SERVIZIO DI MAURIZIO LONGHI. È uno che non ha peli sulla lingua, dice quello che pensa senza alcuna reticenza. Non disdegna coloriture forti nelle sue argomentazioni, ma è la peculiarità che non lo rende banale e scontato. Per parlare di quest’Agropoli, che mai come adesso sogna la Lega Pro, contattiamo Sergio Vessicchio, giornalista di TeleColore. I delfini vivono un grande momento di forma, si trovano a soli tre punti dalla vetta e hanno tutte le possibilità, e le intenzioni soprattutto, di disarcionare le due squadre che li precedono in classifica. Il presidente Cerruti è una persona perbene e ambiziosa e si starà sfregando le mani in questo momento, nella speranza che non arrivino battute d’arresto a complicare i piani. Il Sorrento, dal canto suo, dovrà giocare la partita perfetta per non soccombere contro i cilentani, chissà che il pari di Rende non “renda” i rossoneri particolarmente rognosi per le grandi. Intanto con Vessicchio parliamo di ciò che può costruire l’Agropoli di qui sino al termine del campionato: “L’obiettivo è quello di vincerlo, senza alcun dubbio. Anche se, terminando il campionato a pari punti, l’Akragas ha il vantaggio degli scontri diretti, ma il fatto di aver superato l’ostacolo “Esseneto” può rivelarsi un vantaggio per il prosieguo della stagione. Anzi, l’Agropoli proprio ad Agrigento ha capito di essere in grado di poter assurgere in vetta al girone, per il gioco espresso e per la grande reazione avuta nella ripresa. Dopo il primo tempo si era sotto di due reti, lo stadio era una bolgia, solo una squadra di grande carattere poteva rientrare dagli spogliatoi, recuperando un doppio svantaggio e sfiorando addirittura il blitz. Ecco, sono tanti gli elementi che portano a ritenere l’Agropoli in piena corsa per il primato”.

Eppure, dopo dicembre, si pensava che l’Agropoli si stesse pian piano defilando dalla lotta al vertice, invece, i risultati inducono all’ottimismo: “Chi pensava che questa squadra si fosse indebolita dopo il mercato di dicembre, si è sbagliato di grosso. Sono arrivati ottimi giocatori come Arena, Canotto, Berretti, anche se quest’ultimo già diverso tempo prima, però, sempre a campionato in corso. Poi mister Rigoli sta facendo un ottimo lavoro, ha messo tante cose apposto e non ci sono più quei disordini nello spogliatoio che c’erano prima del suo insediamento. In merito alle operazioni di mercato, l’unica perplessità mi sorge pensando all’acquisto di Alleruzzo, un giocatore ormai rotto il cui arrivo ha comportato la partenza di uno come Landolfi che, oltre ad essere un giocatore di categoria, è di Agropoli ed era un beniamino dei tifosi. Per me è stato un errore mandarlo via, a maggior ragione prendendo Alleruzzo quando, in realtà, la società aveva in pugno Gatta”. Fermiamo un attimo l’attenzione sulle modifiche apportate da Rigoli, chiedendo a Vessicchio i cambiamenti fatti registrare dalla squadra rispetto a quando era affidata a Pirozzi: “Allora con Rigoli c’è stata una involuzione sul piano del gioco ma, su quello del pragmatismo, la squadra ne ha guadagnato al 100%. Ora si bada al sodo, senza troppi fronzoli, il nuovo tecnico è uno esperto, un ottimo gestore, sa il fatto suo. Non è un caso che, proprio sulla panchina dell’Akragas, per poco non abbia compiuto il miracolo di portare la squadra dall’Eccellenza alla Lega Pro. Rigoli è un onesto mestierante, ripeto che magari non si vede un gioco spettacolare con lui, ma grande compattezza e solidità, e i risultati sono dalla sua parte”.

Sulla carta non ci dovrebbe essere storia tra Sorrento e Agropoli ma, proprio la gara di Rende, è stata l’ennesima dimostrazione di come non si possa escludere niente. I rossoneri hanno acquistato più fiducia e vorrebbero dare continuità al pari ottenuto in terra silana, ma il club cilentano non può frenare la rincorsa verso il primo posto. Vediamo come la pensa il collega: “Vedo un Sorrento in grande ripresa, per me sarà una partita equilibrata e l’Agropoli non parte con i favori del pronostico. I costieri, se assimilano le idee di Chiancone, possono salvarsi tranquillamente, il salernitano è un tecnico esperto che la fa vedere nera a tutti, sicuramente era tra i migliori in circolazione per la categoria. Il Sorrento non poteva fare scelta migliore e, da campano, mi auguro che possa centrare la salvezza. Anche perché, e lo dico senza infingimenti, questa è una piazza che per storia e blasone non ha nulla a che vedere con la quarta serie, merita di stare tra i professionisti. È un posto ideale per fare calcio, una piattaforma straordinaria per crescere i giovani e lanciarli nel grande calcio, oltre che un paradiso terrestre per collocazione morfologica. Comprendo l’amarezza dei tifosi per queste annate negative ma capitano a tutti, però, Dionisio è un grande dirigente, Ernesto Marino è destinato a lavorare nel grande calcio, queste non sono affatto persone sprovvedute. Non a caso è stato piazzato un colpo importantissimo a dicembre”. Non ci resta che scoprire a chi si riferisca: “Ritengo che avere in squadra un giocatore come Viscido sia un lusso per la serie D. Lui è un giocatore frenato solo dagli infortuni ma avrà le sue opportunità in categorie superiori, perché la sua dimensione non è questa. Non credo di esagerare se dico che, prendendo Viscido, il Sorrento abbia fatto la migliore operazione in entrata di tutto il girone, oltre ad essere un bravissimo ragazzo, è di una professionalità esemplare, mi chiedo cosa ci faccia in questa categoria un giocatore di questo valore”.

Una squadra in ascesa come l’Agropoli, sicuramente abbonda di punto di forza, però, è difficile quando si chiede di entrare nello specifico e sottolineare i diversi aspetti. Vessicchio argomenta bene le sue idee e ci dice anche ciò che, secondo lui, è da rivedere seppur non da bocciare: “Il concetto è semplice: due difensori centrali come Cuomo e Panini rappresentano una fortezza, se poi ci aggiungiamo un portiere come Maiellaro che, a dispetto della giovane età, è reduce da un campionato vinto, allora il quadro difensivo è completo. E poi, rispetto a prima, l’Agropoli ha degli under importantissimi, forse sono proprio loro a fare la differenza e a rendere la squadra competitiva per il vertice. Oltre a Maiellaro, c’è Russo, terzino sinistro, Capozzoli, esterno alto e Canotto, peraltro ex Sorrento e inseritosi alla grande nella realtà cilentana dimostrando tutto il suo potenziale. Se proprio devo individuare un neo, dico che in basso a destra non mi convincono molto Napoli e Viscardi, costantemente in ballottaggio per una maglia, ma è pur vero che, non sono loro a non essere bravi, è il livello generale del pacchetto arretrato ad essere altissimo per la categoria”. Non ci resta che sapere l’assetto tattico di mister Rigoli e il probabile undici che potrebbe presentare nella trasferta di Sorrento: “Il modulo è il 4-3-3, la probabile formazione dovrebbe prevedere Maiellaro tra i pali, Cuomo e Panini al centro, con Viscardi a destra e Russo a sinistra. In mediana, Esposito al centro con Berretti e Alfano ai lati, se quest’ultimo non dovesse farcela si contenderanno un posto Siano e Alleruzzo. In attacco, Tarallo agirà come prima punta, mentre a destra dovrebbe essere schierato Canotto con Ragosta a sinistra. Il parco attaccanti pure è stellare, considerando che in rosa ci sono anche Arena e Capozzoli due che, in qualsiasi altra squadra, giocherebbero titolari”.

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