SERVIZIO A CURA DI MAURIZIO LONGHI.  Gira il mondo, ora si trova in Sudafrica per la precisione, non proprio dietro l’angolo. Ma, quando può, lo si vede ospite in trasmissioni televisive in qualità di autorevole opinionista, Salvatore Siviero è stato, spesso, al “Campo Italia” quest’anno. Ha seguito le vicende dei rossoneri da vicino e può parlarne con cognizione di causa anche lui, da ciò che traspare durante l’intervista, freme perché il Sorrento conquisti la possibilità di giocare ancora tra i professionisti in un campionato, come quello dell’anno prossimo, che si preannuncia davvero scoppiettante. Si sentirà forte il legame con il campanile, le fazioni prenderanno il sopravvento, questo può essere anche il bello del calcio purché non si travalichi il limite sconfinando in episodi da stigmatizzare. Ma questi discorsi sono prematuri perché ci sono gli spareggi da giocare e che prenderanno il via domenica: gli uomini di Simonelli sono attesi allo stadio “Ianniello” di Frattamaggiore, ospiti di un’Arzanese con un’autostima altissima per aver confezionato quasi un mezzo miracolo sportivo.

BASTA CHIACCHIERE – Da temere ci sarà soprattutto l’entusiasmo di cui sarà ammantato l’ambiente ma, prima di tutto, ci preme fare un punto sul campionato che, per un soffio, non è stato terminato tra le prime otto. Questo il parere del collega costiero: “Sul Sorrento si potrebbero scrivere fiumi di parole, e chissà, forse, sono proprio le parole e non i risultati che riempiono questa brutta stagione sportiva. La cosa più incredibile però è che tra tanti “casini”, alla fine con un punticino in più stavamo a parlare della prossima affascinante serie C unica. Tra un mesetto sapremo se la stagione è da considerarsi positiva. Tra un po’ di più sapremo se esisterà ancora il calcio professionistico in Penisola”. Lo vorremmo sapere tutti, proprio per questo la febbre è altissima: per spingere affinché si vivranno ancora domeniche di calcio professionistico. Tutto dipende dai rossoneri, a partire dalla gara di domenica prossima. Ma, tornando a quello che è stato il campionato, c’era un altro allenatore ai nastri di partenza, quel Chiappino che, nonostante un gioco spumeggiante, non ha avuto il riscontro dei risultati. Per sostituirlo è stato ingaggiato Simonelli, benché la piazza boicottasse tale scelta: “Chiappino è una bravissima persona. Per adesso a Sorrento sanno solo questo di lui. Simonelli invece va giudicato per il risultato che porterà. Troppe chiacchiere inutili alla causa il suo rapporto con la gente. Secondo voi Ferguson, Wenger e gente del genere si ferma a fare due chiacchiere al bar con i tifosi?”. Tirare dritto per la sua strada. Secondo il collega, deve essere questo il mantra del prof. di Saviano, più che curarsi di quello che possono dire sul suo conto, meglio pensare esclusivamente a preparare nel migliore dei modi queste sfide delicatissime. Ma, senza voler addentrarci in paragoni, cos’è cambiato da Chiappino a Simonelli? “Tra i due allenatori c’è la differenza che uno è un allenatore di serie, l’altro potrebbe diventarlo. Purtroppo per entrambi il Sorrento non è più quello di Castellano e Giglio”. Considerazione nostalgica, di un’epopea che si vorrebbe vivere nuovamente, anni d’oro di una scalata che coinvolgeva tutta la Penisola. Ironia della sorta, il presidente Castellano era presente sugli spalti del “Campo Italia” nella gara più avvilente di questo campionato: quando si è stati piegati dall’Ischia. I tifosi, sconsolati e amareggiati, inneggiarono proprio all’ex presidente e furono corrosivi all’indirizzo dell’attuale società. Dopo quella partita cosa ha pensato Salvatore Siviero? “Che il campionato era mediocre almeno quanto il Sorrento. Tante, troppe sconfitte in casa e ancora speranza di salvarsi”.

SORRENTO FAVORITO – Ci sono state altre partite, diciamo non esaltanti, mentre in altre occasioni si è visto un Sorrento tanto concreto quanto vincente. Ma il ragionamento non riscalda il cuore del caro collega: “Con una stagione del genere come si fa a parlare di partite convincenti e perplessità. Meglio pensare che contano solo alle prossime 4!”. Eh già. Lo direbbe Vasco Rossi ma, in effetti, è così. Domenica è come se iniziasse un altro mini-campionato, un torneo a quattro in cui, chi riesce a spuntarla, viene ripagato dei sacrifici di una intera stagione. Servirà il miglior Sorrento, tutti i giocatori devono stare al top. Eh già, i giocatori. Chi è che ha impressionato di più e chi meno Salvatore Siviero? “Non è ancora finita, ma Maiorino mi ha colpito per la sua voglia di fare in campo. Per gli altri diciamo che hanno a disposizione gli esami di riparazione...”. Bando alle ciance e passiamo a ciò che attende la squadra in terra frattese. Sarà una battaglia, sicuramente c’è la consapevolezza di quanto aspra e dura sarà la lotta per mantenere la categoria, importante uscire indenni da Frattamaggiore per poi sferrare davanti ai propri tifosi l’assalto alla finale. Potrà succedere, comunque, di tutto, se i biancocelesti hanno il morale alto, lo stesso dicasi anche per i rossoneri. Chiediamo il parere al nostro intervistato: “Non deve entrarci la scaramanzia, per questo dico che il Sorrento parte favorito. Conosco l’Arzanese e il suo staff tecnico, e mi hanno colpito per la serenità dimostrata anche quando sembrava tutto perso. Un saluto se me lo consentite, a Checco Spiderman Ripa. Gli auguro una bella tripletta a Sorrento, nel 5-3 che mi piacerebbe vedere al Campo Italia. Un grosso in bocca al lupo ai rossoneri, e un saluto nostalgico al presidentissimo Tonino Castellano. Forza Sorrento!”.

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