SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI. Se c’è il FC Sorrento che sta disputando il campionato per salire di categoria e approdare nel dilettantismo nazionale, ci sono realtà come il Castel San Giorgio che stanno lottando per mantenere l’Eccellenza. I salernitani, che vengono dalla Promozione, sono invischiati nei bassifondi ma fino all’ultimo diranno la loro per giocarsi la permanenza in categoria almeno attraverso i play out. Il FC Sorrento finora è stato un rullo compressore in casa, al “Campo Italia” non si stecca mai, contro il Castel San Giorgio, sulla carta, dovrebbe essere una formalità, però, il rischio più grande è quello di sottovalutare gli avversari. Contro squadre che non hanno nulla da perdere, bisogna avere un approccio positivo e concentrato per sbloccare quanto prima la gara e poi aspettare i momenti giusti per chiuderla e metterla in cassaforte. Contro gli uomini di mister Del Sorbo è probabile che il canovaccio sia questo: ospiti tutti dietro la palla nel tentativo di non lasciare spazi e costieri riversati nell’area avversaria in attesa del guizzo vincente. Non esistono partite facili, questa è l’unica certezza, anche quando la differenza di valori tecnici è netta ed incolmabile. Per conoscere meglio il Castel San Giorgio, abbiamo contattato il gentilissimo addetto stampa, Gianfranco Lari, cui abbiamo chiesto di farci un mini-bilancio di quello che è stato il girone d’andata dei salernitani quanto effettivamente si creda alla permanenza in categoria, una sua valutazione sul campionato, che partita si aspetti al “Campo Italia” e cosa il FC Sorrento debba temere di questa partita. Concentriamo tutto in questo lungo virgolettato: “Al giro di boa, con molta onestà mi aspettavo qualche punto in più anche se devo dire che questo campionato e soprattutto questa categoria è molto impegnativa. Noi siamo una squadra molto giovane e per certi tratti inesperta. Il Castel San Giorgio si è di nuovo dopo tanto tempo affacciato su un importante palcoscenico come quello dell’Eccellenza e si è dovuto misurare contro squadre che con questa categoria c’entrano poco. Sarebbe scontato dire la Nocerina ma il Sorrento è secondo me la squadra che ha più solide basi e per scelte tattiche e soprattutto con le idee ben chiare. Noi abbiamo un bel gruppo giovane, molti under forse siamo la squadra di tutto il campionato che ha una età media molto bassa. Questo non significa essere battuti in partenza. Anzi, sia con il Sorrento che con la Nocerina, al di là del risultato, abbiamo espresso un bel calcio grazie al nostro mister che crede molto nella capacità dei giovani di affrontare questi palcoscenici cosi importanti. In vista della partita contro il Sorrento ci sentiamo come Davide contro Golia. I nostri ragazzi affronteranno tutte le partite fino alla fine con la solita determinazione e la solita voglia di fare bella figura. Nel calcio nulla è scontato. Per carità il Sorrento, per quello che finora ha espresso, merita di approdare in categorie superiori ma a me hanno insegnato mai dire mai. Un’ultima considerazione: è importante la passione e l’impegno che ogni società mette nel mondo dilettantistico. E’ solo da qualche anno che mi sono interessato a pieno titolo ed il nostro intento è quello di divertirci e far divertire sempre con correttezza e lealtà”.

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