SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. FC Sorrento-Città di Nocera, in questo girone, è la madre di tutte le partite, il big match dell’Eccellenza e per eccellenza. Quando c’è questo equilibrio, lo scontro diretto può fare la differenza e, quindi, è importantissimo aggiudicarselo. Costieri e molossi sono appaiati in vetta e, domani, i primi proveranno ad imporsi potendo contare sul fattore casalingo, i secondi faranno di tutto per tentare un blitz. Già in coppa Italia si è avuta dimostrazione di come l’equilibrio regni sovrano tra le due, sul campo la truppa di mister Turi ha avuto la meglio ma, per un intoppo burocratico, sono passati Carotenuto e compagni. Domani si respirerà una grande aria nei pressi di Via Califano, nulla a che vedere con l’Eccellenza, e pensare che non più tardi di tre anni fa la stessa sfida si giocava tra i professionisti. Le cose cambiano troppo velocemente, nel calcio come nella vita, e ora i due club, forti della loro storia e del loro blasone, stanno provando a rialzarsi dalle macerie, a ripartire dopo essere caduti, a ritornare quelli di un tempo. Per il primato c’è un solo posto, una delle due deve restare fuori, domani si vedrà chi riuscirà, e soprattutto se ci sarà una ad impadronirsi dello scettro del campionato.

Per fare il punto della situazione in casa molossa, abbiamo contattato Luca Esposito, direttore di TuttoNocerina.com e corrispondente de Il Mattino, che ci fa una panoramica sullo stato attuale degli uomini di mister Esposito: “Non c’è dubbio che il Città di Nocera sia stato costruito per vincere il campionato e fino alla fino sarà un bel duello contro il FC Sorrento. Già dalla coppa Italia si è visto un grande doppio confronto molto avvincente, ma ritengo che adesso i molossi non debbano ripetere la stessa partita dell’andata ma giocarsela più a viso aperto. Al Città di Nocera viene chiesta più costanza, più tenacia nel superare le difficoltà, tra la tifoseria serpeggia un certo malcontento e viene messa in discussione la bontà di mister Esposito, fischiato nel finale di gara contro il Sant’Antonio Abate. Si pensa che, per la qualità dell’organico, vincere con un solo gol di scarto sia troppo poco e anche rischioso nello stesso tempo. Vincere nel finale, creando molte occasioni ma senza concretizzarle, è una sofferenza e i tifosi, oltre alle difficoltà nel trovare il bandolo della matassa, sono perplessi dal gioco della squadra, considerato un po’ troppo statico e sparagnino. Si pensa che il Città di Nocera abbia tutte le potenzialità per non dover aspettare i minuti di recupero per avere ragione di squadre non così attrezzate. La gara di Sorrento è un banco di prova sia per i giocatori che per l’allenatore”. Gli chiediamo che partita si aspetti e lui mette in guardia il Città di Nocera da un rischio: “Se la squadra giocherà con un atteggiamento catenacciaro, rischia di perdere. Bisogna giocare come se fosse una finale diretta, quindi, per vincere. Ritengo che le due mediane possano fare la differenza, all’andata gli uomini di Turi spadroneggiarono a centrocampo e lì ebbero la meglio, adesso, con l’impiego di De Liguori, è probabile che i reparti siano un po’ più equilibrati ma staremo a vedere”.

Indubbiamente al “Campo Italia” si affronteranno le due squadre più forti, che vantano nelle proprie file giocatori capaci di essere trascinatori anche di compagini di quarta serie, ma chiediamo al gentile collega quali siano, secondo lui, gli elementi che alzano di più il livello qualitativo della squadra: “Il Città di Nocera ha giocatori esperti per ogni reparto: in difesa spicca l’esperienza e la bravura di uno come Cuomo che, come da lui stesso dichiarato, è sceso in Eccellenza solo per amore dei colori rossoneri visto che ha sempre giocato tra Lega Pro e D, anche ad altissimi livelli e in piazze importanti. A centrocampo, De Liguori è una garanzia e da queste pari è conosciutissimo, mentre c’è Lordi che, negli ultimi, ha giocato con grande continuità in serie D con la maglia della Cavese ed è reduce da un campionato di Eccellenza vinto con la Turris. L’attacco, poi, vanta una batteria fornitissima con gente come Marcucci, Rosario Majella, Carotenuto, Scibilia, gente che segna gol a grappoli”. L’elogio dell’attacco nocerino non finisce perché completa anche la risposta alla domanda su cosa debba temere il FC Sorrento del Città di Nocera: “Dal reparto offensivo può affiorare un bomber in grado di andare a segno in qualsiasi momento, c’è gente che ha realizzato gol in quantità industriale in questa categoria, quello più in forma in questo momento è Marcucci, sicuramente uno dei migliori della categoria e che sta dimostrando di avere le polveri pronte ad esplodere. Quindi, se devo dire a cosa deve stare attento il FC Sorrento, rispondo agli attaccanti molossi che non hanno nulla a che spartire con l’Eccellenza”. Oltre al grande attacco, cosa ha di positivo questa squadra e qual è il suo tallone d’Achille? “Il reparto difensivo subisce poco, credo che stia bene così e non necessiti di ritocchi visto che finora ha soddisfatto ogni garanzia. Credo che a centrocampo, proprio a livello numerico, serva qualche intervento e ho l’impressione che De Liguori e Lordi, pur essendo due grandi giocatori, si pestino un po’ i piedi, questo mi spinge a dire che la mediana va completata con qualche innesto mirato che possa fornire anche qualche soluzione in più”. Sarà una volata appassionante per la vittoria del campionato, possibile che un dettaglio faccia la differenza, molti addetti ai lavori sono divisi su chi indicare come favorita, ma il nostro collega molossa cosa dice? “Il cuore mi dice Città di Nocera, mi auguro che vada in D anche perché è triste vederla marcire in questa categoria dopo che, solo quattro anni fa, militava addirittura tra i cadetti. Un discorso simile riguarda il Sorrento che, per due anni, ha sfiorato la B e ora si ritrova in Eccellenza, stiamo parlando die due grandi club che meriterebbero la promozione diretta. La differenza la faranno i risultati e, mi spiego meglio, l’importante sarà vincere il più possibile, indipendentemente da quanto possa essere larga la vittoria. Poi, sul lungo periodo, inciderà la costanza di rendimento e di risultati, la lucidità nei momenti critici e la volontà e la determinazione che non devono venire mai meno”.

Commenti

commenti