VOTO 10: A Franco Moscarella. Ciao Gigante buono, il tuo Sorrento avrebbe voluto dedicarti una vittoria. Se hai visto la partita, capirai il perché. Sarà per la prossima volta. Indimenticato.

VOTO 9: A chi continuerà a crederci, dopo questo scempio “arbitrale”.

VOTO 8: A don Pasquale Ercolano, un sacerdote, un amico, un tifoso. Sempre presente, dalla Sicilia al Trentino, da Massa Lubrense ad Ariano Irpino. Un mito.

VOTO 7: Ad Alessio Esposito. Non conosciamo l’entità dell’infortunio. Ma sappiamo che si riprenderà alla grande. Guarisci presto, leone rossonero!

VOTO 6: A Catania. Due palle-gol clamorosamente sciupate. La terza realizzata. Il Sorrento ha bisogno dei suoi gol.

VOTO 5: alla difesa rossonera. D’accordo: il Sorrento era in inferiorità numerica e doveva fare di necessità virtù. Ma è il momento di porre rimedio STABILE alle “frittate” che vengono puntualmente commesse in campo. Il primo e il secondo gol del Chieti nascono da azioni di rimessa o di contenimento trasformate “in difensive”. Occhio…

VOTO 4: all’arbitro Marco Capilungo di Lecce, che ha avuto il coraggio di sventolare due cartellini gialli nel giro di 5 minuti al neo-entrato Lettieri. Il secondo, addirittura per proteste…

VOTO 3: all’arbitro Marco Capilungo di Lecce, che ha avuto il coraggio di espellere l’allenatore del Sorrento, Luca Chiappino, negli spogliatoi, durante l’intervallo.

VOTO 2: all’arbitro Marco Capilungo di Lecce, che ha avuto il coraggio di estrarre il secondo cartellino giallo per simulazione a Caldore, che non aveva nemmeno protestato.

VOTO 1: all’arbitro Marco Capilungo di Lecce, che, nel complesso, ha condizionato un’intera gara a scapito del Sorrento. Il Sorrento e Sorrento meritano rispetto.

VOTO 0: A Roberto Guitto, ex di turno, che ha apostrofato con gestacci i tifosi della tribuna Centrale che lo fischiavano. Per un calciatore professionista, i fischi fanno parte del gioco. E’ da professionisti e da calciatori veri saperli accettare.

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