Nella desolazione del campo Italia, orfano del “quadrato umano” della curva Nord, simbolo del tifo rossonero, il Sorrento “stecca” anche contro l’ultima della classe. Solo un punto con il pluri-spacciato Gavorrano è, infatti, fiammella troppo flebile per alimentare le residuali chance di agganciare il treno play out, e giocarsi, in una incandescende post-season, la possibilità di rimanere tra i professionisti.

Primo tempo tra sbadigli e occasioni col contagocce, ripresa che si apre con il gol di Musetti, abile in diagonale a trafiggere Forte. Una ventata di ottimismo,  prontamente “gelata” dal fulmineo pareggio di testa di Santini, che, dagli sviluppi di un corner, sfrutta le crepe del muro difensivo rossonero, più instabile e pericolante del costone della Statale 163 amalfitana.

Nemmeno l’espulsione di Sirignano (insulti al primo assistente Nissanka?)  tra le fila degli ospiti, riesce a dare manforte ai padroni di casa nel raggiungimento del ritorno alla vittoria tra le mura amiche. Vittoria che, ai punti, tutto sommato, il Sorrento avrebbe meritato, se non altro per le occasioni sciupate (alias: divorate) nella seconda frazione di gioco.

Alla fine, soliti fischi per mister Simonelli e la sua squadra, già abbondamente “sfiduciati” dal botteghino: poco meno di 100 gli spettatori presenti quest’oggi al campo Italia. Dimostrazione che, al di là degli obiettivi stagionali e dei risultati, senza pubblico, entusiasmo e partecipazione, la favola-Sorrento volge mestamente al temine.

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