SORRENTO (4-4-2): Lombardo 6.5; Alison 6, La Rosa 5.5 (82′ Maio s.v.), Garbini 6.5, Esposito 6 (65’ Visone 5); Ferraro 6.5, Visciano 6.5, Iuliano 6 (65’ Polichetti 5), Pasini 5.5; Caraccio 6, Vitale 6.5 A disp: Perrino, D’Amato, D’Ambrosio, Carpenito, Simeri, Volpe. All: Sosa 6

AKRAGAS (4-2-3-1): Lo Monaco 6; De Rossi 6.5 (50’ Terminiello 5), Vindigni 7, Astarita 6.5, Dentice 6; Bonaffini 7, Baiocco 6.5; Dezai 6.5 (83’ Risolo s.v.), N. Arena 6.5, Chiaria 6 (61’ D. Arena 7); Meloni 7.5. A disp: Scalese, De Angelis, Chiavaro, Assenzio, Aprile, Trofo, Risolo. All: Feola 7

ARBITRO: Camplone di Pescara 6

MARCATORI: 41′ Meloni, 43′ Vitale, 58′ Meloni

NOTE: ammoniti: Vitale, La Rosa, Chiaria, Astarita, Polichetti, Visone.

 

Fulvio CasconeL’Akragas dimostra di essere di livello superiore e conferma di meritare i favori del pronostico, il Sorrento è bravo a contenere il divario, soprattutto nel primo tempo gioca una partita giudiziosa, difesa e centrocampo guardingo al confronto di cotanto avversario. Tutta un’altra musica rispetto al deludente pari interno di quindici giorni fa col Montalto, la squadra non è “scollegata” tra reparti, lotta con abnegazione e mette in campo grinta da vendere, pur sconfitta esce a testa alta per il passo in avanti riguardante gli schemi e la disposizione in campo. Roberto Sosa stravolge l’impostazione già nella trasferta del poker col Due Torri, pacchetto arretrato ridisegnato con l’aggiunta di La Rosa e Esposito. Quest’ultimo si trova meglio da terzino sinistro, contiene un brutto cliente l’ivoriano Dezai, la velocità in fase di ripiegamento protegge i compagni da rapide ripartente, l’esterno gli sfugge una sola volta e, purtroppo, risulta la giocata che decide la partita. Vincenzo Feola, uno dei quattro ex biancazzurri, ottiene subito il massimo, chiamato in settimana a sostituire Betta a seguito del pari interno con la Battipagliese (0-0) prossimo avversario allo stadio Italia, domenica nella seconda partita interna consecutiva. Degli altri tre frequentatori di via Califano scende in campo il solo Terminiello nella ripresa, De Angelis in panchina, Catania squalificato.

Due assenze per parte, tra i locali il difensore Gabbiano squalificato, la punta argentina Pignatta infortunato, negli ospiti il tandem offensivo Catania-Savanarola appiedati dal giudice sportivo.

L’iniziativa della società di concedere l’ingresso a due spettatori con un solo biglietto non trova riscontri favorevoli, la presenza sugli spalti aumenta di poche unità.

Il primo tempo tutto cuore dei rossoneri dura fino al minuto 42, Chiaria serve a centro area Meloni che non sbaglia. Il vantaggio sembra spalancare le porte a una facile affermazione, neppure il tempo di gioire che l’ex Vitale trova il pari, punizione di Iuliano sul secondo palo, l’incornata del bomber è vincente. Il centravanti mantiene fede a quanto dichiarato in settimana, in caso di segnatura non esulta, gesto molto apprezzato dai vecchi tifosi che, nonostante il gol subito, al ritorno a centrocampo lo applaudono convinti, una reazione degna di citazione. Va in archivio il primo tempo condotto in gran parte dai siciliani, la superiorità territoriale è schiacciante, il tasso tecnico impari, partita piacevole per intensità e ardore.

Nella ripresa il raddoppio di Meloni taglia le gambe al Sorrento, la palla persa da Pasini innesca il contropiede, Dezai mette in mezzo per Meloni che anticipa La Rosa nella doppietta personale. Gli atleti di casa non riescono a reagire con convinzione, l’Akragas amministra in scioltezza senza correre alcun pericolo.

Il pubblico di casa gradisce la prestazione dei rossoneri e, al termine, tributa applausi meritati, contro una squadra del genere era difficile fare di più.

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