INTERVISTA A CURA DI MAURIZIO LONGHI. È stato lui a traghettare il San Vito Positano in Eccellenza e che ora si trova con il vento in poppa al terzo posto della classifica. Per mister Antonio Guarracino sarà una sfida particolare quella contro il FC Sorrento, visto che ha indossato per anni la casacca rossonera per una esperienza da cui è uscito con un palmares di tutto rispetto. Da vero professionista, avrà sicuramente preparato la partita per imbrigliare Scarpa e compagni, che dovranno essere bravi e pazienti a saper aspettare per piazzare il colpo vincente. È troppo importante violare il “De Sica”, è una gara da non steccare benché presenti tante, tantissime insidie. Il Positano è galvanizzato dagli ultimi risultati e dal fatto di essersi accreditato come la rivelazione del girone, intanto raggiungiamo il tecnico costiero e gli chiediamo qualcosa su questo lusinghiero inizio di campionato dei suoi: “Innanzitutto sono felice di ciò che siamo riusciti a fare l’anno scorso, in questa prima parte di campionato, stiamo andando oltre le aspettative sfruttando tantissimo la compattezza creatasi un anno fa. Non a caso abbiamo confermato venti giocatori che l’anno scorso hanno contributo alla promozione in Eccellenza, questo per dire che la nostra forza è la solidità e l’amalgama di un lavoro di continuità. I ragazzi si stanno superando e i risultati stanno premiando il loro impegno, sicuramente c’è grande soddisfazione tra tutti per il momento che stiamo vivendo”.

Per stare al terzo posto qualcosa di buono, in modo tangibile, ci deve pur essere, ci interessa sapere qual è l’aspetto che sta incidendo maggiormente: “La forza del gruppo sta facendo la differenza, lo so che è un concetto abusato nel mondo del calcio dove spesso si sentono ripetere sempre le stesse cose ma, nel nostro caso, veramente c’è una unione d’intenti tra staff tecnico e società. Del resto, per fare bene nel calcio, il primo passo è proprio creare questa sinergia e noi ci siamo riusciti da più di un anno a questa parte. Come detto, stiamo andando al di là di ogni più rosea previsione visto che siamo partiti con l’obiettivo di tenerci il più possibile lontani dalla zona calda della classifica. Siamo consapevoli di non avere un organico all’altezza di alcune corazzate ma, per il momento, la predisposizione al sacrifico dei ragazzi, la loro voglia di emergere e quella di rimanere nel calcio da parte di altri, sta avendo la meglio e ci sta spingendo nell’alta classifica”. Sarà un derby molto suggestivo, lo scontro tra le due costiere, sulla carta il FC Sorrento è più attrezzato, questo è fuori discussione, ma il Positano può contare sull’entusiasmo del momento e sul fattore casalingo, proprio quest’ultimo quanto può essere importante? “Purtroppo disponiamo di un terreno di gioco duro che penalizza prima noi, non è un caso che anche l’anno scorso abbiamo costruito le nostre fortune in trasferta e quest’anno degli attuali diciotto punti che abbiamo in classifica, ne abbiamo conquistati dieci fuori e otto in casa. Dal punto di vista ambientale, invece, la presenza del nostro pubblico è molto importante e siamo un tutt’uno con le persone che vengono a sostenerci. Diciamo che il fattore campo non ci aiuta, quello ambientale sì”.

Un derby personale per Antonio Guarracino, un combattimento interiore il suo, tanti i ricordi e le gioie che lo legheranno a vita al club costiero: “Ho disputato quasi quattrocento gare con la maglia del Sorrento togliendomi tantissime soddisfazioni, vincendo titoli e sentendomi parte di un grande progetto. Ho vissuto pagine importanti e gloriose del calcio sorrentino e non posso che essere attaccato al posto essendo, tra l’altro, nativo di Piano di Sorrento. Con il Sant’Agnello, poi, sono stati altri anni di ascesa, avendo contributo, sia da calciatore e poi da allenatore, alla cavalcata dalla Seconda Categoria all’Eccellenza ottenendo due salvezze credo meritate e, nello stesso tempo, vincevo anche quattro campionati di Juniores. Mi sento legatissimo ad entrambe le realtà che poi hanno dato vita a questo ambizioso FC Sorrento. Per quanto riguarda la partita, per entrambe le squadre i tre punti sono importanti, quella allenata da mister Turi deve mantenere il primato che si condivide con il Città di Nocera, un obiettivo diverso dal nostro che, però, siamo attesi da un esame di maturità. Per noi sarà importante confrontarci con la prima della classe, contro la quale chiunque ci tiene a fare bella figura, quindi, sono gare in cui le motivazioni vengono da sé”. La sua soddisfazione più grande la palesa senza infingimenti, come una scommessa già vinta: “Sono un allenatore atipico visto che svolgo anche il lavoro di diesse, in modo da poter visionare tanti ragazzi e la società mi dà grande autonomia. Questi giocatori costieri che attualmente militano nel Positano li ho scelti io vincendo tante scommesse e dico che molti possono giocare a ben altri livelli. A volte è necessario guardare in casa senza il bisogno di andare fuori a scovare talenti, questa esterofilia non la condivido, a Positano c’è la dimostrazione che si può fare calcio con buoni risultati anche crescendo e valorizzando risorse umane della nostra terra. Ciò che mi lascia maggiormente soddisfatto del mio lavoro è il senso di appartenenza che ho creato, un legame in cui credere, questo è il mio modo di fare calcio”.

Doveroso parlare un po’ di questo girone B, ci si domanda se FC Sorrento e Città di Nocera faranno il vuoto dietro di loro o se una terza proverà sempre a stare agganciata al treno, quanto sarà importante lottare su ogni campo come se fosse una finale, l’esperienza di non sottovalutare nessun avversario. Mister Guarracino dice la sua: “E’ un girone duro, come del resto lo è tutto il campionato di Eccellenza. Oltre alle due battistrada, FC Sorrento e Città di Nocera, ce ne sono altre che cercheranno di ritagliarsi un posto tra le grandi, ma quest’anno è un girone ricco di blasone. Perché ci sono piazze importanti come Palma Campania, Eboli, Scafati, per noi è un onore confrontarci con realtà del calcio campano che hanno militato in categorie superiori negli ultimi anni. Poi il derby con il Sorrento è ancora più suggestivo visto che è il primo della storia, un momento epico, ciò dà anche la giusta misura del grande lavoro svolto”. La lotta è a due per il tecnico di Piano, il cui cuore sa già per chi battere: “Non mi nascondo dietro un velo di ipocrisia, faccio il tifo per l’FC Sorrento per il passato che mi lega alla maglia e per i miei natali, da domenica mi auguro che la squadra rossonera possa vincere tutte le partite. È innegabile il grande equilibrio tra le due squadre, una virgola può fare la differenza, il mio parere è che, a livello di organico, i costieri abbiano anche qualcosina in più. Il mio auguro è che a fine anno il rossonero vincente sia quello sorrentino”.

Commenti

commenti