SERVIZIO DI STEFANO SICA (FOTO DI ROSARIO CRISCUOLO)

Tutto facile per il Sorrento che, al campo Italia, rifila un poker d’assi alla Picciola (4-1) e blinda il secondo posto (Ebolitana sempre capolista a +10) mantenendo sei lunghezze sul Faiano (battuto in casa proprio dagli eburini). Non è stato un primo tempo brillante per i rossoneri, costantemente monocordi e mai in grado di imprimere accelerazioni e fantasia al proprio possesso palla. Meglio la ripresa, vissuta maggiormente in scioltezza sull’onda lunga del vantaggio raggiunto qualche secondo prima dell’intervallo. Picciola inconsistente, che ha fatto poco o nulla per frapporsi ai costieri e che, specie nel secondo tempo, l’ha messa spesso e volentieri sul rodeo con interventi inutili e cattivi.

TORNANO AMMENDOLA E BOLZAN – Per il suo 4-3-3, Maurizio Coppola ripesca dal primo minuto Paradisone (solo panchina per Esposito Lauri) piazzandolo in mediana al fianco di Vitiello e Fontanarosa, dopo l’esperimento proposto a Positano come quinto a destra. Tornano Ammendola e Bolzan, che vanno a coprire gli esterni con Terracciano e Cioffi centrali. In porta c’è Pezzella, davanti agisce Favetta (Marcucci in panca) con Savarese e Scarpa ai lati. Out Vitale, che ne avrà per altre due settimane dopo l’infortunio occorso sette giorni fa a Positano. Nel 4-4-2 della Picciola si rivede l’ex rossonero Giuseppe Gabbiano, posizionato come esterno destro alto in supporto del tandem d’attacco Tolino-Ciotti.

SORRENTO LENTO E SPUNTATO – Fanno fatica i rossoneri a rendersi davvero pericolosi nel primo tempo, pur nella gestione quasi costante del match. Il giropalla della squadra di Coppola è macchinoso e prevedibile e non produce mai spunti apprezzabili. Alla conclusione larga di Fontanarosa risponde Gabbiano con un sinistro che si perde di poco fuori. Piccole schermaglie che non fanno decollare la gara. Molte delle trame rossonere passano comunque per i piedi di Savarese, il più attivo dei suoi: una sua fiondata a giro termina a lato, prima che Scarpa concluda un proprio calcio franco abbondantemente alto. Semmai l’occasione più ghiotta se la procurano proprio gli ospiti con un diagonale potente di Ciotti che trova reattivo Pezzella, anche se il Sorrento potrebbe passare se il primo assistente non stoppasse Scarpa lanciato a rete per un fuorigioco che non c’è (Favetta, in off-side, lascia sfilare la palla per il fantasista, partito da posizione regolare). Il Sorrento dimora stabilmente nella metà campo salernitana, ma non accelera quasi mai facendosi chiudere puntualmente dagli avversari. Quando lo fa, nasce l’azione del vantaggio (45′): Scarpa si accentra dalla sinistra, scarica sul lato opposto a Savarese e va subito ad attaccare la profondità, andando a chiudere di testa con un tocco impercettibile la pennellata chirurgica dell’ex Sarnese. Il gol, arrivato quasi allo scadere, è manna dal cielo per i rossoneri.

FAVETTA APRE IL POKER – Il pomeriggio vincente del Sorrento si riduce praticamente in quei due minuti di tempo effettivo che, a cavallo tra primo e secondo tempo, decidono la sfida. Tanto che, dopo appena due giri di lancette (2′), Scarpa si inventa una verticalizzazione al bacio per Favetta il quale, un metro dentro l’area, fulmina Lullo, punito oltremodo da una difesa altissima e dalla posizione sbagliata di Delle Serre che non sale coi compagni e tiene in gioco il bomber di Cercola. Per il capitano può bastare così e al suo posto entra Minicone. Un minuto dopo (10′) il tris, dopo una botta di Imparato terminata alta. Si rinnova la corrispondenza di amorosi sensi tra Vitiello e Savarese, proprio come era accaduto in occasione del momentaneo 2-0 alla Palmese di due mesi fa: il regista rossonero riceve da corner e allunga immediatamente all’esterno che lascia Delle Serre al palo e può silenziare Lullo con una parabola a giro delle sue. E’ il timbro che chiude un match in realtà mai in discussione. Logico che, a quel punto, il Sorrento possa giocare sul velluto, concedendosi anche qualche attimo di relax. Uno è fatale e cade tre minuti dopo (13′): Terracciano trattiene in area Imparato sugli sviluppi di un calcio di punizione, e Camera trasforma dal dischetto. Ma il Sorrento è un fiume in piena e la Picciola deve ricorrere frequentemente a stupidi falli di frustrazione quasi mai sanzionati dal napoletano Perillo. Lullo si salva a fatica su un diagonale di Favetta il quale poi ispira l’inserimento di Minicone: conclusione velenosa spazzata in angolo da Iommazzo. Serrapica rileva Vitiello in regia e una punizione tagliata di Savarese viene incornata alla perfezione da Fontanarosa (palla che vola a lato di un soffio), quindi un tiro-cross di Bolzan sorvola di poco la traversa. Nel Sorrento entra Marcucci per Favetta e il break della Picciola, letteralmente intontita, è solo nel destro da fuori area di Iommazzo che va largo sul primo palo. Finalino col meritato sigillo di Minicone che prima imbecca Savarese in profondità (botta a colpo sicuro altissima), poi al 94′ buca Lullo in perfetta solitudine con una stoccata a mezza altezza. Bravo nella circostanza Paradisone a servirlo con una verticalizzazione maestosa dopo aver ricevuto una palla corta da Marcucci secondo uno schema ben collaudato.

VERSO CERVINARA – Sorrento double-face, quindi. Che non piace nel primo tempo, pur non correndo grossi rischi, ma che poi asfalta i salernitani con le invenzioni dei singoli e una più marcata armonia mentale. Domenica si andrà a far visita all’Audax Cervinara e sarà un test decisivo per le velleità di secondo posto dei rossoneri. Una gara da non fallire per non rimettere in gioco i caudini.

SORRENTO (4-3-3) Pezzella; Ammendola, Cioffi, Terracciano, Bolzan; Paradisone, Vitiello (25’ st Serrapica), Fontanarosa; Savarese, Favetta (35’ st Marcucci), Scarpa (9’ st Minicone).
A disp: Santaniello, Esposito, Arpino, Esposito Lauri.
All: Coppola

PICCIOLA (4-4-2) Lullo; Ferrara, Trezza (45+1 pt Zottoli), Imparato, Iommazzo; Gabbiano, Camera (38’ st Battipaglia), Cirillo, Delle Serre; Tolino (21’ st Picaro), Ciotti.
A disp: Di Filippo, Barra, De Maio, Cappelli.
All: Villecco

Arbitro: Alessio Perillo di Napoli (Russiello/Izzo)

Reti: 45’ pt Scarpa (S), 2’ st Favetta (S), 10’ st Savarese (S), 13’ st Camera rig. (P), 45’+4 st Minicone (S)

 

 

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