SERVIZIO DI STEFANO SICA

La sua Palmese ha messo paura al FC Sorrento, giocandosi questo derby tutto rossonero a viso aperto e senza alcuno spirito di inferiorità. Un motivo di grande orgoglio per il tecnico Salvatore Soviero, che al gruppo è riuscito a trasmettere grinta e carattere che da sempre fanno parte del suo dna. La Palmese, che coi costieri ha sfiorato il colpaccio, è oramai plasmata ad immagine e somiglianza del proprio condottiero il quale, a freddo, analizza la contesa con TuttoSorrento.

MENTALITA’ E CARATTERE PER USCIRE INDENNI – “Il gap tecnico va colmato con la cattiveria agonistica e con la grinta. Avevo chiesto quello ai miei ragazzi. La partita l’avevamo preparata in un certo modo ed è uscita come noi volevamo. Rispetto alle altre, il Sorrento è una squadra che gioca. E con questo tipo di squadre noi non abbiamo problemi nel giocare a viso aperto. Abbiamo difficoltà con quelle che non giocano e pensano solo a lanciare lungo. In casa abbiamo un trend da primissime. Peccato aver perso qualche gara con le più deboli perché l’approccio non è stato come quello messo in campo col Sorrento. Finire così bene, con tre ’98 e un ’97, è un motivo di grande soddisfazione, così come vedere che ci sono tanti ragazzi che stanno crescendo”.

VARIAZIONI TATTICHE DOPO IL 4-3-3 INIZIALE – “Abbiamo un esterno che è più un trequartista. Il nostro centrocampo a tre, per le qualità che ha, a volte fa in modo che i giocatori si rubino lo spazio. Quindi ho allargato i centrocampisti, inserito un altro elemento davanti e dimostrato che ce la possiamo giocare con chiunque. Sono soddisfatto: anche se avessimo perso, la mia analisi sarebbe stata la stessa. Nessuno avrebbe potuto negare che avevamo giocato bene”.

SQUADRA VICINA AL COLPO GOBBO – “Dopo il pari, il Sorrento chiaramente si è sbilanciato e noi abbiamo fallito l’ultimo passaggio. Loro però potevano metterci in difficoltà quando hanno fatto entrare Fragiello che ha prestanza fisica. Noi infatti siamo una squadra costruita per giocare e non lanciare la palla. Obiettivamente abbiamo sofferto negli ultimi cinque minuti. Ma ci sta, non dimentichiamo che abbiamo giocato parte della ripresa in 10”.

L’ESPULSIONE DI VIVIANO – “C’è stata un carambola e la palla è finita sulla mano del mio giocatore. C’è stata un po’ di pignoleria e fiscalità. L’arbitro comunque ha diretto bene”.

DIFFERENZE TRA FC SORRENTO E CITTA’ DI NOCERA – “Il Sorrento è una squadra che gioca al calcio ma non è facile affrontarci. La stessa Nocerina si è trovata in doppio vantaggio dopo anche un rigore regalato. Noi facemmo un secondo tempo stratosferico, mettendoli sotto e rischiando anche di vincere. Il Sorrento ha più qualità, la Nocerina più cattiveria. In campionati come questi, chi ha ferocia arriva prima di chi ha più classe. Il Sorrento è bello da vedere, fraseggia bene. Ma dovrà andare a Nocera e servirà un po’ di cattiveria in più. Il paradosso è che questa squadra in D vincerebbe tranquillamente il campionato, ma l’Eccellenza è più impegnativa, anche se magari qualcuno riderà di questo mio pensiero”.

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