SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. L’FC Sorrento sta dimostrando sempre di più, anche con una super prestazione mercoledì scorso in coppa Italia contro il Città di Nocera, di essere una squadra compatta e affiatata, oltre che di categoria superiore per gioco ed interpreti. Ma bisogna prestare molta attenzione alle tante insidie che il campionato può porre sul cammino dei costieri, anche in casa del Faiano è importante scendere in campo come se fosse una finale per evitare cali di concentrazione. Del resto, gli uomini di mister Turco hanno fatto penare anche il Città di Nocera alla prima giornata, segno che è una partita da non sottovalutare. Per conoscere meglio la realtà salernitana, contattiamo il segretario, Giuseppe Landi, il quale ci offre una panoramica di ciò che si vive nel quartier generale del Faiano: “Negli ultimi anni abbiamo disputato ottimi campionati con un sesto e quinto posto, come sempre, partiamo per salvarci tranquillamente, magari con una tranquillità sempre maggiore e poi tutto il resto sarà tutto di guadagnato. L’ambizione è quella di totalizzare un punto in più rispetto allo scorso campionato, chiuso a 44 punti insieme alla Mariglianese, già arrivare a 45 punti sarebbe un grande traguardo per noi. Siamo una squadra giovane, contro l’FC Sorrento il più anziano tra gli uomini che potrebbero non partire dal primo minuto può essere che sia un ’94. Proprio per la nostra giovane età, non facciamo voli pindarici e ci accontentiamo di una salvezza da raggiungere senza affanni”.

Ci facciamo raccontare come è andato questo primo trittico di partite dove sono stati raccolti tre punti: “A Nocera abbiamo perso di misura ma dando grande filo da torcere ai molossi colpendo anche una traversa, diciamo una sconfitta subita senza demeritare contro una delle candidate alla leadership. Contro il Sant’Antonio Abate abbiamo fatto la classica partita degna di una squadra che si deve salvare con la consapevolezza che le gare interne non bisogna sbagliarle. Mentre a Palma Campania, dopo un buon primo tempo dove siamo passati anche in vantaggio, nella ripresa siamo calati, gli episodi ci hanno penalizzati determinando un’altra battuta d’arresto. Possiamo dire di essere soddisfatti di come abbiamo giocato due gare e mezzo, escludendo il secondo tempo di Palma Campania”. Passiamo a scoprire le sfaccettature tattiche di questa squadra e i giocatori di maggiore rilevanza: “Il mister varia la squadra a seconda dell’avversaria che affronta anche se predilige un 4-3-3, ma lui è molto camaleontico e per nulla integralista tatticamente. La nostra squadra si compone di tanti giovani ma con una ossatura di esperti i quali, tra l’altro, sono anche quelli più rappresentativi. Parto dal portiere Senatore, uno dei migliori portiere del girone a mio avviso, che in passato ha fatto bene anche con la maglia della Nocerina. In difesa, c’è l’esperienza di Calabrese a fare la differenza ma che salterà per squalifica la gara contro i costieri. A centrocampo regna capitan Grieco che ha come compagno di reparto un altro over molto affidabile come Anastasio, mentre sugli esterni si staglia Di Gennaro e in attacco occhi puntati su Di Giacomo, uno che ha vinto il campionato di Eccellenza ad Agropoli segnando gol a grappoli. Diciamo che la squadra sarà anche giovane, ma ci sono quegli elementi che in questa categoria hanno militato per anni vincendo campionati, quindi, ci sono tutte le condizioni per centrare una salvezza tranquilla”.

Landi ritiene che il vero punto di forza della compagine salernitana sia un altro: “Mister Turco è il valore aggiunto del Faiano, lui che da quattro anni è alla guida della squadra traghettandola dalla Promozione in Eccellenza e ottenendo due piazzamenti più che dignitosi, andando oltre le più rosee previsioni. Oltre ai bei risultati, è un allenatore preparato, competente e sprecato per questi tipi di campionati in Eccellenza, meriterebbe di lottare almeno per i vertici”. La solita domanda, l’FC Sorrento cosa deve temere del Faiano? “Vedendo la squadra costiera, be’ penso che non debba temere niente se non se stessa, nel senso che si potrebbe peccare di presunzione e sottovalutare un’avversaria. Questo è il rischio in cui non devono incorrere le squadre che vogliono vincere i campionati. Noi giochiamo in casa e vogliamo fare bella figura, sapendo che dopo, almeno per il girone d’andata, abbiamo già affrontato FC Sorrento e Città di Nocera. L’8 luglio abbiamo festeggiato i nostri cinquantanni e, soprattutto in questi appuntamenti, ci teniamo ad onorare la nostra storia”. Cosa si può dire di questo campionato, dove tutti vedono una volata fino all’ultimo tra FC Sorrento e Città di Nocera? “E’ una bella lotta, per me è importante l’aspetto ambientale e come i tecnici riusciranno a gestire le situazioni. Dico questo perché a Nocera c’è un pubblico disposto a seguire in massa la squadra e un allenatore che deve fare leva sulla sua esperienza, mentre mister Turi, pur avendo meno esperienza, ha il vantaggio di lavorare già da due anni sulla squadra. Naturalmente non è la stessa rispetto all’anno scorso ma i nuovi che sono arrivati sono di una levatura superiore alla categoria, ritengo che sia un lusso poter lasciare in panchina gente come De Rosa e Serrapica e, quando saranno disponibili anche Vanin e Maury il potenziale crescerà ulteriormente. Per il momento, vedo i costieri leggermente avanti nella griglia, a favore dei molossi gioca il calore della tifoseria e l’esperienza di mister Esposito che potrebbe colmare un eventuale gap tecnico”.

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