SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Dopo l’ottimo campionato dello scorso anno, ai nastri di partenza, si prevedeva un altro ruolo per la Scafatese 1922 che, ad una giornata dal giro di boa, si trova un po’ in ritardo in classifica. La squadra vanta ottimi elementi ma, tra gli altri, ha dovuto salutare un giocatore tra i più validi come il terzino sinistro, Sasà Gallo, che va a rinforzare il Città di Nocera, principale antagonista dei costieri. Giocare contro la compagine di Scafati è anche un’occasione per scontrarsi col proprio passato per questo FC Sorrento che sta provando a rinverdire proprio i vecchi fasti. A guidare gli avversari c’è quel Citarelli che ha lasciato un bellissimo ricordo in costiera e tra i giocatori c’è quel Teta tante volte esaltato dal “Campo Italia” ma che, per squalifica, non scenderà in campo. Comunque, non sarà affatto facile per gli uomini di mister Ferraro tornare con l’intera posta in palio dal “28 settembre”, serve una grande prestazione per dare continuità alla vittoria casalinga con il San Tommaso e mantenere il primato in classifica.

L’addetto stampa dei canarini, Pasquale Formisano, molto preparato e competente, ci spiega perché non sono state rispettate le aspettative di inizio stagione: “Vedendo la classifica, verrebbe subito da pensare che il bilancio sia negativo, ma la Scafatese 1922 ha molto da recriminare e non mi riferisco a torti arbitrali, piuttosto a tanti episodi sfortunati che avrebbero potuto portare la squadra a disputare un altro tipo di campionato, anche se questo non deve essere un alibi. Nel calcio ci sono annate in cui gira tutto bene e altre in cui gira tutto male. L’anno scorso, per esempio, molte cose sono andate nel verso giusto, con tante vittorie arrivate nei minuti di recupero e tanti giocatori che andavano in gol con una certa regolarità, in questa stagione, invece, la sfortuna la fa da padrone per i tanti pali colpiti e le sconfitte di misura, molte immeritate. Nell’era Macera, in sette partite, sono arrivate quattro sconfitte avendo colpito sei pali e poi c’è da dire che è stato un inizio di campionato tutto in salita avendo incontrato tutte le squadre d’alta classifica tranne il FC Sorrento. Nell’era Citarelli, invece, sono arrivate due sconfitte di misura avendo subito in entrambe le gare un solo tiro al passivo. Ripeto, non deve essere una scusante, ma è così che sono andati i fatti”.

Dopo questa dettagliata e lucida panoramica sulla prima parte di stagione della Scafatese 1922, ci interessa andare più nel particolare per scoprirne le caratteristiche: “E’ una squadra che esprime un bel gioco e sono sicuro che, se qualcosa all’inizio fosse andato nel verso giusto, si poteva vedere un’altra classifica e una Scafatese 1922 con maggiore fiducia. Poi, come succede nel calcio, quando le cose iniziano ad andare male, si crea una situazione psicologica tale da aspettare l’episodio negativo anche in partite in cui, magari, stai dominando ma che non riesci a sbloccare. Ripeto, non è per fare del vittimismo, ma siamo stati eliminati in coppa Italia dal Città di Nocera dopo due pareggi e avendo subito un solo gol in tutta la competizione, ne abbiamo realizzati dodici, ma la sola rete incassata ci è costata un conto salatissimo. Comunque la squadra, a dispetto della classifica, gioca sempre a testa alta, lo farà anche contro il FC Sorrento, la differenza di valori tecnici non è in discussione, ma non è peregrino immaginare una Scafatese 1922 intenzionata ad avere in mano il pallino del gioco per fare la partita, così come ha fatto anche contro il Città di Nocera in ben tre occasioni. Non si è mai vista finora una Scafatese 1922 remissiva, che ha impostato partite per chiudersi e ripartire, si è sempre giocato per vincere e credo lo si farà anche contro la capolista”.

Ad inizio anno, si era scelto Macera come allenatore ma il suo interregno non è durato molto, così si è scelto di affidarsi a Citarelli, come è cambiata la squadra da un tecnico all’altro? “Con Macera si giocava con un 4-3-3, mentre con Citarelli c’è una maggiore duttilità tattica, si sono alternati diversi moduli anche se il must restano i quattro di difesa. La differenza tra i due allenatori è che con Macera si provava ad arrivare ai successi attraverso il bel gioco, mentre con Citarelli si vede una squadra più aggressiva e tenace. Ripeto un concetto già espresso in precedenza: Macera è stato penalizzato molto dal calendario, mentre con Citarelli si sono subite due sconfitte, come quelle con Faiano e Valdiano, davvero ingiuste”. La domanda classifica non può mancare perché, a maggior ragione alla vigilia della partita, ci chiediamo cosa il FC Sorrento debba temere della Scafatese 1922: “Sicuramente mister Ferraro può tirare un sospirone di sollievo per l’assenza di Teta, uno che ha qualità indiscutibili e che ha sempre tanta voglia di fare bene, poi avrebbe ritrovato quello staff tecnico e dirigenziale del Sorrento degli anni d’oro di cui è stato protagonista. Anche se può sembrare un paradosso ciò che sostengo adesso ma il FC Sorrento, pur avendo un attacco stellare, non avrà vita facile contro l’assetto difensivo canarino. La coppia centrale è composta da Chiariello e De Bellis, a destra c’è Vicinanza, mentre si sentirà parecchio a sinistra la partenza di Gallo, approdato a Nocera”.

Un giudizio sul campionato. Si sapeva che il primo posto se lo sarebbero conteso FC Sorrento e Città di Nocera, domandiamo al collega scafatese chi delle due compagine vede favorita sull’altra e cosa lo impressiona di più vedendo la graduatoria dopo la prima parte del campionato: “Penso che sia il girone più competitivo degli ultimi anni. L’anno scorso la Scafatese 1922 ha disputato un grandissimo campionato ma, secondo me, il livello medio era molto più basso rispetto a quest’anno dove ci sono squadre che possono vantare tra le proprie file molti giocatori di categoria superiore. Oltre alle due battistrada, FC Sorrento e Città di Nocera, ci sono formazioni molto competitive come Montesarchio, Ebolitana, il San Vito Positano che si trova al terzo posto accreditandosi come la più bella rivelazione del girone. Anzi, credo proprio che la squadra di mister Guarracino, continuando di questo passo, riuscirà a salvare i play off, e qui avrei delle cose da dire circa il regolamento. Se ci fosse stata la certezza di disputarli, molte squadre non avrebbero mollato sapendo che la quinta posizione avrebbe dato l’accesso agli spareggi. Per quanto riguarda la lotta al vertice, faccio fatica ad esprimermi perché ho visto tre volte il Città di Nocera e mai il FC Sorrento, la mia sensazione è che siano fondamentali gli scontri diretti che, per il momento, stanno premiando i costieri che non a caso si trovano in vetta”.

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