Fulvio CasconeSoltanto la matematica tiene in vita la squadra nell’ultima stagione tra i professionisti, il bel calcio dai nomi altisonanti è destinato a diventare un piacevole ricordo. La serie D è pronta a accogliere a braccia aperte una nobile decaduta, capace di raggiungere i dilettanti in soli due anni, sempre che la società decida per l’iscrizione. Agli archivi va la nona sconfitta interna, e permette agli ospiti di violare per la prima volta dopo 45 anni lo stadio Italia in campionato. Primo tempo horror dei padroni di casa lenti e svogliati, la manovra sterile non trova sbocchi, il primo tiro nello specchio arriva dopo la mezzora. Simonelli sbaglia la formazione iniziale, non è una novità, parte con la consueta difesa a tre, a centrocampo preferisce il fioretto e soffre a dismisura, manca peso e determinazione in mezzo al campo, in avanti Maiorino è l’ombra del giocatore tanto apprezzato.  L’Ischia ordinato e imbottito di giovani esalta il centinaio di tifosi al seguito, sfrutta le ripartente di Cunzi autentica spina nel fianco, pressa, procura il rigore, lo realizza e offre l’assist del raddoppio. L’ex Mennella nella ripresa assurge a protagonista, profonde sicurezza a un reparto arretrato intimidito dall’incedere dei rossoneri. Tante le assenze su entrambi i fronti, nel Sorrento per squalifica D’Anna, per infortunio: Catania, Cavallaro, Esposito, Margarita, Vitale. Tra gli isolani difesa da ricostruire per le assenze dei titolari Finizio, Mattera e Rainone, i primi due appiedati dal giudice sportivo. Dei rinforzi di gennaio in casa rossonera non vi è traccia in partenza, Licata addirittura confinato in tribuna, Innocenti entra a partita in corso. La pensa in maniera differente Porta con quattro volti nuovi dall’avvio, il quinto subentra e fa la differenza. I tifosi, come preannunciato, assistono in tribuna centrale e, anche dopo il pareggio, intonano cori contro il presidente D’Angelo, l’allenatore, e i calciatori. In pratica ne hanno per tutti, come dargli torto, solo il presidente Castellano presente sugli spalti riceve gli elogi dei fedelissimi. Si parte con la difesa a tre Benci, Villagatti, Pisani; a centrocampo Imparato, Coppola, Danucci, Lalli, Canotto; in avanti Maiorino a destra.

Nella prima frazione una sola squadra in campo, l’Ischia, che inizia al 6’ le danze con lo scambio tra Armeno e De Francesco, la sventola del numero sei dal vertice impegna Polizzi. Al 13’ contropiede sull’asse Cunzi-Scalzone, conclusione telefonata del centravanti. Al 21’ la frittata di Benci, su un innocuo passaggio arretrato Cunzi ne approfitta e salta Polizzi che lo stende, rigore e espulsione ma l’arbitro magnanimo estrae solo il giallo, dal dischetto lo stesso Cunzi spiazza il portiere. Qualsiasi forma di reazione convincente non perviene, al 33’ un cross di Imparato colpisce la traversa. Dopo centoventi secondi un tiro sbagliato di Muro diventa un assist per Scalzone, la botta deviata da Polizzi. Simonelli cambia la disposizione tattica, difesa a quattro Benci, Villagatti, Pisani, Imparato; Canotto va a destra e Coppola a sinistra. Al 43’ la punizione di Maiorino dal lato corto dell’area trova Mennella attento.

Dagli spogliatoi Villagatti rientra zoppicante sostituito da Pantano, l’opaco Lalli cede il posto a Innocenti per una maggiore forza d’urto. Un altro Sorrento nella ripresa, alza il baricentro e schiaccia l’avversario nella metà campo, aumenta il ritmo, sale di tono Coppola che smista con padronanza. Al 5’ dalla difesa arriva un lancio lungo per Musetti, vince il duello fisico con Tricolo, il tiro respinto da Mennella. 11’ Armeno calcia un angolo, Trofa di testa sfiora il palo. 18’ Polizzi si intestardisce a dribblare Cunzi in pressing, gli va bene. 21’ Innocenti scambia con Canotto, il diagonale sibila accanto al legno. Al 28’ la mossa vincente di Porta, intuisce che può vincere, effettua una scelta coraggiosa, al posto del difensore Tricoli inserisce la punta Spadafora. Il pari al 24’, Danucci vince un rimpallo sulla trequarti, entra di prepotenza in area con una sventola che fa secco Mannella. Dopo cinque minuti servizio al bacio di Maiorino per Innocenti, il colpo di testa è da dimenticare. Alla mezzora gol annullato al Sorrento, lancio lungo per Musetti, il centravanti controlla bene, fa pochi passi e fulmina il portiere, la bandierina resta alzata. Appena centoventi secondi e Maiorino impegna su punizione l’attento Mennella. Al 35’ la doccia fredda, contropiede isolano, Cunzi fugge sulla destra e crossa per Spadafora, il colpo di testa è vincente. Simonelli tenta di allargare il gioco sulla fascia destra per consentire i traversoni per le torri offensive, entra Saudant per Canotto. Al 40’ l’Ischia ha l’occasione per chiudere i conti, il tiro di Spadafora dopo una deviazione di Benci giunge a Cunzi che, a porta vuota, da due passi manda sulla traversa. Arrembaggio finale dei rossoneri, 44’ Saudant crossa per la testa di Musetti, l’incornata finisce sulla schiena di Impagliazzo, Innocenti si gira ma Mennella salva proprio sulla linea di porta. L’ultimo sussulto al 45’ con la punizione di Saudant, in elevazione Pisani va a colpo sicuro, Mennella ben piazzato risponde presente. Dopo tre minuti di recupero cala mestamente il sipario.

SORRENTO (3-5-2): Polizzi 5.5; Benci 4, Villagatti 5.5 (46’ Pantano 5), Pisani 5.5; Imparato 5, Coppola 6.5, Danucci 6, Lalli 5 (46’ Innocenti 5), Canotto 5.5 (82’ Soudant s.v.); Maiorino 5, Musetti 6. A disposizione: Miranda, Terminiello, Lettieri, Improta. Allenatore: Simonelli 4

ISCHIA (4-4-1-1): Mennella 7; Florio 5, Impagliazzo 5.5, Tricoli 5 (73’ Spadafora 7), Tito 6.5; Armeno 6, De Francesco 6, Alfano 6, Muro 5 (67’ Liccardo 5); Cunzi 7.5; Scalzone 5 (53’ Trofa 5.5). A disposizione: Taglialatela, Arzeo, Crimaldi, Falagario. Allenatore: Porta 7

Arbitro: Andrea Zanonato di Vicenza 5

 

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