreta fase offensiva, propiziando anche il gol del vantaggio rossonero, ed è sfrontato quando va a addirittura a rubarsi con autorità una palla in mediana a Cifani.

Maury 6. Le immagini non chiariranno mai se, dopo averlo toccato sull’anca, il missile di Simone D’Alesio gli scivoli anche sul braccio destro provocando un rigore che, secondo quanto confidato nel post-gara, non c’è. Fatto sta che la sua defezione a Nocera, causa giallo e diffida, sarà pesante. Dopo l’intervallo, lui e Scognamiglio faticano a prendere le contromisure alla fisicità di Cifani e all’imprevedibilità di Porzio. Dal 70′ Arpino 6. Per lui 25 minuti finali al posto di Maury. Turi lo getta nella mischia anche per sperimentare la coppia difensiva che dovrà battagliare con l’attacco del Città di Nocera vista la squalifica di Maury. Si perde Fiorentino ma non è detto che in area lo stenda (anche in questo caso il replay non chiarisce se sia più evidente il fallo o la simulazione del giocatore di Guarracino). Fisicamente sta comunque bene, considerato che non disputava una gara da titolare dallo scorso 10 gennaio nella trasferta vittoriosa col Valdiano (in quel caso siglò anche il definitivo 2-0).

Serrapica 6. Si distingue quando, nel primo tempo, alza con precisione svizzera un campanile per Gargiulo che non centra la porta. In questa fase è lucido e propositivo, dispensando belle giocate e geometrie. Nella ripresa, come gli altri, si eclissa e non produce più filtro.

Scognamiglio 6. Come per Maury, primo tempo di estrema praticità e ripresa più affannosa causata dal ritorno del Positano. Anche se, dalla mediana in su, nessuno assicura al reparto arretrato filtro ed equilibrio, col risultato che i giallorossi comandano il gioco sollecitando fin troppo l’intera retroguardia. Dopo il secondo penalty si fa ammonire per proteste: gesto evitabile.

Esposito 5,5. Fa partire l’azione del raddoppio del Sorrento con un traversone di prima “in the box”. Ma è capace anche di non controllare una palla semplice da addomesticare quasi sulla linea laterale. Alterna, come sempre, cose buone ad aspetti meno positivi che a volte dipendono anche dal suo grado di attenzione. Dal 70′ Mensah 6. 25 minuti al posto di Esposito su livelli sufficienti. Entra in una fase delicata del derby, e di estremo patimento per i rossoneri, e non può modificarne la traccia.

Temponi 7. Una fortezza impenetrabile che non fa sconti a nessuno. E’ il migliore di giornata dei rossoneri. Coniuga gol e assist prelibati, e negli inserimenti è devastante, oltre ad andarsi sempre a cercare lo spazio giusto per concludere in porta. Getta il cuore oltre l’ostacolo e disputa una partita da incorniciare.

Gargiulo 6. Nel primo tempo prova ad essere vivo nelle trame rossonere mandando quasi in gol Scarpa che spreca malamente. Sfiora il sigillo personale chiudendo un bel diagonale al volo, ma se ne divora un altro nel secondo tempo. Alla fine il suo merito principale è quello di prendersi il penalty che decide la partita, rubando tempo e velocità a Cappiello che lo stende in area. Dall’85’ De Rosa SV

Scarpa 6,5. Finalmente è tornato il Capitano. Mostra da subito la propria voglia di incidere, partendo a volte anche da dietro la linea del centrocampo per aprire gli spazi. Insomma, è tonico e torna a sfornare gol e assistenze come un tempo. E’ reprensibile solo in due circostanze: quando fallisce un agevole controllo palla nel primo tempo, non finalizzando l’iniziativa di Gargiulo, e quando battibecca a lungo con qualche tesserato del Positano spuntato in tribuna dopo il rigore del 3-2. Questo segue il nervosismo di fine gara a Montesarchio. Uno come lui deve dare l’esempio e non può cadere continuamente in provocazioni che, peraltro, in questa categoria sono pane quotidiano.

Del Sorbo 6. Prova ad imporsi di testa contro le marcature rocciose del duo Esposito-D’Alesio ed ispira i primi due gol costieri intanto con la traversa che permette a Scarpa di esibire la sforbiciata vincente. Poi con la sponda sopraffina per Temponi. Il suo, in effetti, è un continuo dialogare coi compagni cercando di aprire spazi ed opportunità, anche a costo di staccarsi troppo dall’area di rigore. Forse non sarà mai un bomber ma il lavoro che garantisce, quando svolto in maniera lucida, è utile alla squadra.

Turi 6,5Dottor Jekyll e Mr. Hyde. Il Suo Sorrento, ritrovato dopo tre mesi di purgatorio in seguito al’esonero di Giovanni Ferraro, oramai è così, spietato ed autolesionista anche nel corso della partita stessa. Difetti di mentalità congeniti che sarà difficile anche per il tecnico smussare definitivamente. Si riparte, però, dalla traccia di gioco imposta nel primo tempo. Roba per palati fini e che, tutto sommato, non si vedeva da tempo. Con mezza difesa indisponibile per la madre di tutte le partite al San Francesco, e certo comunque l’impiego di Arpino per Maury, sarà chiamato ad operare una scelta importante e delicata sulle corsie esterne, nel gioco under/over. Sperando che si rivelino azzeccate.

 

 

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