Come potrà considerarlo un figlio resta un mistero. Forse per mere questioni anagrafiche. Ma la filiazione sportiva, no. Quella sembra davvero roba da realtà parallela. Per un solo motivo: chi ne ostenta – in maniera assai affettuosa – la paternità, non c’era. O meglio: fece il suo ingresso in società solo una settimana dopo l’addio del “figlio” millantato.

Stiamo parlando del trasferimento al Borussia Dortmund di Ciro Immobile e della chiacchieratissima clausola di solidarietà, che permetterà anche al Sorrento di ricevere una percentuale sull’importo della transazione di cessione. Alla fine, sapevamo benissimo che la vicenda sarebbe finita tra disinformazione generale (il Sorrento otterrà poco più di 220mila euro, e non 3 milioni!) e il grottesco tentativo di intestarsi meriti che appartengono esclusivamente a chi, in un periodo nemmeno troppo lontano, credeva realmente alla valorizzazione dei giovani e allo sviluppo del vivaio.

In ogni caso, nell’articolo pubblicato sul portale del noto giornalista Gianluca Di Marzio (http://gianlucadimarzio.com/news/i-milioni-di-immobile-al-dortmund-salvano-il-suo-primo-club-il-sorrento/), spicca una dichiarazione attribuita, con tanto di virgolette, al direttore generale rossonero Diodato Scala. Dichiarazione (al momento, non smentita dal diretto interessato) che, al lettore medio, trasmette l’idea dell’esistenza di un legame “storico” tra l’albergatore sorrentino e il neo attaccante del Dortmund.

Per carità, dichiarazione assai affettuosa: “A Immobile dico grazie – spiega Scala -. Per me è come un figlio e so che ha il Sorrento nel cuore”.

Un figlio, sì. Non un tifoso, un simpatizzante, un conoscente. Ma un padre, qualcosa di davvero “intimo”.

Se il Dg fa riferimento a questioni anagrafiche, tutto è legittimo: c’è più di mezza Napoli, ad esempio, che si considera, per un innato sentimento popolare, parente di Diego Armando Maradona. Ma la filiazione sportiva, intesa come rapporto professionale o di amicizia che nasce nello stesso club, quella non c’è mai stata. Per un motivo semplice semplice, facilmente riscontrabile nei documenti ufficiali. Immobile lasciò il Sorrento nel 2007. La notizia del trasferimento alla Juve venne rese nota il 20 giugno 2007. Diodato Scala entrò a far parte del Sorrento, una settimana dopo: l’annuncio del suo ingresso nei ranghi dirigenziali, venne diffuso il 27 giugno 2007. Un po’ pochino per considerarlo un figlio…. Restano, invece, ignote al lettore-medio le occasioni per “creare un rapporto simile a quello di un genitore con il proprio figlio” negli anni successivi, quando cioè i due “operavano” a migliaia di chilometri di distanza: uno era tra Torino e Pescara, l’altro, invece, stabilmente a Sorrento…

Ma, a questo punto, invece di arzigogolarsi in questioni i cui meriti appartengono esclusivamente al passato e ad altre gestioni, non sarebbe, invece, il momento, per chi ha assunto incarichi REALMENTE esecutivi nell’ultimo biennio, di interrogarsi seriamente sul motivo di due retrocessioni consecutive? E magari di pervenire anche ad una conclusione… In una “piazza” normale, si usa così.

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